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"Acqua Bene Comune"... a Napoli si può!!!

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26 Settembre 2011 - 08.40


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acquanapoliSegnalato da FabioNews

Acqua pubblica: l”Arin cambia pelle23 Settembre 2011

Dopo tre mesi di intenso lavoro, durante il quale sono stati consultati esperti di differenti discipline economiche, giuridiche, aziendali, oltre ad esponenti della società civile e delle associazioni ambientaliste, la Giunta di Palazzo San Giacomo approva la trasformazione della Società per azioni Arin che gestisce il servizio idrico a Napoli in azienda speciale.

CAMBIA LO STATUTO
Prima in Italia ad attuare la “volontà referendaria del 12-13 giugno 2011″ per l”acqua come bene comune e per la gestione pubblica del servizio idrico la Giunta con un atto deliberativo firmato dagli assessori Alberto Lucarelli e Riccardo Realfonzo avvia il processo di cambiamento dello statuto dell”Arin. La gestione dell””acqua, pertanto, passerà nelle mani di un Ente di diritto pubblico, non avente scopo di lucro e che non si prefigge, quale obiettivo aziendale, il profitto ma esclusivamente di fornire un servizio al di fuori dei meccanismi di mercato dettato da criteri di universalità, efficienza, economicità e trasparenza. Principi già ratificati ieri dall”Aula del Consiglio comunale.

NASCE L”AZIENDA SPECIALE
“Con la trasformazione della Arin da Società per azioni in azienda speciale operiamo una vera ripubblicizzazione dell””acqua. Ormai è chiaro che in Italia le privatizzazioni, almeno nel settore dell””acqua, hanno sin qui generato incrementi delle tariffe e riduzioni degli investimenti. Con l”azienda speciale, che per natura non persegue profitto, potremo contenere le tariffe e soprattutto differenziarle in base a criteri sociali ed ecologici.

“Napoli è il primo Comune d”Italia che attua la volontà referendaria e che assegna la gestione dell”acqua, bene comune per eccellenza, ad un Ente di diritto pubblico alla cui governance sono chiamati rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei lavoratori dell”Azienda. Previsto il diritto al minimo vitale idrico e un fondo di solidarietà internazionale””.

Da http://www.acquabenecomune.org

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