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Ustica ucraina: sbianchettato il report ufficiale

'Emergono ulteriori incongruenze nelle ricostruzioni sull''abbattimendo del volo MH17. Le autorità olandesi fanno di tutto per non far emergere le colpe di Kiev.'

Ustica ucraina: sbianchettato il report ufficiale
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Redazione Modifica articolo

12 Gennaio 2015 - 22.04


ATF

di
Enrico Santi
.

Clamoroso
pasticcio del Dutch Safety Board, l’autorità olandese che il 9
settembre 2014 ha pubblicato il rapporto preliminare
sull’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines il 17
luglio. Un errore che alimenta i sospetti sul modo in cui sono
condotte le indagini.

Il
rapporto è stato pubblicato in due lingue:
in
inglese

e
in
olandese
.

A
pagina 13 precisa che al momento del tragico evento il Boeing
malaysiano era registrato al livello di volo 330 (33.000 piedi, circa
10.050 metri), cioè in una zona consentita, al di sopra dell’area
che era stata interdetta a causa delle “ostilità fra i gruppi
armati e le forze armate ucraine”, come si evince dai due seguenti NOTAM
(“Notice to Airmen”, “Nota per gli uomini dell”aria”, ndt):

– NOTAM A/1383/14, che
aveva interdetto i voli fino al FL260 (livello di volo di 26000
piedi, corrispondenti a circa 7.900 metri) dal 1° al 28 luglio;

– NOTAM A1492/14, che
aveva esteso la restrizione fino al FL320 (32000 piedi, cioè circa
9.750 metri) dalle ore 18 del 14 luglio fino al 14 agosto.

Ed
ecco lo sbalorditivo errore: a conclusione della descrizione della
NOTAM A1492/14 la versione olandese riporta a pag. 14 questa frase
(notare il concetto di “abbattimento”):

“Il NOTAM con la
restrizione dello spazio aereo è stato emanato in risposta
all’abbattimento di un aereo Antonov 24 il 14 luglio, che volava a
un’altitudine di FL210”
(cioè 21.000 piedi, circa 6.400
metri, ndt).

Ma
questa frase non compare nel testo in inglese e molto probabilmente
era stata cancellata prima della pubblicazione, durante la scrittura
o revisione finale, per non rendere evidenti le responsabilità
dell’Ucraina per l’omessa chiusura completa dello spazio
aereo
. Infatti, quella frase attesta che il 14 luglio (cioè 3
giorni prima dell”abbattimento del Volo MH17) le autorità ucraine
erano pienamente a conoscenza che un velivolo militare Antonov era
stato abbattuto e non era certo caduto per motivi tecnici.
Normalmente, ne sarebbe dovuta conseguire una sola cosa: per la piena
sicurezza dei voli, le autorità di Kiev avrebbero dovuto chiudere
completamente lo spazio aereo, anche al di sopra del FL320, come
sarebbe stato richiesto anche da Eurocontrol (organizzazione europea
per la sicurezza dei voli aerei).

La
contraddizione non si ferma solo alle due versioni di quel documento.
Sono contraddette anche le recenti dichiarazioni del governo olandese
in merito agli aerei e gli elicotteri che sarebbero caduti nella zona
del Donbass nei giorni precedenti al disastro. La versione in voga
all”Aia è che quei velivoli non erano caduti a causa di eventi
militari ostili bensì per meri problemi tecnici o per impreparazione
dei piloti. Ne abbiamo riferito
su
Megachip già in un precedente articolo
.
Ci era apparsa subito evidente la giravolta nella narrazione dei
fatti da parte del governo dei Paesi Bassi. Infatti, dapprima – come
tutta la NATO e la sua stampa – il governo accreditava le notizie sui
filorussi che abbattevano aerei. Ma poi, questi velivoli dovevano
apparire semplicemente sfortunati: tanti aerei che cadevano per
problemi tecnici o perché li pilotavano dei pasticcioni inesperti.

Dunque,
il 9 settembre 2014 il Dutch Safety Board pubblica il rapporto
preliminare, ma con una vistosa differenza nel testo riguardante alla
descrizione del NOTAM A1492/14. Accortasi dell’errore, il 10
settembre l”autorità pubblica una nota di correzione:

In essa dichiara che:

«La
frase
“Il NOTAM con la restrizione dello spazio aereo è stato
emanato in risposta all’abbattimento di un aereo Antonov 24 il 14
luglio, che volava a un’altitudine di FL210” è stata rimossa
dalla traduzione in olandese per allinearla con il documento in
lingua inglese, il cui testo prevale sulla versione in lingua
olandese.
»

Un
tentativo maldestro di riparare a un errore che invece rende del
tutto evidenti la mancanza di trasparenza e le lacune delle indagini
nonché la responsabilità delle autorità di Kiev per non aver
salvaguardato la sicurezza dei voli in transito sopra il suo spazio aereo, dove pullulavano i mezzi aerei militari ucraini impegnati nelle operazioni che hanno devastato il Donbass.

DA [url”PANDORA TV”]http://www.pandoratv.it/?p=2566[/url]: [b]MH17: quando la verità?[/b]

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