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Cuba, Turchia, rublo, petrolio: mosse di una scacchiera mondiale in 4D

'Indiziato numero uno della rottura degli equilibri: l''accordo Russia-Turchia per sostituire il South Stream. La guerra economica chiude una Guerra Fredda, ne apre un''altra.'

Cuba, Turchia, rublo, petrolio: mosse di una scacchiera mondiale in 4D
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18 Dicembre 2014 - 21.58


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di Giuseppe Masala.

Due
parole sulla crisi russa (e anche su quella americana).

Per
prima cosa è del tutto evidente che la crisi
finanziaria russa
sia assolutamente costruita
a tavolino dagli USA
per motivi geopolitici ed economici (e a tale
proposito non sento liberali che si straccino le vesti contro la distorsione del “libero” mercato).

I
fondamentali russi non giustificano minimamente un simile tracollo della moneta
russa: finanze statali sane, debito
pubblico molto basso, grosse riserve in valuta estera e oro
(e si tratta di
oro vero e non oro “di carta”).

Tutto
nasce dal tracollo del prezzo del
petrolio
creato dai sauditi (vedere le cronache del vertice OPEC ultimo
scorso) probabilmente su input USA.

Di
pari passo al crollo del prezzo del petrolio si è verificato il crollo del rublo che ha avuto una
virulenza mostruosa nella giornata del 16 dicembre, cui è seguita una tregua il
giorno dopo.

Verrebbe
da pensare dunque che il crollo in un solo giorno sia dovuto più alla vendita
allo scoperto di rubli ai quali è seguita la ricopertura del giorno successivo
più che a una vera e propria “fuga di capitali” dalla Russia (ma su
questo punto potrei sbagliare: le alchimie del mercato delle valute sono
infinite e potrebbe essere accaduto qualcos”altro…però questa ipotesi mi pare
la più convincente).

Quali
sono le conseguenze per la Russia del
crollo del petrolio accompagnato dal crollo del rublo?

1)
Dal punto di vista del bilancio statale
russo
il doppio crollo è un bene: se crolla del 40% il prezzo del petrolio
ma contemporaneamente crolla il valore del rublo rispetto al dollaro a bilancio
lo stato iscriverà la medesima cifra grossomodo, Dunque nessun effetto sulle finanze pubbliche statali.

2)
Sicuramente ci sarà un aumento
dell”inflazione
, però mitigato dalla sostituzione di prodotti indiani,
cinesi e del Sud America.

3) I
prodotti di alta gamma occidentali per i russi saranno carissimi, dunque sotto
questo aspetto ci sarà un probabile malcontento
della nascente classe media russa
: ed è forse su questo che punta molto
Obama.

E
quali le conseguenze per i paesi
occidentali
? Si tratterà di conseguenze diversificate.

1)
Per gli USA ci saranno effetti molto modesti sotto l”aspetto della Bilancia
commerciale: l”interscambio commerciale USA-Russia non è mai stato di grosse
dimensioni;

2) Il
crollo del prezzo del petrolio invece avrà grosse conseguenze sull”industria
petrolifera nordamericana se i prezzi non risaliranno. In particolare sulla industria del fracking, che risulta totalmente spiazzata da prezzi così bassi.

3) Il
crollo dell”industria del fracking
creerà problemi anche al settore
finanziario USA
che è fortemente esposto con queste aziende.

4)
Per l”Europa invece ci saranno grossi problemi a livello di bilancia commerciale, la Russia era un
cliente importantissimo che a questo cambio euro/rublo è sostanzialmente perso
al di là delle sanzioni. Questo aggraverà
enormemente la crisi europea
in particolare dell”Italia e della Germania.

Cosa
ha portato all”esacerbarsi della guerra economica?

Indiziato
numero uno della rottura degli equilibri è stato l”accordo Russia-Turchia per
la costruzione di un gasdotto che andrà a sostituire
il South Stream
. In sostanza l”Europa ora dovrà trattare con il “sultano”
Erdogan, che si è assicurato 60 miliardi di metri cubi di gas all”anno (al suo
Paese ne basteranno 16). Insomma all”Europa venderà a mezzadria il gas dello zar Putin. Da notare che dopo l”annuncio
dell”accordo si sono precipitati a Istanbul sia Matteo Renzi che Federica
Mogherini e perfino il ministro degli esteri francese Laurent Fabius, tutti a
promettere l”entrata della Turchia nell”UE. Solo che sono poco credibili, dopo
15 anni di umiliazioni subite dalla Turchia a tale proposito.

Le
promesse europee devono essere cadute a vuoto vista la stanca retorica dei
corifei occidentali sul “dittatore Erdogan”, così come è andato male l”incontro
Lavrov-Kerry a Roma. Infatti il giorno dopo si è scatenato l”inferno nei mercati finanziari. Un”arma comunque spuntata e
a doppio taglio per tutti.

Ma ne
vedremo ancora molte, di queste mosse azzardate, in questa partita a scacchi
mortale.

Oggi
Obama risponde con la mossa cubana alla mossa turca di
Putin. Magari è un modo per non ritrovarsi un giorno entro il raggio
ravvicinato di missili russi che viaggiano alla velocità di Mach 7 dal cortile
di casa. La fine di una posizione legata alla vecchia Guerra Fredda può essere perfettamente funzionale alla scacchiera della Guerra Fredda di oggi.

Insomma
un quadro estremamente complesso che
tocca i quattro angoli del mondo e che ha distinti aspetti commerciali,
finanziari, geopolitici e militari.

Chi
la fa troppo semplice è – tecnicamente – un imbecille (ogni riferimento a
economisti vari non è casuale).
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