di Giulietto Chiesa.
Secondo informazioni di diversi siti statunitensi e russi, raccolte dal blog di Paul Craig Roberts, in almeno tre occasioni documentate, i servizi segreti USA che operano sul campo in Siria, agiscono con il deliberato scopo di uccidere soldati e ufficiali russi.
In un caso ci sono riusciti, uccidendo il generale Valerij Asapov, insieme a due colonnelli di cui non viene fornito il nome.
In un altro caso, nei pressi di Deir ez-Zor, l’ISIS, appoggiata dai militari americani ha cercato di intrappolare 29 soldati e ufficiali russi. L’operazione è stata sventata con l’intervento della forza aerea russa, che ha inflitto gravi perdite ai terroristi.
I russi hanno fornito le prove fotografiche della convergenza tra ISIS e i consiglieri americani.
Considerazione ovvia: è ormai evidente anche ai ciechi che Pentagono e CIA furono fin dall’inizio protettori e alleati di Daesh.
Adesso che la ritirata dei tagliagole è in pieno svolgimento, si vede meglio di prima che l’America è il protettore del terrorismo. Quello stesso che mette le bombe in Europa e esegue gli attentati nelle capitali europee.
Gli organizzatori sono gli stessi.
Siamo sotto il ricatto del nostro principale alleato della NATO.
Qualcuno lo va a spiegare al nostro ministro degl’interni, signor Minniti? E qualcuno lo va a spiegare al candidato premier Di Maio che ci ha già annunciato di voler restare nella NATO?
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