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'In Ucraina c''è una dittatura. Lettera aperta della deputata Olena Bondarenko'

'Una parlamentare ucraina di minoranza denuncia la situazione di ''fascistizzazione'' del suo paese dopo il rovesciamento di Yanukovic. Quotidiane intimidazioni e violenze.'

'In Ucraina c''è una dittatura. Lettera aperta della deputata Olena Bondarenko'
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23 Settembre 2014 - 21.14


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da Nexus.

Dal
profilo
Facebook
dello scrittore Nicolai Lilin, una lettera aperta della deputata
ucraina di minoranza Olena Bondarenko, che denuncia la situazione di
”fascistizzazione” del suo paese dopo il rovesciamento di
Yanukovic. È di pochi giorni fa la notizia di un parlamentare
di minoranza gettato nell”immondizia
dai militanti di estrema
destra, che stanno facendo pressione sul governo ucraino affinché
approvi una legge sulla ”lustrazione”, cioè l”epurazione o la
limitazione di azione dei funzionari coinvolti con il precedente
governo. […]

Buona lettura,

La redazione

_________________

Lettera aperta di Olena Bondarenko 

– deputata dell”opposizione
al parlamento ucraino (Rada), per il “Partito delle Regioni”

Amici miei, questa è una mia dichiarazione. Chiunque avesse la
possibilità di tradurla in altre lingue e di diffonderla, mi
contatti!

Io, Olena Bondarenko, deputata del Partito delle Regioni,
che si trova all’opposizione dell”attuale governo in Ucraina,
intendo testimoniare che il potere ucraino si abbassa a minacciare
l’eliminazione fisica degli oppositori politici in Ucraina, la
privazione del diritto alla libertà di espressione dell”opposizione
in parlamento oltre ogni limite possibile, e che quel potere si fa
complice di crimini non solo contro i politici dell”opposizione, ma
anche contro i loro figli.

Minacce continue, persecuzioni mirate, divieto ufficioso di
presenza dell”opposizione nelle trasmissioni della maggior parte dei
canali e media ucraini: questa è ormai una costante quotidiana nella
vita di un deputato dell’opposizione in Ucraina. Chiunque oggi
chieda la pace in Ucraina, viene immediatamente iscritto
dall”autorità nella lista dei nemici del popolo, così come
avveniva, per esempio, nella Germania negli anni trenta e quaranta
del secolo scorso, o ai tempi del maccartismo nella politica USA.

Pochi giorni fa il Ministro dell”Interno ucraino, Arsen Avakov,
che è un convinto sostenitore del cosiddetto “partito della
guerra”, ha dichiarato: «Quando
alla tribuna parlamentare va a parlare Olena Bondarenko, la mano
vuole solo andare alla pistola».

Sottolineo che chi ha detto questo, lo ha fatto con l”autorità
del capo della polizia dello Stato. Esattamente una settimana fa, il
presidente del parlamento ucraino Oleksandr Turchynov mi ha anche
privata del diritto di parlare dalla tribuna parlamentare, come
rappresentante dell”opposizione per il “Partito delle Regioni”.
Un diritto che mi è stato tolto soltanto per il fatto di aver
dichiarato che «il potere
che invia un esercito a bombardare delle città pacifiche è un
potere criminale». Dopo
di che ha benevolmente concesso ai deputati radicali di pronunciare
un pubblico appello a sparare sui deputati dell’opposizione. Se si
tiene presente il fatto che, alla fine dello scorso anno – quando a
Kiev già agivano gli estremisti – la mia auto fu colpita da
proiettili, e questo fatto è stato registrato in una mia denuncia
alla polizia, debbo allora prendere piuttosto seriamente le nuove
minacce rivoltemi. Inoltre voglio informare che l”attuale governo
copre quei criminali che hanno avuto il coraggio di alzare le mani
contro il figlio di un altro politico dell”opposizione, Vladimir
Oleynik.

Ruslan Oleinik, mentre esercitava le sue funzioni di procuratore
distrettuale, è stato duramente picchiato sul posto di lavoro, con
conseguenti gravi minacce per la sua salute e per la sua vita.
Anziché indagare, il pubblico ministero ha respinto ogni richiesta
di far luce sull’agguato e sulla mostruosa pressione esercitata sul
leader dell”opposizione e sulla sua famiglia. Dai miei colleghi sento
ogni giorno notizie di aggressioni a bastonate contro i loro
assistenti, di incursioni contro le imprese dei loro sostenitori, di
minacce e attacchi alla loro vita, salute e proprietà. Lo spazio
dell’informazione in Ucraina è quasi completamente stato purgato
di queste informazioni e gli stessi ucraini non sono nemmeno a
conoscenza che nel loro paese sia in atto una lotta criminale contro
l”opposizione e che il diritto costituzionale alla libertà di
espressione sia stato brutalmente soppresso.

Le redazioni di quegli organi di informazione che a dispetto del
clima di terrore lavorano onestamente, vengono subito attaccate da
gruppi nazionalisti, che non vengono mai assicurati alla giustizia
nonostante gli assalitori e i partecipanti ai pogrom siano già stati
identificati da video e altro materiale fotografico.

Invito le organizzazioni internazionali che dichiarano il loro
impegno verso i principi di libertà e di democrazia, non solo a
prestare attenzione a ciò che sta succedendo in Ucraina, ma anche a
unirsi alla lotta per preservare e rispettare i diritti democratici e
le libertà dei cittadini ucraini. I metodi utilizzati dalla giunta
ucraina nella lotta per il potere o, piuttosto, “per costruire una
dittatura in Ucraina”, non hanno nulla a che fare con il concetto
di “democrazia”.

L”inazione da parte della comunità internazionale riguardo a
questi fatti clamorosi è assimilabile a complicità e a tacita
approvazione di tutti i crimini che si commettono oggi in Ucraina. Il
mondo libero perde un altro avamposto: l’Ucraina. Chiunque sia non
solo a parole, ma con i fatti, a favore della democrazia, dei diritti
umani e della libertà può fare molto con insieme a noi. Dopo tutto,
solo lavorando insieme potremo fermare la giunta e la guerra
fratricida in Ucraina!

Cordiali saluti,

Deputata nazionale ucraina Olena Bondarenko.

Tradotto da Corrado Facchinetti, con alcune revisioni a cura
della redazione di Megachip.

Fonte originale: supermnenie.mirtesen.ru

Tratto da: http://nexusedizioni.it/it/CT/in-ucraina-ce-una-dittatura-lettera-aperta-della-deputata-elena-bondarenko-4581?parentSlug=esteri-15&fixed_cms=sezioni.

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