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127° Manifesto del Pacifismo (in progress)

Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco. Il nuovo pacifismo corrisponderà a un salto evolutivo della specie e a un suo diverso modello di vita [Glauco Benigni]

127° Manifesto del Pacifismo (in progress)
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21 Gennaio 2015 - 23.44


ATF

di
Glauco Benigni
.

Vorrei
pensare ad altro … ma come tanti altri milioni di umani mi costringono a pensare alla guerra. In questo groviglio di dolore non mi interessa chi afferma Ragioni assolute, nè da una parte né dall”altra. Credo che la Dea Ragione sia vittima, in questa stagione della Storia, di una pericolosa deriva paranoide curabile solo con un Dialogo orientato dal Bisogno di Pace. Ma il Dialogo viene interrotto in continuazione e i responsabili del bipolo Guerra/Pace, nel tentativo estremo di continuare a tutelare i propri miseri privilegi, usano le loro visioni del futuro e ogni strumento a loro disposizione per provocarsi, minacciarsi, azzannarsi in ogni sede politica, militare, finanziaria. Ci stanno conducendo al “tutti contro tutti”, al “si salvi chi può, all”Occhio per Occhio in cui alla fine si diventa tutti ciechi.

Pertanto
sottopongo alla vostra attenzione il mio “127° Manifesto del Pacifismo (in progress)”, nella speranza che sia utile. .

127° MANIFESTO DEL PACIFISMO (in progress)

Il Pacifismo è un sistema di norme, valori e aspettative che induce a scelte e processi mentali diversi dalla Tradizione. Un Cambio di Paradigma, una nuova stagione della specie durante la quale s”inverte la tendenza a risolvere i contrasti con la violenza.

Il Pacifismo corrisponde ad un livello di evoluzione etico, morale e animico superiore. Uno “stato vibratorio” della Coscienza individuale profonda che favorisce l”armonia con la Coscienza Cosmica. Un tentativo concreto di tradurre in realtà, manifestare e “vivere” alcune affermazioni, apparentemente dogmatiche, quali :
“Ama il prossimo tuo come te stesso” (Gesù)

“l’Uno è nel tutto, il Tutto è nell’uno” ( Ermete, Parmenide, Plotino)

“Non c”è strada che porti alla pace che non sia la pace, l”intelligenza e la verità.” (Gandhi)


Per essere realmente e
profondamente Pacifisti bisogna quindi :

  • aver
    estirpato ogni paura dell”Altro da se stessi

  • aver
    sostituito alla Cultura del Nemico, la Cultura della Fratellanza e
    della Tolleranza

  • essere
    pronti a condividere le proprie visioni, risorse e ricchezze e a
    mescolare soprattutto il proprio sangue

  • aver
    superato la sensazione di immutabile appartenenza originaria a
    gruppi, nazioni, razze

  • essere
    pronti a condividere il Futuro con altre razze, uomini e donne
    diversi dalla gente della nostra attuale appartenenza

  • credere
    che la condivisione sia inevitabile e favorevole alla evoluzione
    collettiva della specie

  • consumare
    ogni materia prima e usare energie e trasporti in modo sostenibile

  • ridurre
    al minimo l”inquinamento ambientale nel rispetto totale
    dell”ecosistema

  • credere
    che sull”Astronave “Pianeta Terra”, che da miliardi di
    anni ruota attorno al Sole, siamo tutti interdipendenti in quanto
    viventi comparabili e “schegge dello stesso Big Bang”

  • credere
    nell”anima collettiva e contemporaneamente nella piena
    responsabilità individuale

  • rinunciare
    e denunciare qualsiasi prestesto e alibi che giustifichi pratiche
    aggressive e tentativi di dominazione nei confronti di Chiunque,
    animali inclusi

  • affrontare
    la sfida (e i rischi) della Rivoluzione Digitale per condividere e
    non per dividere ulteriormente

  • impegnarsi
    nella riduzione progressiva di qualsiasi armamento

Il
Pacifismo per manifestarsi al meglio presuppone comunque un cambio
nel modello di sviluppo globale.

L”abolizione
della schiavitù è stato uno dei maggiori cambi epocali. A quel
tempo la macchina sostituiva l”uomo e quindi le Global Power Elites
trovarono semplice e favorevole attuare il passaggio, anche nella
prospettiva di perpetuare e migliorare il controllo grazie a catene
di montaggio, stampa di valuta e supermercati.

Oggi
“abolire” o perlomeno ridistribuire il controllo della
FORNITURA ENERGETICA e delle MATERIE PRIME (acqua, cibo, gas e
petrolio in primis) sembra ancora più difficile che abolire la
schiavitù.

Solo
una stragrande massa globale di elettori-consumatori potrebbe, con un
comportamento ragionevole e consapevole, sottrarsi al circolo vizioso
del Controllo-Consenso-Produzione–Distribuzione–Consumo-Controllo,
lasciando le Global Power Elites da sole a galleggiare su un mare di
petrolio e derivati (e derivatives) che nessuno dovrebbe più né
usare né scambiare, né vendere né comprare.


I
Signori della Guerra però e i loro lacché (finti statisti,
economisti e politici) promettono in continuazione la Ripresa del
perfido bipolo Produzione-Consumi solo a patto che si perpetui il
Consenso nei loro confronti .

Le
masse di elettori-consumatori del resto trovano un forte alibi al
loro muto Consenso (solo che: “if you don’t act you condone”)
nelle teorie e nel teatrino sul/del Terrorismo … perché è più
semplice convincere chiunque a sparare – per legittima
difesa – a un terrorista che ad un estraneo e/o
semplicemente diverso e, guarda caso, spesso proprietario
naturale dei territori dai quali si cava petrolio o sui quali si
devono far passare oleodotti.

È
ovvio che il Pacifismo ha una sua Storia e ha già maturato una sua
evoluzione raggiunta grazie a confronti anche molto aspri. Ma
non importa più se c”era un Pacifismo finanziato dai Sovietici
durante la Guerra Fredda e la Guerra in Vietnam o se ci sono
prevalentemente anarchici e giovani dediti all”uso della canapa
indiana che si dichiarano pacifisti … ci sono anche (tra i molti
altri) Kofi Annan, i Papi dal 1915, i Dalai Lama, molti premi Nobel e
artisti e scienziati di chiara fama.

Non
importa che tra i detrattori del Pacifismo si rinvengano nomi quali
George Orwell , Ezra Pound o Marcel Proust (è gente del Passato!).

Non
importa che Gino Strada e altri seri attivisti non vogliano definirsi
“pacifisti” ma “contro la guerra”.

Cӏ
comunque una mutazione di massa in corso che non è riconducibile, né
tanto meno interpretabile e rappresentabile nel teatrino della DESTRA
conservatrice e della SINISTRA progressista … o nel teatrino dei
Conflitti di Religione. La destra e la sinistra non c”entrano, le
Religioni non c”entrano … la mutazione attuale della coscienza
collettiva ha a che fare con i diversi livelli evolutivi degli
individui. È in corso un fenomeno non misurabile con i metri e i
valori immutabili della tradizione storica-sociale. È in corso un
salto quantico: un ideale ri-posizionamento di massa nelle parti
“superiori” della spirale del DNA.

Non
c”è ancora il partito Pacifista … il Pacifismo non è ancora un
valore attorno al quale si possa raccogliere il Consenso Politico
Locale… È un valore
trasversale che comunque innerva , in modo più o meno efficace,
qualsiasi gruppo politico e sociale che ispira la propria
appartenenza tanto ai valori delle Rivoluzioni laiche, quanto ai
valori delle Religioni tolleranti.

Pertanto
il Pacifismo, a meno che non venga imbavagliato, inquinato ad arte,
privato dell”accesso ai media, drogato con arruginite argomentazioni
di parte … VINCERÀ.

«Occhio
per occhio… e il mondo diventa cieco»

( Mahatma Gandhi)

«C”è
tanta strada da percorrere e le stelle non sono altro che stazioni di
cambio lungo la via»
(
Marshall McLuhan)

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