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'Le dimissioni del generale Allen, che combatteva l''ISIS per finta'

'L''inviato speciale di Obama per la Coalizione internazionale contro Daesh si dimette. I presupposti ve li avevamo già descritti, ora la conferma di una crisi.'

'Le dimissioni del generale Allen, che combatteva l''ISIS per finta'

Redazione Modifica articolo

23 Settembre 2015 - 20.12


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da Rete Voltaire.


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  Secondo l’agenzia Bloomberg, il generale John Allen, inviato speciale del presidente Obama per la Coalizione internazionale contro Daesh (ossia l”ISIS, NdT), ha rassegnato le sue dimissioni e dovrebbe essere sostituito entro un mese [1].

L’agenzia presenta questa notizia come una spiacevole sorpresa per il presidente Obama in un momento in cui le Nazioni Unite prevedono un’azione globale contro il terrorismo.

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In realtà, il generale John Allen si oppone a qualsiasi accordo con l’Iran e la Russia. Per un anno, ha fatto di tutto per sostenere l’Emirato Islamico, organizzando parecchi lanci di armi con il paracadute. È solo dopo la firma dell’accordo tra Washington e Teheran, il 14 luglio 2015, che ha effettivamente condotto delle azioni contro i terroristi.

Le dimissioni di John Allen attestano che il presidente Obama sta epurando la sua amministrazione e continua la sua politica di alleanza con Teheran e Mosca.

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Abbiamo spiegato le cospirazioni dei generali David Petraeus e John Allen e dei loro amici del Center for a New American Security [2]

Il presidente Obama ha cercato di sbarazzarsi di loro dopo la sua rielezione nel novembre 2012 [3]

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Allora era riuscito a far cadere il direttore della CIA, a rimuovere John Allen dal comando della NATO, ma era stato costretto a tenerlo con sé [4]

Aveva abbandonato temporaneamente il suo progetto con la Russia e si era concentrato per tre anni sulla sua diplomazia nei confronti dell’Iran, lasciando che i suoi avversari organizzassero la ripresa della guerra in Siria e il colpo di stato in Ucraina. Nell’agosto 2014, John Allen sembrava fare onorevole ammenda e pubblicava un editoriale contro Daesh [5]

Veniva a quel punto nominato capo della coalizione e riprendeva subito il suo lavoro di sabotaggio [6]

Con un’ultima capriola, dopo la firma dell’accordo con Teheran, John Allen ha provato a far giocare la Turchia contro il suo paese [7], ma non è riuscito a imporre la creazione di una zona di divieto di sorvolo che facesse da rifugio per Daesh. Un’indagine interna è stata poi aperta al Pentagono per stabilire chi falsificasse i rapporti di intelligence del CENTCOM e della Coalizione [8]

Messo alle strette, il generale Allen ha deciso di rassegnare le sue dimissioni.

Attenzione, però: l’allontanamento di Allen non è sufficiente a chiudere questo inglorioso capitolo: Jeffrey Feltman rimane il numero 2 delle Nazioni Unite. [9]

NOTE

[1] “Obama’s Islamic State War Czar Stepping Down”, Josh Rogin & Eli Lake, Bloomberg, September 22, 2015.

[2] “Il CNAS, versione democratica dell’imperialismo conquistatore”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia), Rete Voltaire, 6 gennaio 2015.

[3] “Obama II: la Purga e il Patto”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia), Rete Voltaire, 27 novembre 2012.

[4] «Après Petraeus, le prochain SACEUR sous investigation Â», Réseau Voltaire, 13 novembre 2012.

[5] “Destroy the Islamic State Now”, John Allen, Defense One, August 20, 2014.

[6] “L’incredibile piano di “pace” USA per la Siria”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia), Rete Voltaire, 30 dicembre 2014.

[7] «La tentative Allen-Erdoğan de sabotage de l’accord de paix USA-Iran», par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 31 juillet 2015. “Siria: Obama rinnega il generale Allen ed il presidente Erdoğan”, Traduzione Federico Vasapolli, Rete Voltaire, 28 luglio 2015.

[9] “Due spine nel fianco di Obama”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia), Rete Voltaire, 31 agosto 2015.



Traduzione a cura di Matzu Yagi.



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