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Idee di Sel per una nuova sinistra: 0+0+0 +1 sbagliato

SEL propone un nuovo partito. Gli ingredienti della zuppa siano quelli di sempre, ma non dice nulla su NATO, fisco, ecc. e Vendola vuole più poteri per la BCE [A. Giannuli]

Idee di Sel per una nuova sinistra: 0+0+0 +1 sbagliato
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16 Luglio 2015 - 18.00


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di Aldo Giannuli

L’assemblea nazionale di Sel
ha concluso i suoi lavori lanciando l’idea di un nuovo soggetto di
sinistra che raccolga i pezzi usciti dal Pd, Rifondazione, qualche
fuoriuscito del M5s ecc. Una cosa totalmente nuova, che non abbiamo mai
visto!


La novità starebbe nel fatto che questa
volta non si tratterebbe di un “improvvisato cartello elettorale” ma di
un soggetto unitario, insomma un nuovo partito.


Dio solo sa se non c’è bisogno di un
vero partito di sinistra in questo momento, e dunque saluteremmo con
grande favore la nascita di questo soggetto. Qualche giorno fa avevo
detto che si poteva fare una (modesta) apertura di credito a questo
tentativo di aggregazione, pur avendo bene a mente tutti i rischi di
ricadere nelle terribili esperienze precedenti (Sinistra Europea,
Sinistra Arcobaleno, Rivoluzione Civile, L’Altra Europa con Tsipras e
così via). Devo dire che questa assemblea di Sel mi ha rafforzato tutte
le perplessità ed ha parallelamente indebolito l’apertura di credito.


Ora, non mi sembra che sia una idea
geniale quella di far partire la cosa con un discorso di Nichi Vendola,
che è un caro amico ed una bravissima persona, ma che, insomma, non mi
pare sia esattamente il nuovo ed alla cui retorica siamo abbondantemente
assuefatti. Sarebbe stato un po’ più credibile Fratoianni che ha un
faccia un po’ più fresca.


E meno che mai mi convince questo
tentativo egemonico di Sel. Capisco che Sel sia l’unico di questi gruppi
ad avere un minimo di organizzazione nazionale ed un gruppo
parlamentare, e capisco che Sel si collochi al centro fra Rifondazione e
i fuorusciti del Pd, ma la manovra un po’ troppo scoperta è quella di
fare una “grande Sel” che si limita a cambiar nome.


Ma fin qui siamo alle bazzecole. Veniamo
alle cose più serie. In primo luogo, mi pare che gli ingredienti della
zuppa siano quelli di sempre (pezzetti e pezzettini della ex
Rifondazione dei tempi belli) con una aggiunta di ortaggi ex Pd e una
scorzetta di limone di ex M5s. Non mi pare che neppure numericamente la
cosa prometta sfracelli.


Ma, la politica, dico la politica dove
è? Può darsi che il nuovo soggetto nasca piccolo e cresca
rapidissimamente sino a diventare grande, ma per farlo occorre avere una
linea politica che qui, proprio non vedo.


Le varie sinistre arcobaleno ecc, non
sono fallite per chissà qualche congiunzione astrale, ma perché non
avevano niente da dire e qui mi pare che il metodo sia quello di sempre:
lunghi elenchi di nomi di gruppi, gruppetti e gruppettini, defilè di
vecchie stelle del varietà e di generali senza esercito, ma di idee zero
al quoto.


Sul Fisco che diciamo? Zero

Dobbiamo restare nella Nato? Zero

Quali politiche occupazionali vogliamo promuovere? Non pervenuto

Come rilanciare l’industria in Italia? Zero

Quale politica della ricerca? Zero

Quale riforma della Giustizia? Zero


E voi volete fare così un nuovo partito?


A me hanno sempre insegnato che prima ci si dà una politica e dopo si cerca di costruire lo strumento adatto a realizzarla.

La relazione Vendola è la somma di tanti zeri. Anzi no, sarebbe ingiusto
trascurare l’unico contenuto positivo che ha portato, relativo al
rilancio dell’”europeismo”: “Vogliamo sentire parole di rilancio del
sogno dell’Europa federale. E’ necessario conferire più poteri alla
Bce”, affinché questo soggetto diventi “prestatore di ultima istanza,
impedendo che il sistema creditizio internazionale si comporti come un
usuraio nei confronti dei popoli del sud dell’Europa”.


Quindi, non solo Vendola pensa che il
cadavere della Ue debba restare insepolto, ma per “rivitalizzarlo” si
affida ai finanzieri della Bce che sono quelli che stanno strangolando
la Grecia e che, per Vendola,  “devono avere più poteri” (perbacco!). E
per fare questa minchiata (scusatemi il termine) c’è bisogno di fare un
nuovo partito di sinistra?


Che Vendola capisca di economia come io
di dialetti esquimesi era cosa nota, ma lui pensa che se Draghi non
emette liquidità con il sifone del selz è perché ha pochi poteri. Non
gli viene in testa che l’euro è una moneta che ha come obiettivo
prioritario la stabilità, che, dunque, i tedeschi non permetterebbero
mai di fare quello che lui sogna e che neanche Draghi non fare più di
tanto.


Dunque, la somma algebrica della sua relazione è la seguente: 0+ 0 +0 + 0 + 1 sbagliato.


E sulla base di questo programma, per
quale motivo la gente dovrebbe votare questo ennesimo accrocco di ceti
politici di sinistra? Bene che vada, verrà fuori il solito partitino del
4-5% che, dopo un po’ di smorfie, si adatterà a fare il cespuglio del
Pd, sempre che Renzi ce lo voglia. E per di più dopo una lunghissima
serie di fallimenti implacabili ed in una situazione internazionale
molto peggiore del passato.


Caro Nichi, non ti sei accorto che il
tuo partito nasce morto ed è già stato sconfitto? E’ stato sconfitto
definitivamente ad Atene. Auguri.


Prima di chiudere, però, vorrei fare una
cosa utile per i nostri lettori: conoscendo da lunga pezza Nichi
Vendola e conoscendo a fondo la sua poetica –di cui mi ritengo uno dei
più antichi filologi- posso fornire all’ignaro lettore l’esatta versione
in prosa di alcuni passaggi del suo alato discorso:


A- “Sel non si scioglie ma investe il
suo patrimonio per rinascere in una cosa più grande”  Traduzione: Sel si
pone come soggetto centrale che aggrega gli altri.


B- “Basta con i cartelli elettorali e
gli accrocchi di ceto politico…” traduzione: gli altri si devono
sciogliere e Sel, che aspira ad essere il pezzo più importante del
costituendo nuovo partito, ambisce ad essere il principale azionista,
che farà le liste senza garantire nessun altro partecipante.


C- ” Una nuova sinistra di governo,
plurale, inclusiva, moderna che sappia anche “inventarsi nuove
leadership” che sia “costruita con le nuove generazioni”. Traduzione: un
partito che cercherà pur sempre spiragli per entrare in maggioranza ed
ottenere qualche importante cadrega, che non ha nessuna intenzione di
essere all’opposizione, appena se ne diano le condizioni per evitarlo.  E
che ci darà nuovi Pisapia, Doria, Boldrini… Quanto alla leadership, ci
sarà un ricambio generazionale. Quando? Dopo.


D- “Possiamo congedarci definitivamente
dall’epoca della sinistra del rancore e dei risentimenti”. Traduzione:
Ferrero non ti montare la testa che non conterai niente.


E- “Dobbiamo confrontarci ora per far
nascere una nuova grande stagione referendaria”, Traduzione: non
sappiamo su cosa ma indiremo qualche referendum per fare un po’ di
campagna promozionale.




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