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33 paesi, 600 milioni di abitanti. Nasce la Celac

33 paesi, 600 milioni di abitanti. Nasce la Celac
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3 Dicembre 2011 - 23.44


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celacda euronews. (Seguono estratti di un articolo di Mila Pernice)

Ha visto la luce a Caracas in Venezuela, la CELAC, Comunità dei paesi dell”America latina e dei Caraibi. Vi aderiscono 33 stati, per una popolazione totale superiore a 600 milioni di persone, e un Pil di 6 trilioni di dollari.

Il nuovo organismo regionale nasce in evidente opposizione agli Stati Uniti e alla loro egemonia, come ha sottolineato un Chavez in via di guarigione dal cancro. “Il presidente Jefferson disse che il destino degli Usa era quello di incamerare una a una le ex colonie spagnole. Così sono nati gli USA, e questa è la loro natura. Speriamo solo che un giorno cambino.”

La nascita della Celac – ha detto il presidente nicaraguense Ortega – è una condanna a morte per la dottrina Monroe che considerava l”America latina “il giardino di casa” degli Stati Uniti.

Fonte: http://it.euronews.net/2011/12/03/33-paesi-600-milioni-di-abitanti-nasce-la-celac-associazione-regionale-/

 

segue:

 

Estratto da:

“AMERICA LATINA: NASCE LA ”CELAC” (Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribenos). USA E CANADA SONO FUORI”

di Mila Pernice – radiocittaperta.it.

[…]

[La CELAC] di fatto, si propone come alternativa all”Osa, l”Organizzazione degli Stati americani, considerata da molti governi come troppo allineata alle politiche imposte da Washington. L”idea della Celac è stata formalmente proposta nel 2010 al Summit dell”America Latina e dei Caraibi (Calc) ospitato in Messico, due anni dopo uno storico vertice che aveva visto insieme i 33 leader della regione per la prima volta senza la presenza di rappresentanti statunitensi e canadesi ma con quella di Cuba, sospesa dall”Osa mezzo secolo fa. “Sarà un avvenimento storico”, ha affermato Chavez, uno dei maggiori promotori dell”iniziativa.

Tutto partì dall”isola di Contadora, nell”arcipelago delle Perle nel Golfo di Panamá, dove, all”inizio degli anni ”80, in una fase di ripresa della Guerra fredda, con il Salvador in preda a un conflitto civile e il Nicaragua attaccato dai ”contras” armati da Washington, i ministri degli Esteri di Venezuela, Panamá, Messico e Colombia firmarono un accordo per trovare una soluzione negoziata ai conflitti in corso.

Il Gruppo di Contadora si ampliò con la fine delle dittature militari in diversi paesi includendo in seguito Argentina, Brasile, Uruguay e Perù (il cosiddetto “Gruppo di appoggio a Contadora”) e nel 1986 si trasformò in un meccanismo più ampio di concertazione politica permanente, il Gruppo di Rio, che ha infine registrato l”adesione di 24 paesi.

“La creazione della Celac – aveva detto a ottobre il presidente del Guatemala, Alvaro Colom – rappresenta una sfida dell”America latina, poiché il Gruppo di Rio è stato il meccanismo più importante per il dialogo politico nella regione, ma ora, con  l”integrazione dei paesi anglo-caraibici si creerà uno spazio di dialogo politico più ampio”. 

[…] Diversi incontri tra i partecipanti, come quello tra Chavez, la brasiliana Dilma Rousseff e l”argentina Cristina Fernandez de Kirchner. [Si è svolta] anche una riunione dei presidenti dell”Unasur (Union de Naciones Suramericanas), il blocco di 11 Paesi latinoamericani (che punteranno ad approfondire l”integrazione regionale): […] si getteranno anche le basi per progetti comuni di infrastrutture per 100 miliardi di dollari, e […] la messa a punto del Banco del Sur (già approvato da quattro governi: ne manca solo uno per il via ufficiale), che sarà uno dei pilastri della cosiddetta Nuova Struttura Finanziaria Regionale.

Si andrebbe dunque verso una moneta comune latinoamericana che, però, come avverte uno dei suoi principali artefici, l”economista peruviano Pedro Paez, “a differenza dell”euro, sarà sì condivisa ma non escludente, per non incidere sulla rispettiva sovranità“. [RCA News].

Fonte: 

http://www.radiocittaperta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7505&Itemid=9.

 

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