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Riflessioni antipolitiche

Riflessioni antipolitiche
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3 Maggio 2012 - 11.39


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Riceviamo da un attivista del Movimento 5 Stelle, e volentieri pubblichiamo.

grillodastardly

di Dafni Ruscetta

In seguito allo scandalo che ha investito la Lega e il conseguente polverone sollevato intorno alla questione del finanziamento pubblico dei partiti (i cittadini italiani si erano peraltro già espressi contro questa pratica tramite un referendum), i recenti sondaggi elettorali hanno mostrato una fotografia del panorama politico italiano che ai nostri ”amati” rappresentanti non è affatto piaciuta. Molti di loro si sono risvegliati un bel mattino con le borse sotto gli occhi, si sono guardati allo specchio terrorizzati ed hanno realizzato che una nuova imminente minaccia pende ora sulle loro teste: Beppe Grillo il ”giustiziere”!

Il sondaggio della SGW di pochi giorni fa, che mostra come il Movimento 5 Stelle rappresenti oggi la terza forza politica (fate attenzione, non ho usato il termine “partito”) nel nostro Paese, ha fatto storcere più di un naso in questa Italia un po” ipocrita e ”artificiale”, dove tutto sembra fluttuare nell”immobilismo di uno status quo fatto di privilegi e di auto-referenzialità, senza più alcun pudore.

Persino i media e i loro giornalisti asserviti, perché in larga parte cooptati, si saranno sentiti alquanto avviliti dall”inutilità della politica subdola e strategica di trasformazione e strumentalizzazione della realtà informativa.

Ve lo ricordate quel divertentissimo cartone animato di alcuni anni fa: ”La corsa più pazza del mondo”? Durante le gare di automobilismo – con auto le più strampalate e sgangherate mai viste – un concorrente sleale, Dick Dastardly con la complicità del suo fido cane Muttley, metteva in pratica le peggiori strategie per arrestare la corsa degli altri concorrenti e poter tagliare il traguardo per primo.

E ricordate come andavano poi sempre a finire quelle gare?

Il concorrente sleale, nonostante tutti i goffi sotterfugi per ostacolare gli altri gareggianti, alla fine non riusciva quasi mai a tagliare il traguardo.

Questo parallelo mi sembra illuminante. Per anni in Italia i ”dinosauri” dei partiti, spesso alleati con i media e con gli affaristi appartenenti al mondo dell”economia e della finanza, hanno fatto di tutto – Genova 2001 e No-Tav vi dicono qualcosa? – per screditare, accusare e persino banalizzare chi da anni denuncia il disastro economico, sociale e culturale della nostra nazione, chi da più di un decennio sostiene la necessità di un cambiamento in senso ecologista e di una nuova coscienza della sostenibilità ambientale, chi parla di abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, dei rimborsi elettorali e dei finanziamenti ai giornali etc.

La cosa che allarma maggiormente, d”altra parte, è che la presa di coscienza che una tale politica – o anti-politica come si continua a definirla in maniera sprezzante da parte di chi la teme come la peste – è diventata vincente possa portare ad una reazione di ”pulizia delle coscienze”, camuffata da difesa della legittimità democratica.

Da oggi l”intera classe dirigente ha capito che Grillo non potrà più essere ignorato, che è giunto il momento di attaccarlo su ogni fronte, accusarlo di qualcosa, screditarlo con la macchina del fango, ridicolizzarlo, metterne in evidenza le incoerenze. E se anche questo non bastasse più, cosa potranno inventarsi contro di lui e contro gli ormai numerosi amministratori e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle già presenti nelle istituzioni e sul territorio nazionale?

Temo purtroppo che il clima, in Italia, nei prossimi mesi diventerà quello di una estenuante e feroce ”caccia alle streghe”. Esprimere un”opinione diversa da quella della maggioranza restauratrice – che sarà composta da un”alleanza ”bipartisan” da destra a sinistra, una coalizione all”attacco del ”nemico” comune – attraverso giornali, televisioni, Internet etc, potrebbe comportare qualche rischio reale. Chi ha serie intenzioni di cambiare il destino del Paese faccia attenzione, oppure prepari le valigie…

 

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