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Davos, i miliardari vecchi e nuovi scoprono che dal 2020 le disuguaglianze sono esplose

Si apre la conferenza dei padroni universali e pezzi di verità arrivano perfino lì, al World Economic Forum, come un pugno sullo stomaco, per raccontare la spaventosa e recente crescita delle disuguaglianze. [Pino Cabras]

Davos, i miliardari vecchi e nuovi scoprono che dal 2020 le disuguaglianze sono esplose
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15 Gennaio 2024 - 20.10


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di Pino Cabras.

Si apre la conferenza dei padroni universali, a Davos, e pezzi di verità arrivano perfino lì, al World Economic Forum, come un pugno sullo stomaco, per raccontare la spaventosa e recente crescita delle disuguaglianze.
Il rapporto clamoroso è di Oxfam International e dice ai ricconi coccolati da Klaus Schwab: guardate che tutto questo è grave! Ma tutto mi fa pensare che nelle loro sontuose cene a Davos i filantropi-licantropi vedranno tutto questo bagno di sangue come qualcosa di cui vantarsi.
L’analisi approfondita di Oxfam sulla crescente disuguaglianza economica globale evidenzia come i cinque uomini più ricchi al mondo – Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett – abbiano più che raddoppiato la loro ricchezza dal 2020, passando da 405 a 869 miliardi di dollari. Questo incremento si traduce in un guadagno aggiuntivo di 14 milioni di dollari all’ora. Ogni ora che passa!
In contrasto, il resto della popolazione mondiale non ha visto un aumento significativo della propria ricchezza, con disuguaglianze che raggiungono livelli record dal 1990. Circa 800 milioni di lavoratori hanno subito una riduzione del loro salario complessivo di 1500 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2022.
Il rapporto di Oxfam sottolinea la crescente disuguaglianza di ricchezza e potere, evidenziando la proprietà concentrata del 59% di tutti i titoli finanziari da parte dell’1% più ricco. Dal 2020, i miliardari hanno visto aumentare la loro ricchezza del 34%, mentre il 60% più povero dell’umanità ha subito una leggera diminuzione.
In Italia, il numero di miliardari è aumentato significativamente dall’inizio della pandemia, con un incremento del 56% nel valore dei loro patrimoni. Contemporaneamente, oltre 1,4 milioni di famiglie italiane sono cadute in povertà assoluta.
A livello globale, i super ricchi hanno visto un aumento di ricchezza di 5000 miliardi di dollari dal 2020, mentre 163 milioni di persone sono cadute in povertà. Le donne sono state particolarmente colpite dalla crisi, perdendo 800 miliardi di dollari di reddito nel 2020.
Molto interessante l’evidenziazione di una cosa che sapevamo già. Il settore farmaceutico ha rotto tutti gli argini ingrassando a dismisura negli anni de “Lo Grande Morbo de lo Secolo”. La sua formidabile inclinazione al profitto, favorita proprio dai super-abbienti che si danno le pacche sulle spalle a Davos, ha creato una nuova accumulazione primitiva che ha promosso una nuova classe di miliardari che ora paventano (in realtà: auspicano) l’arrivo del Morbo X con cui fare un nuovo bel giro di super-profitti.
Significativo quanto osserva Amitabh Behar, direttore esecutivo ad interim di Oxfam International, «la nostra relazione illustra il fatto che 7 delle 10 società più grandi del pianeta hanno un miliardario come amministratore delegato o azionista di riferimento. Queste multinazionali valgono insieme 10.200 miliardi di dollari, una cifra superiore al PIL combinato di tutti i Paesi dell’Africa e dell’intera America Latina». Behar dice qualcosa sulle personcine che leggeranno il rapporto proprio nel contesto di Davos: «Mi pare di vivere in un film distopico, di trovarmi all’alba di un “decennio delle grandi differenze”, con miliardi di persone sulle quali ricade il peso della gestione di epidemie, inflazione, guerre, e un gruppo di super-ricchi che si contano in due mani che invece moltiplicano i propri peculi a ritmi esasperati».
Questa è la potenza con cui ci confrontiamo.

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