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La comunicazione come dittatura

Colpisce, il secco giudizio in fuorionda di un deputato su Renzi («democristiano digitale», capace di «cogliere l’attimo, è velocissimo. Ma è quasi solo quello»).

La comunicazione come dittatura
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17 Maggio 2014 - 00.56


ATF

di
Pino Livi
.

Colpisce,
il secco giudizio carpito in fuorionda a un deputato dell”opposizione su Matteo Renzi
(«democristiano
digitale, ha la capacità di cogliere l’attimo, è velocissimo. Ma
è quasi solo quello»
).


I
regimi dittatoriali, si apprestano a diventare vere e proprie
dittature quando, per ottenere dei sistemi comunicativi, efficaci,
utilizzano il vecchio sistema del bastone
e della carota
; la carota sta in
concetti (sostantivi) belli, accattivanti, quindi presentabili, come
il concetto di patria, di impero, la bonifica delle paludi, opere
teatralmente grandi ed imponenti oppure ….. ..… Euro 80 ai
lavoratori dipendenti, togliere il segreto di stato sulle stragi, il
tetto del compenso ai manager di Stato ed ai magistrati, l’aumento
delle tasse alle banche


Tutto
ciò è, però, solo comunicazione,
mera facciata. Velocità senza altra sostanza
.

Infatti:


1) La
televendita delle auto blu
. A parte la ridicolaggine della grande
vendita che sarebbe servita, ove andata a buon fine, a far rientrare
il debito dello zero-virgola-qualcosa per cento, non
è andata a buon fine per l’ovvio motivo che si tratta di
automobili particolari, corazzate, con telefono ecc. e quindi al di
fuori della necessità di una persona “ qualunque “ (il tizio che
ha necessità di un’auto blindata con telefono, televisione, bar
ecc… ha la possibilità di comprarsene una nuova). Quindi
assolutamente al di fuori del mercato dell’usato.


2)
abolizione delle province.
Che, naturalmente non sono state ancora
eliminate, fortunatamente però, perché, al contrario,
significherebbe un aumento di poltrone e, di conseguenza, di pubblico
denaro (il decreto Del Rio prevede, infatti, l’aumento
considerevole degli assessori…)

3)
La questione
degli 80 euro.

Se
non fosse un fatto drammatico per il nostro Paese, sarebbe troppo
comico parlare di questo ultimo (?) spot elettorale del presidente
del consiglio.… È
una mancia … no.. è, però, almeno un inizio del cambiamento …
no … servono per fare la spesa almeno
per una settimana (non dice, per ora, che i ristoranti sono pieni).
La vignetta di Vauro dice che con quegli ottanta euro non sa cosa
comprare (se, cioè, andare al supermercato della Picierno oppure
comprare un bullone di F35); in verità i tecnici del Servizio
Bilancio avevano riferito che mancava la maggior parte della
copertura. Come del resto il decreto Irpef. E chi è esente da tasse
perché troppo povero? Niente. Vogliamo andare avanti? Avremo modo
nelle prossime settimane di approfondire voce per voce

4)
Gli F. 35. A
parte il discorso pericolosissimo sul militarismo, va sottolineato
che soltanto 153 milioni vengono dai tagli ai tanto discussi caccia F
35, vale a dire…1 uno sui
90 programmati di acquisto (spesa per i 90 fondamentali
caccia appena 13 miliardi). Gli annunci di dimezzamento non sembrano
credibili.


5)
L’Italicum a sua volta legato
all’abolizione del Senato.

L’Italicum è un modello maggioritario che prevede il passaggio al
secondo turno solo per chi supera il 37%. Non è stato ancora
attuato, (fortunatamente !) perché deve ancora passare al Senato …
che, però, deve essere abolito. Questa riforma, oltre ad essere
osteggiata dalla minoranza del PD (Vannino Chiti…), è soprattutto
anticostituzionale, come affermano i migliori costituzionalisti, tra
cui Rodotà e Zagrebelski.


 


6) La decriptazione del segreto di
Stato sulle stragi.  


E’
solo fumo … infatti la maggior parte della documentazione sta sia
nella Casa della Memoria di Brescia (da tutti consultabile… ), sia
nella regione Toscana, proprio lì.
Renzi,
poverino, non poteva saperlo.

C’è
una
cosa che potrebbe fare, (ma che, naturalmente, Renzi non fa): dire al

capo
dello Stato (il quale ha rifiutato
ogni
accesso
agli atti processuali in nome dell’immunità presidenziale ) di
rendere accessibile il suo archivio.

Ultima
cosa. Il governo Monti promise (eh,
eh, eh!) che entro
il 2012 avrebbe reso pubblici gli elenchi mai concessi. Stiamo
ancora aspettando.

Riprendiamo,
dunque, il discorso più generale (e drammatico
) della possibile dittatura in Italia, che in questo diverso contesto
storico prenderà vie più subdole e sottili del
nazifascismo.

 

Si
arriverà, questo è ormai certo,
a
stravolgere totalmente la Costituzione

per poi spianare la strada alle privatizzazioni selvagge uccidendo,
come sta avvenendo anche in questi giorni, la Scuola, la Cultura (con
la quale non si mangia, diceva quello lì), l’Arte. Perché non
diventa mai obsoleto il lamento di Dante? Ahi serva Italia…


 

E
poi ci sono i ministri, da Padoan
,
cultore del liberismo selvaggio, ad Angelino Alfano, proprio il
nuovo che avanza.


 

La
Costituzione, nata dalla Resistenza (non
a caso
) sarà buttata via da un
governo con una connotazione di
destra molto particolare.


Molto
più ingannevole perché ha un tizio che parla in modo simpatico,
gioca, scherza è
un toscanaccio che sa comunicare (
come
quell’altro)
.
La comunicazione, la comunicazione, la comunicazione…


 


Forse
è il caso di drammatizzare
. Forse,
perché il modus operandi
del governo tutto, così accattivante rischia di creare il sonno
della ragione
e quindi di generare
il mostro che tutti stiamo temendo.


 

Da
ultimo, nessuno,
naturalmente sospettava
che ci fosse un intreccio tra banche, affari, politica,
no?
Del resto le cene a Firenze con il socialista (!) Blair erano solo
pura amicizia. Vabbè che poi l”ex premier britannico era
diventato consulente politico della banca d”affari JP Morgan con una
“paga” annua quasi un milione di volte più alta di quella
di un operaio. Quindi solo per spirito di collaborazione il leziosino
si è fatto aiutare a ri-scrivere
la Costituzione italiana, nata dalla Resistenza (ma
che vor di’sta parola
?). E infatti
la sta riscrivendo.


Forse
cercando di svegliare le persone, forse,
si riuscirà ad ottenere un futuro migliore ….

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