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Ai ragazzi del Giffoni ha raccontato:
“Un giorno ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare
approccio con la musica, anche se si trattava di quella classica. Stavo
ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven. Accanto a me un bimbo
annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo
che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho
lavorato, ho imparato il ritmo. Con lui ho capito cos’è il ritmo,
elemento che manca nella tradizione classicaâ€.
“Un giorno ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare
approccio con la musica, anche se si trattava di quella classica. Stavo
ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven. Accanto a me un bimbo
annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo
che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho
lavorato, ho imparato il ritmo. Con lui ho capito cos’è il ritmo,
elemento che manca nella tradizione classicaâ€.
Il pianista ha poi esternato la sua amarezza nel sapere che “persone autorevoli†lo considerano un “impostoreâ€: “Non
posso entrare in molti Conservatori italiani, mi dispiace ricevere a
volte le contestazioni degli studenti che li frequentano, mi dispiace
sapere che non potrò varcare le loro porte, ma so che la cosa importante
è raggiungere il cuore della gente. La mia musica può entrareâ€.
posso entrare in molti Conservatori italiani, mi dispiace ricevere a
volte le contestazioni degli studenti che li frequentano, mi dispiace
sapere che non potrò varcare le loro porte, ma so che la cosa importante
è raggiungere il cuore della gente. La mia musica può entrareâ€.
In una recente intervista, Allevi ha anche confessato di aver sofferto di una forte depressione provocata dalle tante e negative critiche nei suoi riguardi. Forse avrebbe dovuto pensarci bene prima di proferire parola.
L’indignazione, dicevamo, è generale, ma
l’ira dei musicisti classici che non hanno digerito una tale eresia è
grande. Talmente, da risvegliare il lato “punk†di alcuni compositori
che, nonostante i modi pacati ed eleganti che li caratterizzano,
decidono di rispondere nell’immediato alla dichiarazione di Allevi, preferendo alle parole il “non ritmo†di Beethven. È il caso del maestro Giuseppe Maiorca, compositore e musicista nato in Sicilia e vissuto in Calabria, che attraverso
un ironico video risponde al giovane pianista proponendo, dal luogo di
villeggiatura in cui si trova, il quarto movimento della Sonata op. 31
n.3 di Beethoven con tanto di scuse per “la tenuta non proprio da cerimonia, e per qualche stecca … È il mio omaggio sentito al M° Giovanni Alleviâ€.
l’ira dei musicisti classici che non hanno digerito una tale eresia è
grande. Talmente, da risvegliare il lato “punk†di alcuni compositori
che, nonostante i modi pacati ed eleganti che li caratterizzano,
decidono di rispondere nell’immediato alla dichiarazione di Allevi, preferendo alle parole il “non ritmo†di Beethven. È il caso del maestro Giuseppe Maiorca, compositore e musicista nato in Sicilia e vissuto in Calabria, che attraverso
un ironico video risponde al giovane pianista proponendo, dal luogo di
villeggiatura in cui si trova, il quarto movimento della Sonata op. 31
n.3 di Beethoven con tanto di scuse per “la tenuta non proprio da cerimonia, e per qualche stecca … È il mio omaggio sentito al M° Giovanni Alleviâ€.
Ecco il video: