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Sono ancora molti gli aspetti dell”11 Settembre cui ad oggi non sono state date risposte accettabili. 22 esponenti internazionali si sono riuniti nel Consensus 9/11 Panel per avviare un confronto: sul tappeto sono rimaste 13 domande che demoliscono la versione ufficiale.
di Giulietto Chiesa – cadoinpiedi.it.
La battaglia per la verità sull”11 settembre (2001) è in un momento di svolta piuttosto interessante. Si è costituito il Consensus 9/11 Panel che raccoglie 22 esponenti internazionali, esperti, scienziati, ricercatori, militari, piloti, filosofi etc. Lo scopo primario è stato quello di verificare, appunto, il grado di consenso tra queste diverse persone, attorno a una serie di questioni cruciali sulle quali la versione ufficiale (meglio sarebbe dire le differenti versioni ufficiali) non forniscono risposte accettabili,
oppure non forniscono affatto risposte, oppure forniscono risposte palesemente false al primo esame.
Scopo secondario – ma niente affatto ininfluente – è mostrare al grande pubblico che coloro che si occupano di queste cose non possono essere né (s)qualificati come malati di mente, né come sprovveduti. Bastano i curricula che si trovano sul sito per smontare sia la prima che la seconda ipotesi.
Per chi non avesse tempo di andare a vedere chi sono questi 22, anticipo che chi scrive ne fa parte, insieme a un altro italiano, Massimo Mazzucco, che può essere considerato uno dei più informati analisti del problema e che è autore di diversi film. Ma gli altri esperti sono la dimostrazione vivente che la questione 11 settembre non può essere archiviata. Tra essi citerò Robert Bowman, ex capo del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica dell”Istituto di Tecnologia della US Air Force; David Chandler, fisico e matematico della California Polytechnic University; Dwain Deets, ex direttore della ricerca ingegneristica, Aerospace Projects della NASA; il tenente colonnello David Gapp pilota della US Air Force on 3000 ore di volo, ex presidente del Aircraft Accident Board, per 31 anni nella US Air Force; Niels Harrit, professore associato di Chimica, Nano Science Center Università di Copenhagen; Steven E. Jones, fisico, ex professore della Brigham Young University; comandante Ralph Kolstad, ex pilota della US Navy e per 27 anni pilota di aerei civili, con oltre 23.000 ore di volo; colonnello Shelton F. Lankford, 20 anni nel US Marine Corps, pilota di combattimento con oltre 300 missioni, 32 medaglie dell”Aria; Dennis P. Mc Mahon, avvocato a New York e in Massachusetts, e altri.
Importante il metodo seguito. I punti di consenso sono stati definiti con il “metodo Delphi”, spesso usato per ricerche scientifiche, particolarmente in campo medico, consistente nel consultare le opinioni di persone che non si conoscono l”un l”altra e le cui risposte sono quindi esaminabili solo in base al loro contenuto e non in base alla conoscenza di chi le ha formulate. La scelta degli interlocutori è stata effettuata da un gruppo ristretto di esperti, guidato da David Ray Griffin, che ha anche formulato le domande iniziali corredandole con un”ampia documentazione scritta e di filmati e con una esauriente bibliografia.
Il criterio del consenso è stato così formulato in base a una graduatoria i cui punti erano, per ogni domanda, i seguenti: 1) Concordo fortemente; 2) Concordo; 3) Concordo con riserva; 4) Non concordo; 5) Non concordo fortemente; 6) Sono incerto.
Le domande che hanno ricevuto valutazioni da 4 a 6 sono state eliminate.
Il risultato finale è stato che sono rimaste sul tappeto 13 domande, sulle quali il consenso dei 22 membri del panel (che sono stati rivelati solo dopo la conclusione dell”indagine) è stato di un accordo al 100% sulla seconda, terza, quinta e sesta questione. E” stato del 95% per la prima,la quarta e la undicesima: E” stato del 90% per la settima, ottava, nona, dodicesima e tredicesima.
Quali le questioni? Cominciando dalle quattro che hanno avuto il 100%. Questione 2. La “migliore evidenza” conduce a negare che Osama bin Laden fu responsabile per gli attacchi. Per diversi motivi, tra cui il fatto che l”FBI non lo ha mai incriminato per gli attentati dell”11 settembre e mai nessuna prova del suo coinvolgimento è stata portata.
Questione 3. La “migliore evidenza” non permette di confermare che le Twin Towers siano state abbattute dall”azione congiunta degl”impatti degli aerei, dal carburante dei jet, e dagl”incendi degli uffici. Numerosi rapporti scientifici negano che le temperature ottenibili con le cause sopra descritte possano superare i 1000°C, ossia temperature ben al di sotto del livello di fusione dell”acciaio. Al contrario ci sono le prove che l”acciaio delle Twin Towers si è fuso in grande quantità . E non solo. Nelle polveri sono state trovate tracce di metalli fusi (come acciaio, ferro e molibdeno) che possono arrivare a fondersi solo in presenza di temperature rispettivamente superiori a 1482 gradi Celsius; 1538 gradi Celsius; 2623 gradi Celsius.
Questione 5. La “migliore evidenza” nega la possibilità che le Twin Towers siano potute crollare, in quel modo, alla velocità di caduta libera, senza l”intervento di esplosivi. Questa ipotesi reggerebbe solo in caso di temperature non ottenibili dall”incendio del kerosene che era a bordo degli aerei. Le strutture sottostanti erano integre e non c”è possibilità che si disintegrassero, com”è avvenuto.
Questione 6. La “migliore evidenza” non permette di accettare la tesi secondo cui il WTC 7 ( la “terza torre”, che crollò alle 17:20 di quel pomeriggio, senza essere stata mai colpita da alcun aereo) sia precipitato su se stesso alla velocità assai vicina a quella di caduta libera a causa dell”effetto combinato del danno strutturale subito dai detriti della torre sud, combinato con il fuoco prodotto da combustibili diesel stoccati all”interno. In primo luogo perché nessun edificio in acciaio di quel tipo è mai crollato in precedenza a causa di incendi. Le risultanze mostrano incontrovertibilmente che il tetto dell”edificio è rimasto orizzontale durante il crollo e che tutte le 82 colonne di supporto dell”edificio sono state troncate da esplosioni simultanee nel momento in cui il tetto ha cominciato a scendere.
Per non tediare il lettore diremo che le restanti 9 questioni sono altrettante mine demolitrici della versione ufficiale. Chi vorrà analizzare gli elementi che hanno portato a queste conclusioni li potrà trovare sul sito consensus911.org.
Naturalmente sarebbe interessante sentire i protagonisti della vicenda, quelli vivi, con passaporto americano in tasca, testimoniare sotto giuramento di fronte a una nuova commissione d”inchiesta, imparziale. In realtà nessuno – a cominciare da George Bush e da Dick Cheney, è stato mai interrogato sotto giuramento. Senza tenere conto del fatto che la gran parte delle conclusioni della Commissione ufficiale d”Inchiesta si basa sulle confessioni di Khaled Sheikh Mohammed, estortegli con l”uso sistematico della tortura (waterboarding). Quindi giuridicamente invalide e inutilizzabili in qualsiasi tribunale decente. Sarà forse per questo che nessun tribunale americano ha mai neppure provato a giudicare i colpevoli dell”11 settembre. E questo nel corso di ben dieci anni.
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Fonte: http://www.cadoinpiedi.it/2011/09/24/11_settembre_le_verita_nascoste.html.
Sull”argomento, Giulietto Chiesa ha postato un pezzo anche sul suo blog – ospitato dal sito de Il Fatto Quotidiano – che potete commentare (in mezzo alla solita nuvolaglia di spammer seriali e trolls): 11 settembre, un Consenso importante.
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