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di Giuseppe Masala
La
responsabile della politica estera dell”Unione Europea ha dichiarato
ieri che a Luglio l”Unione Europea deciderà sulla proroga o sulla fine
del regime sanzionatorio nei confronti della Russia.
E”
veramente complesso ipotizzare quali saranno le scelte della Ue
in questa materia tante sono le variabili in campo. Proviamo ad
elencarle.
veramente complesso ipotizzare quali saranno le scelte della Ue
in questa materia tante sono le variabili in campo. Proviamo ad
elencarle.
Le variabili che spingono quantomeno per un”attenuazione del regime sanzionatorio sono le seguenti:
1) Il rischio elevato che l”Europa riprecipiti
in una fase recessiva come suggeriscono molti indicatori economici
sicuramente aiuta chi vorrebbe attenuare o sospendere le sanzioni.
Infatti per le aziende europee esportatrici poter riaccedere ad un
mercato prezioso come quello russo, in questa fase del ciclo economico, è
davvero importante;
in una fase recessiva come suggeriscono molti indicatori economici
sicuramente aiuta chi vorrebbe attenuare o sospendere le sanzioni.
Infatti per le aziende europee esportatrici poter riaccedere ad un
mercato prezioso come quello russo, in questa fase del ciclo economico, è
davvero importante;
2) Lo stato di relativa calma nel Donbass è un altro elemento che fa pendere la bilancia verso la fine delle sanzioni;
3) Le imminenti elezioni americane inibiscono
le capacità di manovra e di pressione di quanti, al di lÃ
dell”Atlantico, lavorano affinché ci sia un perenne stato di tensione
tra Unione Europea e Federazione Russa;
le capacità di manovra e di pressione di quanti, al di lÃ
dell”Atlantico, lavorano affinché ci sia un perenne stato di tensione
tra Unione Europea e Federazione Russa;
4) L”annuncio a sorpresa di Putin sul ritiro
(parziale) delle truppe russe in Siria potrebbe creare un clima che
favorisce la distensione.
(parziale) delle truppe russe in Siria potrebbe creare un clima che
favorisce la distensione.
Dall”altro lato le variabili che potrebbero spingere verso una decisione di proroga del regime sanzionatorio sono le seguenti:
1) La fortissima influenza della Nato
sull”Unione Europea potrebbe spingere per una proroga delle sanzioni.
Visto il tenore delle dichiarazioni dei vertici politici e militari
della Nato è facile però intuire la totale chiusura di questa
istituzione nei confronti di posizioni più morbide;
sull”Unione Europea potrebbe spingere per una proroga delle sanzioni.
Visto il tenore delle dichiarazioni dei vertici politici e militari
della Nato è facile però intuire la totale chiusura di questa
istituzione nei confronti di posizioni più morbide;
2) Il possibile veto di alcuni paese europei
tradizionalmente russofobici come la Polonia e i paesi baltici potrebbe
parallizzare l”UE e di fatto mantenere lo status quo;
tradizionalmente russofobici come la Polonia e i paesi baltici potrebbe
parallizzare l”UE e di fatto mantenere lo status quo;
3) Una possibile recrudescenza della guerra nel
Donbass bloccherebbe il processo di distensione. Tale recrudenscenza è
facile ipotizzare possa essere causata dai falchi di Kiev che
potrebbero intendere la fine del regime sanzionatorio come un abbandono
della UE nei confronti della Junta di Kiev.
Donbass bloccherebbe il processo di distensione. Tale recrudenscenza è
facile ipotizzare possa essere causata dai falchi di Kiev che
potrebbero intendere la fine del regime sanzionatorio come un abbandono
della UE nei confronti della Junta di Kiev.
Considerata
l”assoluta imprevedibilità degli attori in scena è davvero difficile
fare previsioni su quello che accadrà . La situazione potrebbe essere
definita come fluida ed imperscrutabile. Senza dubbio però possiamo
considerare questa partita come fondamentale per il futuro del
continente europeo: una proroga del regime sanzionatorio favorirebbe la
rinascita di una cortina di ferro tra Est e Ovest mentre la sua fine
favorirebbe una fase di distensione.
l”assoluta imprevedibilità degli attori in scena è davvero difficile
fare previsioni su quello che accadrà . La situazione potrebbe essere
definita come fluida ed imperscrutabile. Senza dubbio però possiamo
considerare questa partita come fondamentale per il futuro del
continente europeo: una proroga del regime sanzionatorio favorirebbe la
rinascita di una cortina di ferro tra Est e Ovest mentre la sua fine
favorirebbe una fase di distensione.
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