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TTIP: il trattato che rafforza le Multinazionali

'Vogliono rendere le multinazionali private immuni alle legislazioni nazionali sovrane, con l’argomento che sono ''restrizioni al commercio''. [Paul Craig Roberts]'

TTIP: il trattato che rafforza le Multinazionali
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4 Giugno 2015 - 21.36


ATF

di Paul Craig Roberts.

Tradotto da ComeDonChisciotte.org.

I trattati su commercio e investimenti, rispettivamente detti
transatlantico e transpacifico, non hanno niente a che vedere con il
libero mercato

“Libero mercato” è,come spesso accade, una formuletta
per cercare di nascondere la questione reale: il potere che tramite
questi accordi di fatto verrà ceduto dagli Stati direttamente alle
grandi multinazionali. Il potere di poter citare in giudizio gli Stati
fino a rovesciare leggi sovrane che regolamentano questioni di primaria
importanza, tra queste: inquinamento, sicurezza alimentare organismi
geneticamente modificati, salario minimo.


La prima cosa che innanzitutto occorre capire è che
tali, cosidette ‘’partnerships’’ non sono leggi scritte da membri del
Congresso (USA). La Costituzione degli Stati Uniti conferisce al
Congresso l’autorità legislativa, ma queste leggi si stanno di fatto
scrivendo senza la partecipazione del Congresso
. Queste leggi le stanno
scrivendo le multinazionali stesse nell’esclusivo interesse ad ampliare
il proprio potere e a stimolare i propri profitti. L’ufficio US trade representative (Ufficio
di rappresentanza per le questioni commerciali) fu creato proprio come
escamotage per consentire alle multinazionali di scriversi da sole leggi
che servono i loro esclusivi interessi. La truffa ai danni della Costituzione
e della gente tutta è coperta dal fatto che invece di chiamarsi leggi in
questo caso si chiamano “Trattati”.


Il Congresso infatti, non è nemmeno autorizzato a conoscere il
contenuto di tali leggi e il suo ruolo si limita solo a poter accettare o
respingere il testo finale, già bell’e fatto, che gli verrà sottoposto
una volta pronto. Generalmente il Congresso accetta questo perché  “è stato già fatto così tanto lavoro” e perché “il libero commercio porterà vantaggi
per tutti quanti”
.


I giornalisti prezzolati hanno distolto l’attenzione dal contenuto dei
decreti verso la procedura “fast track” (iter velocizzato). Quando il
Congresso vota con la procedura fast track, altro non
significa che sta accettando il fatto che le corporazioni si scrivano le
leggi che credono senza nemmeno consultare il Congresso. Persino le
critiche rivolte a questi trattati di “partnership” sono solo una
cortina di fumo. Paesi accusati di avere condizioni lavorative
schiavistiche potrebbero essere esclusi dagli accordi ma non lo saranno.
I superpatrioti si lamentano che la sovranità USA è violata da “interessi esteri”, ma la verità è che la sovranità americana è violata dalle corporazioni americane. Altri lamentano che ancora
più posti di lavoro finiranno per essere delocalizzati, ma come dato di
fatto, non c’è bisogno di “trattati” del genere per continuare nella
perdita di posti di lavoro in USA perché non c’è assolutamente nulla
che impedisca o disincentivi la delocalizzazione del lavoro nella
legislazione vigente già adesso.


Quello a cui mirano queste cosiddette “partnership” è rendere le
multinazionali private immuni rispetto alle legislazioni nazionali sovrane,
avanzando l’argomento che le leggi degli Stati hanno un impatto negativo
sui profitti e rappresentano “restrizioni al commercio”.


Ad esempio, secondo il Trattato Transatlantico la legislazione
Francese contro gli OGM è destinata ad essere rovesciata in quanto “limitazione al commercio” non appena arriverà una pioggia di cause
legali dalla Monsanto.


Le compagnie che producono sigarette potranno fare causa contro gli
avvertimenti stampati sui pacchetti, dal momento che gli avvertimenti
scoraggiano il fumo e quindi sono un”ipotetica “limitazione al
commercio”.


Anche gli sforzi per controllare le emissioni nocive all’ambiente
saranno bersaglio delle cause indette dalle compagnie che si sentono “danneggiate”. 

Sotto il TTIP le multinazionali saranno compensate con regulatory takings
(concessioni regolate, la definizione corporativistica per protezione
ambientale). Altro non significa, guarda un po’, che saranno i
contribuenti a dover pagare i danni provocati dalle corporazioni
lasciate libere di inquinare a piacimento.


Gli Stati che prevedono controlli qualità sul cibo importato, ad
esempio sulla carne suina che può essere affetta da trichinellosi o
trattata con agenti chimici, sarebbero ugualmente bersagliati da cause,
perché tali regolazioni aumentano i costi delle importazioni.


Gli Stati che non prevedono protezioni monopolistiche per i farmaci
commerciali o i prodotti chimici, e consentono la vendita di farmaci
generici, potranno pure essere denunciati dalle corporazioni per danni.


Inoltre, sotto il TTIP soltanto le multinazionali potranno
denunciare. I sindacati invece non saranno autorizzati a denunciare ogni
volta che i loro membri sono danneggiati dalla delocalizzazione del
lavoro, e i cittadini non potranno denunciare quando la loro salute o le
loro riserve idriche saranno messe a rischio dalle emissioni delle
multinazionali.


Lo stesso Obama non ha parte nelle procedure. Ecco cosa sta
succedendo: il rappresentante per il commercio USA è un complice delle
multinazionali che serve le corporazioni private in cambio di un lauto
salario di un milione di dollari l’anno. Le multinazionali hanno
corrotto i leader politici di ogni paese per cedere la propria
sovranità e il benessere generale dei loro popoli alle multinazionali
estere. Le corporazioni hanno pagato ingenti somme ai senatori USA per trasferire il potere legislativo che legittimamente appartiene al
Congresso sempre nelle mani delle solite multinazionali.


Quando questi accordi di “partnership” passeranno, nessuno stato
che avrà firmato avrà più alcuna autorità legislativa di emanare leggi o
far rispettare leggi esistenti che le multinazionali considerano
avverse ai loro bilanci.


Il presidente che si è  fatto eleggere con lo slogan “change”,
promettendo cambiamento, sta portando per davvero il cambiamento: sta
consegnando gli USA, l’Europa e l’Asia alla legge delle multinazionali. 

Il
primo presidente nero degli Stati Uniti si sta dimostrando lo zio Tom
delle grandi società multinazionali
: tutto e di tutto ai proprietari delle
piantagioni di cotone e niente di niente per gli schiavi.


Soltanto gente che si sia venduta la propria integrità per denaro potrebbe
firmare accordi simili. A quanto pare la Merkel, vassallo di Washington, è tra questi.


Stando alle notizie riportate, entrambi i maggiori partiti politici
Francesi si sono venduti alle multinazionali, ma non il Fronte Nazionale
di Marine Le Pen. Alle scorse elezioni europee i partiti dissidenti,
quali il partito della Le Pen o quello di Nigel Farage, hanno prevalso
sui partiti tradizionali, ma i dissidenti non riescono ancora a
prevalere nell’ambito dei propri paesi.


Con amara ironia, l’unico leader europeo che ha parlato del problema è il segretario del Fronte Nazionale Francese (estrema destra) Marine
Le Pen, che si oppone alla segretezza degli accordi per imporre la legge
delle multinazionali:


“E’ di vitale importanza che la popolazione francese sia al corrente
dei contenuti del TTIP e le sue motivazioni, in modo da possedere gli
strumenti per opporsi. I nostri concittadini hanno diritto a scegliere
per il loro futuro, ad avere la possibilità di scegliere un modello di
società che risponda alle loro necessità e non uno imposto dalle
multinazionali in considerazione solo della loro avidità di profitto. I
tecnocrati di Bruxelles sono venduti alle lobbies, e i politici
dell’UMP (partito dell’ex presidente Sarkozy) sono subordinati a questi
tecnocrati’’.


E’ ugualmente vitale sapere anche per la cittadinanza americana, peccato che neanche lo stesso Congresso sia autorizzato a sapere.


Dunque, com’è che funziona questa solfa della “Libertà e Democrazia”
che noi americani sosteniamo di avere, mentre nel frattempo né alla gente
né ai suoi rappresentanti eletti è consentito partecipare alla stesura di
leggi che consentono alle multinazionali di negare le funzioni
legislative dei Governi e innalzare il motivo del profitto delle
compagnie multinazionali più in alto del benessere generale sulla scala
dei valori?



Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONZI, con alcune ulteriori correzioni a cura della Redazione di Megachip.


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