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Salvare Venezia, ma dalla cricca del Mose

Oggi che il sindaco di Venezia è in prigione assieme alla cricca del MOSE, riproponiamo un articolo risalente al 22 luglio 2010. Le "Grandi opere" in Italia sono questo.

Salvare Venezia, ma dalla cricca del Mose
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4 Giugno 2014 - 09.32


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[i]Oggi che il sindaco di Venezia è finito in prigione assieme alla cricca del MOSE, riproponiamo un articolo risalente al 22 luglio 2010. Le “Grandi opere” in Italia sono questo, e chi protesta contro di esse si trova ad avere ragione. Il pubblico se ne accorge tardi, quando già si è messo in moto il meccanismo degli appalti, degli sprechi, e della profonda contaminazione della politica: è un sistema. Noi continueremo a denunciarlo per tempo, e quando diciamo No TAV, No Gronda, No Muos, No Expo, non ci sentiamo come chi nega l”economia, bensì, al contrario, come coloro che si oppongono alla sua distruzione.

Buona lettura e buona visione.

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nomose_bidoneCi sono alternative al Mose, il costosissimo ecomostro che un”ennesima cricca vorrebbe costruire per «salvare Venezia»? Esiste ancora la possibilità di costruire opere grandi per il bene comune, e non le Grandi Opere che in Italia si stanno senza eccezioni risolvendo in totale malaffare? L”alternativa pensata per salvaguardare Venezia – con un sistema infinitamente più economico e funzionale rispetto al Mose – parla a tutta l”Italia. La video inchiesta che qui proponiamo racconta una scelta diversa: una scelta possibile.

 

Il documentario, prodotto da Multi Media Records, è intitolato “Mose – Errori, Limiti, e Ragionevoli Alternative”.

La prima cosa da fare è vederlo e diffonderlo. E poi proporlo all”attenzione delle autorità locali, regionali e nazionali, in modo da avviare un costruttivo confronto tecnico, al più alto livello scientifico, su come gestire i flussi di marea nella laguna di Venezia tenendo pienamente conto di alcuni elementi fondamentali:

– le stime sull”aumento dei livelli dei mari in questo secolo,

– le valutazioni negative di Principia – società leader nella modellistica offshore -in merito alla governabilità del sistema Mose in presenza di particolari, non rare, condizioni del moto ondoso del Mare Adriatico,

– i rilievi della Corte dei Conti sui costi di costruzione, gestione e manutenzione del sistema Mose,

– il prevedibile crescente sconvolgimento e degrado di tutti gli ecosistemi lagunari conseguente all”escavazione delle bocche di porto e dei canali interni per l”ingresso delle grandi navi, con successivo deposito degli immensi volumi di fanghi che ne derivano in nuove aree di interramento della laguna.

 

L”imminenza delle IRREVERSIBILI decisioni operative richiede una tempestiva informazione.

 

Alla promozione di questa nuova riflessione hanno aderito l”Associazione AmbienteVenezia, l”Ecoistituto Veneto, la Multimediarecords s.a.s., l”Associazione Gabriele Bortolozzo, Medicina Democratica, SALE Docks, L”Apriscatole, Movimento 5 stelle meetups prov.Venezia, LegAmbiente, Lipu, Wwf.

 

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