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'L''Eurozona ha già ucciso il Governo Renzi'

Renzi fallirà come un cretino qualsiasi. Perché neppure può provarci. Non sto provocando, è che la sua è una missione impossibile. [Paolo Barnard]

'L''Eurozona ha già ucciso il Governo Renzi'
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18 Febbraio 2014 - 22.47


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di Paolo Barnard.

Tragica cosa per le persone di questo Paese, non per sto egocentrico
servo della finanza europea. Renzi fallirà come un cretino qualsiasi.
Perché neppure può provarci.

Non sto provocando, è che la sua è una missione impossibile. Se non
fosse sto pupazzo pompato che è, se conoscesse l’Eurozona e la
macroeconomia, non si sarebbe cacciato in questo pasticcio (e badate che
sto dicendo che pure i suoi padroni speculatori ci smeneranno il muso,
perché sto gioco di creare una moneta unica per distruggere mezza Europa
e fare un gran banchetto si è già ritorto contro chi l’ha pensato. Gli
speculatori ci hanno fatto un po’ di fortune per pochi anni, ma sta
finendo).

NO SOVRANITA’ MONETARIA

Per prima cosa Renzi si ritrova senza sovranità monetaria, quindi senza nessuna delle leve economiche fondamentali
di cui deve godere un governo degno di questo nome, e di cui godono gli
USA, la GB, la Svezia o il Giappone. Non ha una Banca Centrale che
possa controllare inflazione, prezzo del denaro, tassi d’interesse, né
monetizzare la spesa decisa dal Parlamento.

Renzi non
possiede una moneta, e deve usare gli euro, da restituire con tassi non
decisi da lui ai mercati di capitali internazionali. Dovrà dunque
tassarci a morte sempre, per fare quanto appena detto. Dovrà quindi
mentire all’Italia fingendo col gioco delle tre carte di spostare fondi e
investimenti essenziali (lavoro, infrastrutture, crescita…) da qui a
lì, per poi rimangiarseli tutti con gli interessi. Dovrà rispettare il
Pareggio di Bilancio, che peggiora ciò che ho appena scritto. Ovvero: Chemiotassazione garantita, impossibilità di investire per le aziende e tagli alla spesa.
Qui abbiamo la garanzia della decapitazione di: speranze di posti di
lavoro; salari; pensioni; modernizzazione del Paese; Sanità; risparmi
privati; piano industriale; risanamento bancario; crescita del PIL; e
domanda aggregata. Potrei finire qui, ce n’è già a sufficienza, ma
purtroppo…

I DEFICIT NEGATIVI

Renzi si ritroverà in una spirale di Deficit Negativi mortali,
cioè di tutte quelle spese di Stato imposte dalla crisi dell’Eurozona
ma che non risolvono nulla, non producono nulla e che aumentano il
debito di Stato. Per prima cosa l’economia continuerà a contrarsi, come è
già previsto per l’Italia dal FMI, Bloomberg, OCSE, Commissione UE, e
quindi calerà sempre il gettito fiscale, che quindi va a ingrandire il debito. L’economia impantanata significa che il miliardo di ore di cassa integrazione rimarranno e aumenteranno, pompando di nuovo il debito.
I fallimenti aziendali non caleranno, la curva dei prestiti bancari
insolventi aumenterà, e le banche italiane che già sono in parte
fallite, dovranno essere ri-salvate, a suon di denaro pubblico, e ancora il debito sale. Assieme ad esso salgono gli interessi da pagare, sempre spesa di Stato, ancora più debito. Ma stando in Eurozona,
un debito che lievita è grave (con la Lira non lo sarebbe) perché porta
all’allarme delle agenzie di rating, che porta all’allarme dei mercati
di capitali che prestano a Renzi gli euro, che porta a tassi più alti
sui titoli di Stato, che porta a più debito. Che farà Draghi a sto
punto? Si metterà a comprarci i titoli di Stato per far scendere i
nostri tassi? Farà cioè la famosa Outright Monetary Transaction? Se lo fa, la Germania lo ammazza. Non lo farà. Renzi rimane nel letame.

NO CRESCITA E DEFLAZIONE.

Renzi si ritrova con un’economia che si è contratta del 18% dalla
fine degli anni ’90. Per riportarci a quel livello di vita, dovrebbe
riuscire a far crescere l’Italia del 20%. No, calma, visto che oggi
cresciamo dello 0,1% se va bene…. Il 20% fa ridere. Renzi non è
Roosevelt e non ha la sua testa. Poi abbiamo il problema della deflazione
che sta aggredendo tutta l’Eurozona, con la BCE disperata perché non sa
più che fare per fermare il crollo dei prezzi (deflazione = contrario
di inflazione). E quel che è peggio, è che in un clima di crisi di
queste proporzioni la gente corre a risparmiare disperatamente per il
timore del domani (mica scemi), ma questo sottrae denaro in circolo,
cosa che non solo affama tutta l’economia, ma peggiora la deflazione stessa.
Vorrei che capiste che questo è uno dei mali economici peggiori e che
c’è tutta la tecnocrazia europea che non sa più come fermarlo.
Immaginatevi Renzi, il bulletto del PD.

CROLLO BANCHE

Renzi, poi, fra otto mesi si ritroverà l’implosione del sistema
creditizio europeo, quando i test dei regolamentatori dell’EBA
inevitabilmente mostreranno che alcune delle maggiori banche sono
irrecuperabili. Da qui il terremoto delle piccole medio banche, fra cui quelle italiane sono quelle messe peggio d’Europa
sia come buchi di bilancio che come capitale di copertura. Prometeia
stima che solo per i prestiti insolventi le banche italiane siano
scoperte per 150 miliardi di euro. E chi le salva? E con che soldi? No,
Renzi, la sovranità monetaria non ce l’hai, non le puoi nazionalizzare.
Che fai? Chiami Benigni?

SVENDITA PUBBLICA INUTILE.

Ma Renzi almeno ha la carta delle privatizzazioni… Vendi il
vendibile, incassa l’incassabile. Funziona? No. Non ha funzionato in
nessun Paese del mondo, meno che meno da noi quando proprio il centro
sinistra si mise negli anni ’90 a svendere pezzi di beni di Stato a un
ritmo talmente forsennato che fece il record europeo delle
privatizzazioni nel 1999. Sapete di quanto ridussero il debito di Stato
italiano? Di un maestoso 8%… E che allora i prezzi contrattati per i
beni pubblici da alienare erano, circa, decenti. Oggi, con l’Italia
sprofondata dall’Eurozona in una svalutazione della sua economia da
piangere, Roma deve svendere a prezzi stracciati qualsiasi cosa offra, con margini che saranno patetici. Renzi, farà la Thatcher dei poveri.

DISOCCUPAZIONE

E la disoccupazione? Sapete cosa costa all’Italia avere il 12% (fasullo, è molto di più) di disoccupati? Trecentosessanta miliardi
all’anno perduti. E i giovani? Il 76% di loro è costretto alla
flessibilità, con limiti invalicabili all’acquisto di una casa o al
matrimonio. L’Eurozona fu pensata ed edificata proprio per ridurre il
sud Europa a un serbatoio di lavoratori pagati alla kosovara ma in
strutture moderne. Il futuro di questo ragazzi è ormai certo: stipendi
dai 600 agli 800 euro per i più qualificati, al lavoro per investitori
stranieri. Questo non è più un Economicidio, è un olocausto economico e generazionale,
che Renzi dovrà gestire sotto l’egida della Germania che già oggi sta
affossando il resto d’Europa coi suoi diktat criminosi. Tradotto in
termini specifici: il potere Neomercantile della mega-industria tedesca,
quello della Bundesbank, quello dei maggiori speculatori-rentiers del
mondo, contro Renzino da Firenze. Matteo tu fai fesso qualcun altro.
Perché è vero che ignori il 70% di tutto questo, ma sul restante 30% sei
pienamente d’accordo, da bravo leader del partito di destra finanziaria
peggiore d’Italia, il PD.

Renzi non si rende conto di cosa lo aspetta, ma soprattutto del fatto che la catastrofe dell’economia italiana è un MACROPROBLEMA STRUTTURALE nell’Eurozona, e finché esisteranno i parametri economicidi dell’euro non esiste salvezza. Il governo Renzi è morto prima di nascere. Poi, sapete, uno si stufa di scrivere sempre le stesse cose.

 

Fonte:  http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=778

Tratto da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12958.

(dove è stato pubblicato per gentile concessione dell”autore).

 

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