ATF
di Giuseppe Masala.
Il primo Marzo l’Istat ha comunicato la
variazione del Pil per l’anno 2015. Il risultato è stato al di sopra
delle aspettative (viste anche le stime preliminari), un più 0,8% se non
positivo almeno non del tutto negativo e che lascia qualche speranza.
variazione del Pil per l’anno 2015. Il risultato è stato al di sopra
delle aspettative (viste anche le stime preliminari), un più 0,8% se non
positivo almeno non del tutto negativo e che lascia qualche speranza.
Immediatamente il presidente del
consiglio Matteo Renzi e tutti i corifei a seguito hanno fatto squillare
le trombe della propaganda vendendo come estremamente positivo questo
dato, comunque inferiore rispetto a quanto (+ 0,9%) previsto nei
documenti del governo.
consiglio Matteo Renzi e tutti i corifei a seguito hanno fatto squillare
le trombe della propaganda vendendo come estremamente positivo questo
dato, comunque inferiore rispetto a quanto (+ 0,9%) previsto nei
documenti del governo.
A ben guardare nel sito dell’Istat le
cose sono un po’ più complesse e possiamo affermare senza paura di
smentite che il Governo ha usufruito di un aiutino non di poco conto da
parte dell’Istituto Nazionale di Statistica.
cose sono un po’ più complesse e possiamo affermare senza paura di
smentite che il Governo ha usufruito di un aiutino non di poco conto da
parte dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Basta andare a vedere la “nota metodologica al calcolo del Pilâ€
diramata contestualmente all’annuncio della crescita dell0 o,8% che
tanto ha reso orgoglioso il nostro capo del Governo e scopriamo che vi è
stata una revisione al ribasso del Pil per gli anni 2013 e 2014 (pagina
7, 8, 9 e 10 della nota metodologica). Una variazione tra l’altro non
trascurabile di circa 2 miliardi di euro in ambo gli anni.
diramata contestualmente all’annuncio della crescita dell0 o,8% che
tanto ha reso orgoglioso il nostro capo del Governo e scopriamo che vi è
stata una revisione al ribasso del Pil per gli anni 2013 e 2014 (pagina
7, 8, 9 e 10 della nota metodologica). Una variazione tra l’altro non
trascurabile di circa 2 miliardi di euro in ambo gli anni.
Ricalcolare al ribasso i dati del Pil per
gli anni precedenti significa letteralmente “regalare†una maggiore
variazione positiva della crescita per il Pil dell’anno successivo:
segnatamente, se io diminuisco il pil di 2 miliardi nel 2014, di fatto
regalo una ulteriore variazione positiva della crescita (dello stesso
ammontare diminuito nell’anno precedente) del pil per l’anno successivo.
gli anni precedenti significa letteralmente “regalare†una maggiore
variazione positiva della crescita per il Pil dell’anno successivo:
segnatamente, se io diminuisco il pil di 2 miliardi nel 2014, di fatto
regalo una ulteriore variazione positiva della crescita (dello stesso
ammontare diminuito nell’anno precedente) del pil per l’anno successivo.
Ed ecco li che il pil magicamente
crescerà non più di uno striminzito + 0,6% ma di un quantomeno
accettabile + 0,8%. Un vero e proprio gioco di prestigio dei nostri
statistici nazionali per l’occasione si sono trasformati in sacerdoti
della statistica vudù in grado di dare qualche ulteriore mese di respiro
ad un governo che – di fatto – ha completamente fallito nelle sue
misure di politica economica.
crescerà non più di uno striminzito + 0,6% ma di un quantomeno
accettabile + 0,8%. Un vero e proprio gioco di prestigio dei nostri
statistici nazionali per l’occasione si sono trasformati in sacerdoti
della statistica vudù in grado di dare qualche ulteriore mese di respiro
ad un governo che – di fatto – ha completamente fallito nelle sue
misure di politica economica.
Fonte: https://zeroconsensus.wordpress.com/2016/03/03/il-pil-renzi-e-le-statistiche-vudu-dellistat/#respond.