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Ecco come la NATO uccide gli africani nel Club Med

'L''imperialismo umanitario applicato in Medio Oriente e Nord Africa ha portato al più grande disastro di profughi dopo la II guerra mondiale. [Pepe Escobar]'

Ecco come la NATO uccide gli africani nel Club Med
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24 Aprile 2015 - 00.17


ATF

di
Pepe Escobar
.

L”imperialismo
umanitario applicato a ciò che il Pentagono ama definire MENA
(Middle East-North Africa) ha portato, secondo Amnesty
International, “al più grande disastro di profughi dopo la
seconda guerra mondiale.”

Voi
tutti ricordate la coalizione dei volenterosi NATO/AFRICOM, “guidata”
da Re Sarko I, l”allora Presidente della Francia, mentre il
presidente americano Barack Obama “guidava da dietro le quinte “
e un ex Segretaria di Stato, ora candidata alla presidenza con un
tesoretto per la sua campagna da 2,5 miliardi di dollari, coniava un
gongolante
“Siamo venuti, abbiamo visto, è morto” (“We came, we saw, he died).

Ebbene,
questa favolosa collezione di imperialisti umanitari è ancora a
piede libero, e ora uccide – per procura – lungo le acque del
Mediterraneo, alias Club Med, alias Mare Nostrum, dopo aver distrutto
uno Stato che funzionava – la Libia, una repubblica araba laica –
usando il pretesto di dover impedire un “genocidio”.

Siccome
ha recentemente pontificato sul genocidio armeno, se oggi gli si
chiedesse conto di ciò, questa patetica caricatura di Segretario
generale dell”ONU che risponde al nome di Ban-Ki Moon direbbe che il
potenziale massacro in Libia non potrebbe Рe la parola chiave ̬
“potrebbe” – nemmeno essere qualificato come un “crimine
di guerra”.

Il
bombardamento umanitario della Libia, durato sei mesi e progettato
per impedire un altamente ipotetico “crimine di guerra” ha
finito per “liberare” un numero almeno dieci volte maggiore
di persone dalle loro vite rispetto alle precedenti scaramucce tra
soldati del colonnello Gheddafi e “ribelli” ben armati, la
maggior parte dei quali erano militanti islamisti irriducibili, ora
liberi di scatenare la devastazione jihadista dalla Libia orientale
alla Siria settentrionale.

Gli
operatori dell”imperialismo umanitario hanno debitamente creato un
deserto “liberato” – che hanno chiamato “vittoria”
– che pullula di milizie armate fino ai denti; ha installato un
caos pervasivo che s”infiltra in una gran parte del Maghreb e
dell”Africa occidentale; e ha scatenato una massiccia crisi
umanitaria.

Arenato
in MENA

L”imperialismo
umanitario applicato a ciò che il Pentagono ama definire MENA
(Middle East-North Africa) – dalla Libia all”Iraq, alla Siria e ora
allo Yemen, così come le guerre in subappalto in Mali, Somalia e
Sudan – ha portato, secondo Amnesty International, “al
più grande disastro di
profughi del periodo
successivo
alla seconda guerra mondiale”.
Amnesty stima che non meno di 57 milioni di persone siano state
trasformate in profughi al 2014.

Una
sotto-trama cruciale è rappresentata dal fatto che, secondo
l”Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), il numero di
profughi che muoiono nel tentativo di raggiungere la Fortezza Europa
è aumentato di oltre il 500 per cento tra il 2011 e il 2014.

Questo
significa che l”imperialismo umanitario, così come applicato dal
Pentagono/NATO/AFRICOM, ha consegnato le acque del Club Med ai veri
vincitori: un vastissimo giro criminale che commercia esseri umani e che comprende
trafficanti, poliziotti corrotti e anche “terra-risti”.

In
tutta Europa, solo l”Italia – sia detto a suo credito – è
veramente scandalizzata, e disposta ad accettare almeno una frazione,
davvero piccola, dei miserabili boat people africani. Dopo
tutto, il punto privilegiato di uscita è la Libia “liberata”
mentre il punto di entrata privilegiato è l”italica Sicilia. La
Francia, la Germania, il Regno Unito e la Svezia vanno dietro
l”Italia con tentativi assai più modesti.

Questo
afasico muro del silenzio UE/NATO è dovuto al fatto che l”Europa ora
è per lo più soggetta all”esplosione di aggressività dei partiti
politici anti-immigrazione. In fin dei conti, gli aspiranti immigrati sono
capri espiatori perfetti. Come i timorosi “nazionalisti” li
descrivono, appiattiscono i salari; vivono fuori dal sistema dello
Stato sociale; sono per lo più criminali; si riproducono come
conigli; distruggono l”«identità
nazionale», e, naturalmente,
ci sono così tanti “Terra-risti” tra di loro che vogliono
sottomettere l”Europa allo chador e alle norme della Shari”a.

Questa
UE così codarda e devastata dall”austerity nonché soggiogata dai diktat
militari della NATO non può assolutamente mettere insieme la volontà
necessaria a costruire una politica comune decente per affrontare la
tragedia di un Club Med putrefatto da uno tsunami di corpi africani.
Una grande pensata della UE ha infatti sospeso l”Operazione Mare
Nostrum
e ha optato per un pattugliamento poliziesco delle frontiere
della Fortezza Europa, invece di agire in base a principi umanitari.

Chiama
la cavalleria dei droni

Una
modesta proposta comporterebbe di bombardare le barche di
contrabbando nei loro nascondigli prima di essere riempite con il
loro tragico carico umano; sotto la protezione dell”ONU, si
tratterebbe di stabilire delle stazioni umanitarie lungo la costa
libica “liberata”, in grado di inquadrare gli aventi
diritto di asilo politico nell”UE; implicherebbe facilitare il
loro viaggio aereo o navale verso le nazioni pronte a riceverli; o –
utilizzando la metodologia americana – colpire con droni il
“nemico” per farlo in mille pezzi, come nel caso dei
contrabbandieri e dei loro finanziatori. In fondo, i droni americani
sono esperti in materia, visto che operano in base alla famigerata
“lista nera delle uccisioni” di Obama ignorando totalmente il
diritto internazionale.

Questo,
però, non accadrà mai. Come Nick Turse dimostra in
un nuovo libro che apre tutto un inedito percorso
, la Libia rappresentava semplicemente la prima guerra di AFRICOM (poi trasferita alla NATO,
come avevo
riscontrato qui
); il Pentagono ha piani molto più maligni nel
suo rivolgersi in divenire verso l”Africa.

Nel
frattempo, queste camarille favolosamente ricche legate al petrolio e
gas del Golfo Persico – le stesse persone che comprano ogni segno
di ostentazione del lusso tra Parigi e Londra – sono impegnate a
“creare” la maggior parte delle più grandi crisi di
profughi dalla seconda guerra mondiale: specie in Siria, un teatro
preferito della loro guerra per procura contro l”Iran.

E
la premiata ditta petrolifera Casa di Saud – mentre l”Impero del Caos
“guida da dietro le quinte”, ma fornendo le bombe, i
caccia, i servizi segreti, e l”escalation, con nove navi da guerra
USA inviate in acque yemenite Р̬ inoltre occupata a portare avanti la
sua roboante “Tempesta Decisiva” a carico della nazione
araba più povera, e rende così pronta la scena per l”ennesimo
capitolo della crisi dei profughi in corso.

La NATO si tiene in esercizio nel formare i sicari di Kiev;
demonizzare la Russia genera un carico di Pubbliche Relazioni
maggiore del trattare con gli africani.

In
Afghanistan, i taliban hanno già annunciato che la loro nuova
offensiva di primavera inizia questo venerdì; la NATO, il cui
didietro collettivo è stato regalmente sculacciato da poche migliaia
di talebani con finti kalashnikov, non starà nemmeno “a guidare
da dietro le quinte”.

E
sul fondo del Mare Nostrum si adagia, in piena pompa magna
putrefatta, il cadavere civile della UE/NATO.

Il
più recente libro di
Pepe
Escobar

è
Empire
of Chaos
.
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Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle
dell”autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale
di Sputnik.

Traduzione
per Megachip a cura di Pino Cabras.

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