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Bank of England vuota il sacco: il sistema è truffa

La creazione della moneta nell’economia moderna. Quella dose di onestà della Banca d’Inghilterra che butta dalla finestra le basi teoriche dell’austerità.

Bank of England vuota il sacco: il sistema è truffa
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21 Marzo 2014 - 21.10


ATF

di David Graeber.

Quella dose di onestà della Banca d’Inghilterra che butta dalla finestra le basi teoriche dell’austerità



Sembra
che Henry Ford, negli anni 30, avesse osservato come fosse una buona
cosa il fatto che la maggior parte degli americani ignorassero come
funzioni davvero il mondo bancario, perché altrimenti “avrebbero dato
inizio ad una rivoluzione prima di domani mattina”
.



La scorsa settimana è successo qualcosa di notevole. La Banca d’Inghilterra ha vuotato il sacco. In un documento intitolato â€œLa creazione della moneta nell’economia moderna”, redatto da tre economisti del dipartimento di Analisi Monetaria della banca, hanno dichiarato in maniera inequivocabile che le convinzioni generali riguardanti le modalità con cui lavorano le banche sono sbagliate,
e che invece le posizioni del tipo più eterodosso e populista, più
comunemente associate a gruppi come ad esempio Occupy Wall Street, sono
corrette. In questo modo, hanno di fatto gettato dalla finestra l’intera teoria alla base dell’austerità.


Per rendersi conto di quanto siano radicali le nuove posizioni della Banca d’Inghilterra,
considerate il punto di vista convenzionalmente accettato, che continua
ad essere alla base di tutti i rispettabili dibattiti della politica.


La
gente mette i suoi soldi in banca. Le banche prestano poi questo denaro
a un certo tasso di interesse sia al consumatore finale che agli
imprenditori che vogliano investire in qualche attività redditizia. E’
vero: il sistema della riserva frazionaria permette alle banche di
prestare somme considerevolmente superiori a quelle che detengono nelle
riserve, ed è anche vero che, se i risparmi dei correntisti non bastano,
le banche possono farsi prestare altro denaro dalla banca centrale. La
banca centrale può stampare tutto il denaro che vuole. Ma deve anche
fare attenzione a non stamparne troppo. Infatti, ci sentiamo spesso
ripetere che questo è il motivo principale per il quale le banche
centrali sono state rese indipendenti. Se i governi avessero il potere
di stampare moneta, sicuramente ne metterebbero troppa in circolazione, e
l’inflazione che ne risulterebbe porterebbe l’economia al caos.
Istituzioni quali la Banca d’Inghilterra o la US Federal Reserve vennero
create per regolare con attenzione la creazione della moneta allo scopo
di prevenire l’inflazione. Ed è per questo che è loro vietato dare
direttamente il denaro al governo, ad esempio comprando titoli di stato,
e finanziano invece l’attività economica privata che il governo
semplicemente tassa.


E’
questo che ci porta a continuare a parlare del denaro come se fosse una
risorsa limitata, alla stregua della bauxite o del petrolio, a dire che
“semplicemente non c’è abbastanza denaro” per finanziare lo stato
sociale, a parlare dell’immoralità del debito pubblico o di una spesa
pubblica che “svuota le tasche” al settore privato.


Quello che la Banca d’Inghilterra ha ammesso, questa settimana, è che niente di questo è vero.
Per citare la loro stessa presentazione iniziale: “Le banche non
ricevono i risparmi dai privati per poi successivamente prestarli, sono i prestiti delle banche a creare i depositi“…”In
condizioni normali, la banca centrale non determina l’ammontare della
moneta in circolazione, e la moneta della banca centrale non è nemmeno
‘moltiplicata’ sotto forma di prestiti e depositi”.


In altre parole, tutto ciò che pensiamo di sapere non solo è sbagliato, è arretrato. Quando le banche prestano, creano soldi. E questo è il motivo per il quale il denaro non è veramente nient’altro che un pagherò. Il
ruolo della banca centrale è quello di presiedere questo ordine legale
che garantisca effettivamente alle banche il diritto esclusivo alla
creazione di pagherò di un certo tipo, un tipo che il governo riconoscerà come valuta legale dal fatto che sarà favorevole ad accettarli in pagamento delle tasse.


Non
c’è davvero alcun limite alla quantità di denaro che una banca può
creare, a patto che trovi persone che vogliano prendere in prestito quel
denaro.
 Non rischieranno mai di finire senza soldi, per il
semplice motivo che, in genere, i loro mutuatari non prenderanno mai il
denaro per metterlo sotto al materasso: alla fine, tutto il denaro che una banca presta tornerà indietro in qualche modo in qualche altra banca.


Perciò, per il sistema bancario nel complesso, ogni prestito diventa semplicemente un altro deposito.
Inoltre, nel caso le banche avessero bisogno di prelevare denaro dalla
banca centrale, possono prenderne in prestito quanto ne vogliono; tutto ciò che fa quest’ultima è determinare il tasso di interesse, il costo del denaro, non la sua quantità.


Fin dall’inizio della recessione, le banche centrali degli USA e della Gran Bretagna hanno ridotto questo costo a quasi nulla.
Infatti, attraverso l’”alleggerimento quantitativo” hanno pompato
quanto più denaro potevano nelle banche, senza produrre alcun effetto
inflattivo. Il significato di tutto questo è che il tetto
dell’ammontare della moneta in circolazione non è dato da quanto le
banche centrali siano disposte a prestare, ma da quanto denaro siano
disposti a prendere in prestito governi, aziende, e cittadini ordinari.


La
spesa dei governi ha il ruolo principale in tutto ciò (e il documento
ammette, leggendolo con attenzione, che alla fine le banche centrali
forniscono denaro ai governi).


Perciò non c’è alcuna spesa pubblica che “svuoti le tasche” al settore privatoE’ esattamente l’opposto. Perché, così all’improvviso, la Banca d’Inghilterra ammette tutto ciò? Beh, uno dei motivi è perché ovviamente è vero.
Il ruolo delle banche è per la precisione quello di far andare avanti
il sistema, e ultimamente il sistema non è che stia andando molto bene.


E’
probabile che la Banca d’Inghilterra decida che mantenere in vita la
versione ‘fantasilandia’ dell’economia che si è rivelata così
conveniente per i ricchi, sia semplicemente un lusso che non si può più
permettere. Ma, politicamente, si sta prendendo un rischio enorme. Immaginate
cosa potrebbe succedere se i titolari dei mutui si rendessero conto che
il denaro che la banca ha prestato loro non proviene in realtà dai
risparmi di una vita di qualche pensionato parsimonioso, ma sia invece
un qualcosa creato dal nulla
 da una bacchetta magica in loro possesso, che noi gli abbiamo consegnato.


Storicamente, la Banca d’Inghilterra tende a essere un precursore, esternando quelle che possono sembrare posizioni radicali ma che poi finiscono per diventare la nuova ordotossia. Se questo è ciò che sta accadendo, potremmo trovarci presto nella posizione di scoprire se Henry Ford aveva ragione.

Tradotto da Michele Cucca per ME-MMT.



“Il
nostro problema è un sistema bancario sbagliato… nel 1851 era
considerato un crimine capitale, potevi venire impiccato per questo”

Godfrey Bloom in Europarlamento:

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