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'La Forza ''araba'' di Difesa comune'

'Dietro l''inutile guerra dello Yemen si nasconde in realtà la proposta di istituire una Nato araba... sotto il comando israeliano. [Thierry Meyssan]'

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19 Aprile 2015 - 22.30


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«Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°124

di
Thierry Meyssan
.

Molti
Stati e personalità che avevano preso posizione all”inizio della
guerra dello Yemen hanno cambiato idea. Facendo attenzione a
posizionarsi automaticamente in base alla frattura fra sunniti e
sciiti, hanno fatto appello a un cessate il fuoco e a una soluzione
politica. Dietro questa guerra inutile si nasconde in realtà la
proposta di istituire una Nato araba… sotto il comando israeliano.

Nabil
el-Arabi, segretario generale della Lega araba, cerca di spiegare il
progetto di Forza «araba» di Difesa comune.

Nella
sua
Dottrina
di Sicurezza Nazionale
,
pubblicata il 6 febbraio 2015, il presidente Obama ha scritto:
«Una
stabilità a lungo termine [in Medio Oriente e Nord Africa] richiede
ben di più che l”uso e la presenza di forze militari statunitensi.
Esige dei partner che siano in grado di difendersi da soli. È per
questo che investiamo nella capacità di Israele, della Giordania e
dei nostri partner del Golfo di scoraggiare un”aggressione intanto
che si mantenga il nostro impegno incrollabile per la sicurezza di
Israele, che include la dottrina del suo Margine Qualitativo di
vantaggio militare
»[1]
.

Una
lettura attenta del documento non lascia alcun dubbio. La strategia
del Pentagono consiste nel creare una versione moderna del Patto di
Baghdad, una NATO araba, in modo da ritirare le proprie truppe dal
Medio Oriente e dal Nord Africa per riposizionarle in Estremo Oriente
(il
«pivot»
contro la Cina).

Allo
stesso modo, ̬ chiaro che Рnella sua visione Рil Pentagono si
prefigge che questa “Forza araba di Difesa comune” sia
costituita dagli Stati del Golfo e dalla Giordania e che sia posta
sotto il comando israeliano. Se si riprende l”esempio del Patto di
Baghdad, si ricorderà che era stato costituito dal Regno Unito con
le sue ex colonie. Tuttavia, dopo tre anni, il suo stato maggiore fu
sottoposto al comando del Pentagono, sebbene gli Stati Uniti non
avessero mai aderito al Patto.

Nel
novembre 2013, l”allora presidente israeliano Shimon Peres intervenne
in videoconferenza davanti al Consiglio di sicurezza del Golfo,
riunito ad Abu Dhabi alla presenza di rappresentanti dei principali
membri della Lega araba e di Stati sunniti dell”Asia [2]

Il suo
discorso, che si concentrava sulla necessità di un nuovo patto
militare contro l”Iran, era stato applaudito a lungo.

Il
SIPRI di Stoccolma ha appena rivelato che l”Arabia Saudita si sarebbe
preparata a creare la “Forza araba di Difesa comune”,
aumentando il suo bilancio militare nel 2014 di 13 miliardi dollari
(+17%!).

Riyadh
sta cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di Stati in
questo progetto. È riuscito così a comprare la partecipazione
dell”Egitto. Per far ciò, gli stati del Golfo hanno offerto 12
miliardi dollari per i progetti di investimento del Cairo, durante la
conferenza economica di Sharm el-Sheikh del 13 marzo scorso.

La
Lega Araba ha adottato questo progetto nel corso del suo vertice,
tenutosi sempre a Sharm el-Sheikh, il 1° aprile. Ufficialmente, si
tratta di applicare il Trattato di Difesa araba del 1950 alla lotta
contro il terrorismo, a meno che non sia per soddisfare le ambizioni
saudite in Yemen. La guerra contro gli houti, di cui nessuno capisce
la necessità, svolge qui il ruolo di un esercizio su vasta scala,
senza che si manifesti compassione per le migliaia di morti e i 3000
feriti che si è già trascinati.

Fin
d”ora, secondo Stratfor, lo stato maggiore militare dell”operazione
«Tempesta decisiva» non è in Arabia, ma in Somaliland. Questo
paese, che proclamò l”indipendenza nel 1960 e divenne parte della
Somalia a seguito di un colpo di Stato nel 1969, proclamò per una
seconda volta la sua indipendenza nel 1991, prima di essere
reintegrato nuovamente nella Somalia nel 1994, e proclamò una terza
volta la sua indipendenza nel 2002. Durante le sue prime due
indipendenze, Israele è stato il primo Stato a riconoscere il
Somaliland. Attualmente questo Stato non è riconosciuto da nessuno,
ma dal 2010, è una base israeliana per controllare lo stretto di Bab
el-Mandeb, che collega il Canale di Suez e il Mar Rosso al Golfo di
Aden e all”Oceano Indiano .

I
capi di stato maggiore della Lega Araba si incontreranno il 22 aprile
per valutare le unità che potrebbero mettere a disposizione di
questo dispositivo. L”Egitto, il Kuwait e il Marocco – tutti e tre
coinvolti nei bombardamenti in Yemen – presenteranno un rapporto
preliminare il 1° luglio.

Tutto
questo era purtroppo prevedibile. Dopo aver tradito il popolo siriano
escludendo la Siria dalle sue fila in violazione del proprio statuto,
la Lega Araba si appresta a tradire il popolo palestinese e a mettere
le sue armate sotto il comando di uno Stato coloniale.

NOTE:


[1]
National Security Strategy,
White House, February 6, 2015. Si veda in proposito il nostro
commento: “
Obama si riarma
di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 9 Febbraio 2015.




Questa “cronaca settimanale di politica estera” appare simultaneamente in versione araba sul quotidiano“Al-Watan”(Siria), in versione tedesca sulla “Neue Reinische Zeitung”, in lingua russa sulla “Komsomolskaja Pravda”, in inglese su“Information Clearing House”, in francese sul “Réseau Voltaire”.

Thierry Meyssan, 19 aprile 2015.

Traduzione a cura di Matzu Yagi.

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