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'La Germania e l''ONU contro la Siria'

'Due personalità nell''ombra, insieme con il sostegno di Berlino, hanno usato e continuano a manipolare le Nazioni Unite per distruggere la Siria.[Thierry Meyssan]'

'La Germania e l''ONU contro la Siria'
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27 Gennaio 2016 - 22.49


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«Sotto i nostri
occhi» – Cronaca di politica internazionale n°165

di Thierry Meyssan.

I neoconservatori
e i falchi liberal che hanno a lungo preparato – a partire dal 2001 – la guerra
contro la Siria, si sono appoggiati a partire dal 2005 su svariati stati della
NATO e del Consiglio di cooperazione del Golfo. Se si conosce il ruolo giocato
dal generale David Petraeus nel lanciare e proseguire la guerra fino ad oggi,
due personalità -Jeffrey Feltman (numero 2 dell’ONU) e Volker Perthes
(direttore del principale think tank
tedesco) – sono rimaste nell”ombra. Insieme con il sostegno di Berlino, hanno
usato e continuano a manipolare le Nazioni Unite per distruggere la Siria.

NELL”ILLUSTRAZIONE IN APERTURA

Dal 2005, l’accademico tedesco Volker Perthes partecipa a fianco della CIA
nella preparazione della guerra contro la Siria. Dirige il più potente think tank europeo, la Stiftung
Wissenschaft und Politik (SWP).

DAMASCO (Siria)    Nel 2005, quando
Jeffrey Feltman, allora ambasciatore americano a Beirut, sovrintese all’assassinio
di Hariri, si appoggiò alla Germania, sia per l”omicidio in sé (Berlino fornì
l”arma) [1] sia per la
Commissione dell’ONU incaricata di accusare i presidenti Assad e Lahoud (il
procuratore Detlev Mehlis, il commissario di polizia Gerhard Lehmann e la loro
squadra). La campagna internazionale contro i due presidenti fu in particolare animata
dal politlogo tedesco Volker Perthes [2].

Volker Perthes ha studiato
la Siria nel quadro di una borsa di ricerca tedesca, a Damasco, nel 1986-87.
Poi ha condotto una carriera di professore di scienze politiche in Germania, tranne
che nel periodo 1991-93, durante il quale ha insegnato presso l”Università
americana di Beirut. Dal 2005 è il direttore del Stiftung Wissenschaft und
Politik (SWP), il principale think tank
pubblico tedesco, che impiega più di 130 specialisti, di cui metà sono
universitari.

Con contro, quando
Feltman organizzò l”attacco israeliano contro il Libano nel 2006, coinvolse
soltanto gli Stati Uniti, mentre sperava nella sconfitta di Hezbollah e nel
fatto che la Siria sarebbe venuta in aiuto di Beirut, offrendo con ciò un
pretesto per un intervento USA. In definitiva Berlino si accontentò di inviare
la sua marina militare a partecipare alla forza delle Nazioni Unite (UNIFIL).

È stato durante la
riunione annuale, che si è tenuta dal 5 all”8 giugno 2008 – cinque anni prima
della dalla guerra –  che il Segretario
di Stato Condoleezza Rice ha presentato al Gruppo Bilderberg la necessità di
rovesciare il governo siriano. Per far questo, era accompagnata dalla direttrice
del
l’Arab Reform Initiative [3], Bassma Kodmani (futura fondatrice del Consiglio
nazionale siriano), e del direttore del pensatoio SWP, Volker Perthes. Il
Gruppo Bilderberg è un”iniziativa della NATO che ne assicura direttamente la sicurezza
[4].

Secondo un cablogramma
rivelato da Wikileaks, Volker Perthes consigliava la Rice contro l”Iran. Secondo
lui, era pericoloso lanciare un”operazione militare, con conseguenze regionali
imprevedibili. Era invece più efficace sabotare la sua economia. I consigli di Volker
Perthes furono seguiti, nel 2010, con l’operazione di distruzione del software
degli impianti nucleari iraniani tramite il virus Stuxnet [5].

Nel marzo 2011, Volker
Perthes pubblicò un editoriale libero sul New
York Times
per deridere il discorso del Presidente Assad alla Camera del
Popolo, nel corso del quale aveva denunciato una “cospirazione”
contro la Siria [6].

A suo avviso, la
“rivoluzione” era in marcia in Siria e il presidente doveva andarsene.

A metà del 2011, il governo
tedesco ha realizzato l”ascesa al potere della Fratellanza Musulmana in Tunisia
e in Egitto. Si rammenta che ospitava, su richiesta della CIA, il coordinamento
internazionale della Fratellanza ad Aquisgrana. Berlino decise quindi di
sostenere i Fratelli ovunque essi fossero arrivati al potere, con l”eccezione
di Hamas in Palestina in modo da non ostacolare Israele. Sotto l”influenza di
Volker Perthes, il ministero degli Esteri tedesco – all”epoca retto da Guido
Westerwelle – si persuase che i Fratelli non fossero «islamisti», bensì
«orientati dall”Islam». Creò una cellula per il dialogo con i movimenti «islamisti
moderati» (sic) e una Task Force per
la Siria. Perthes, nel frattempo, a luglio organizzò presso il ministero il
ricevimento di una delegazione dell”opposizione siriana, guidata dal Fratello
Radwan Ziadeh.

Intervento di Ahmet Davutoğlu alla conferenza a porte chiuse
Tusaid-Stratfor, il 6 ottobre 2011.

Il 6 ottobre 2011,
Volker Perthes ha partecipato, su proposta del Dipartimento di Stato, alla
conferenza organizzata a porte chiuse dalla
Turkish
Industry & Business Association

(Tusiad) e dalla società privata statunitense di intelligence Stratfor per
simulare le opzioni energetiche della Turchia e le eventuali risposte di altri
otto paesi, tra cui la Germania [7].

 Erano presenti le prime dieci fortune della Turchia
e Taner Yildiz – all”epoca ministro dell”Energia – l”uomo che doveva assistere
la famiglia
Erdoğan a organizzare il finanziamento della guerra con il petrolio rubato da
Daesh.

Nel gennaio 2012,
Jeffrey Feltman – a quel tempo responsabile per il Medio Oriente al Dipartimento
di Stato – chiese a Volker Perthes di condurre il programma «Il Giorno Dopo» con
l”incarico di preparare l”intelaiatura del prossimo regime in Siria. Si tennero
riunioni nell”arco di sei mesi per giungere in particolare a un rapporto reso
pubblico dopo la Conferenza di Ginevra.

«Il Giorno Dopo» ha mobilitato
45 oppositori siriani, tra cui Bassma Kodmani e dei Fratelli Musulmani. È stato
finanziato dall”
US Institute of Peace, un equivalente del National Endowment for Democracy
(NED), ma soggetto al Dipartimento della Difesa. Sono stati allo stesso modo sollecitati
Germania, Francia, Norvegia, Paesi Bassi e Svizzera.

«Il Giorno Dopo» ha redatto
la bozza del piano di totale e incondizionata capitolazione della Siria che è
diventata l”ossessione delle Nazioni Unite, da quando Jeffrey Feltman è stato
nominato direttore degli affari politici dell”ONU, nel luglio 2012.

Nell”assumere ufficialmente la carica di numero due dell”ONU, il 2 luglio
2012, Jeffrey D. Feltman presta giuramento dinanzi al segretario generale Ban
Ki-moon. Ormai, l”Organizzazione, che sarebbe tenuta a promuovere la pace, è
passata sotto il controllo dei “falchi liberal”.

Ecco i capisaldi del
piano di Perthes-Feltman: – la sovranità del popolo siriano sarà abolita; – la
Costituzione sarà abrogata; il presidente sarà destituito (ma un vicepresidente
resterà in carica per le funzioni protocollari); – l”Assemblea del Popolo sarà
sciolta; – almeno 120 dirigenti saranno considerati colpevoli e banditi da
cariche politiche, poi processati e condannati da un tribunale internazionale; –
la Direzione dei servizi segreti militari, la Direzione della sicurezza
politica e la Direzione Generale della Sicurezza saranno decapitate e sciolte; –
i prigionieri “politici” saranno liberati e le norme antiterrorismo saranno
abrogate; – Hezbollah e le Guardie Rivoluzionarie si dovranno ritirare; allora
e solo allora, la comunità internazionale lotterà contro il terrorismo [8].

Allo stesso tempo,
Volker Perthes ha organizzato il « Working Group on Economic Recovery and
Development » (“gruppo di lavoro sulla ripresa economica e lo
sviluppo”, Ndt) degli “Amici della Siria”. Nel giugno 2012,
sotto la co-presidenza della Germania e degli Emirati Arabi Uniti, agli Stati
membri degli “Amici della Siria” questo gruppo ha distribuito delle
concessioni di sfruttamento del gas siriano da conquistare in cambio del loro
sostegno al rovesciamento del regime [9].

Volker Perthes ha
inoltre organizzato il
“Working Group on
Transition Planning”
della Lega araba.

Infine, ha installato
il
“Syrian Transition Support Network” di Istanbul.

A partire dalla
Conferenza di Ginevra (30 giugno 2012) e della riunione degli “Amici della
Siria” a Parigi (6 luglio 2012), non si trovano più tracce pubbliche del
ruolo di Volker Perthes, tranne le sue pubblicazioni volte a mantenere il
sostegno della Germania alla Fratellanza Musulmana. La Germania ha proseguito
la sua politica e, dopo l”abdicazione dell”emiro del Qatar e l”aumento della
potenza dell”Arabia Saudita, ha nominato Boris Ruge, il responsabile delle questioni
siriane al Ministero degli Esteri, come ambasciatore a Riad.

Nel gennaio 2015, la cancelliera Angela Merkel manifesta per la tolleranza
e contro il terrorismo, a braccetto con Aiman Mazyek, segretario generale del
Consiglio centrale dei musulmani in Germania, in realtà, uno dei leader dei
Fratelli Musulmani.

Nell”estate del 2015,
durante un viaggio a Damasco, il governo siriano ha chiesto spiegazioni a Staffan
De Mistura a proposito del Piano di Perthes Feltman, di cui aveva appena preso
conoscenza. Molto imbarazzato, l”inviato speciale del segretario generale dell”ONU
affermò che tali documenti non lo impegnavano e assicurò che li avrebbe
scartati. Pare che Mosca abbia minacciato di renderli pubblici al Consiglio di
Sicurezza, in occasione della presenza dei capi di Stato all”apertura dell”Assemblea
Generale, nel settembre 2015. La divulgazione di questi documenti non ha avuto
luogo; avrebbe messo in discussione l”esistenza stessa dell”ONU. Allo stesso
tempo, Berlino ha ripreso i contatti con Damasco, senza che i siriani potessero
sapere se questo approccio segreto riflettesse una nuova politica della cancelliera
Merkel o un ennesimo tentativo di infiltrazione.

Tuttavia, contemporaneamente,
Volker Perthes veniva nominato da Staffan De Mistura [10]
e dal suo supervisore Jeffrey Feltman «negoziatore di pace» (sic) in vista del successivo incontro di
Ginevra. Sarà incaricato di fare la spola tra la delegazione dell”opposizione
siriana e quella della Repubblica araba siriana.

Da tre anni, in
violazione della propria Carta delle Nazioni Unite, ben lungi dal fare
qualsiasi cosa per contribuire a ripristinare la pace in Siria, muovono accuse
senza presentare alcuna prova a carico della Repubblica araba siriana imputandole
di aver soppresso una rivoluzione, di usare armi chimiche contro il proprio
popolo, di praticare massicciamente la tortura e di affamare i suoi oppositori.
Soprattutto, viene fatta trascinare qualsiasi iniziativa di pace, in modo da
dare il tempo alla NATO e al Consiglio di cooperazione del Golfo di rovesciare
il regime con l”uso di mercenari stranieri, nel caso di specie le
organizzazioni terroristiche di al-Qa”ida e Daesh.

Da
ricordare:

—- Dal 2005, il gruppo incaricato di preparare la guerra in Siria è pilotato
dal diplomatico statunitense Jeffrey Feltman, assistito da dall”accademico
tedesco Volker Perthes.

—- Nel 2005, Feltman ha organizzato l”assassinio di Rafic Hariri (perché la
sicurezza del Libano era allora assicurata dalla Siria); nel 2006, la guerra
di Israele contro il Libano (perché Hezbollah era allora armato dalla Siria);
nel 2011, ha diretto la guerra di quarta generazione dal Dipartimento di
Stato; dal 2012, tenta dalle Nazioni Unite, dove è diventato il numero 2, di
prolungare la guerra fino a quando i jihadisti arriveranno alla vittoria.

—- Perthes ha collaborato con Feltman e il gruppo privato Stratfor per
influenzare la politica tedesca in Medio Oriente. Nel 2008 ha presentato il
progetto di cambiamento di regime per Damasco presso il Gruppo Bilderberg.
Nel 2011, ha convinto il governo Merkel a sostenere i Fratelli Musulmani
durante la “primavera araba”. Nel 2012, ha presieduto un gruppo di
lavoro per preparare il nuovo regime, poi ha redatto un piano di totale e
incondizionata capitolazione della Siria. Ora è incaricato dall”ONU dei
negoziati di pace di Ginevra.

Documenti allegati

(PDF – 1.1 Mo)

(PDF – 135.3 ko)

NOTE

[1] Secondo le Nazioni Unite, Rafic Hariri è stato assassinato tramite una
carica esplosiva piazzata in un furgone. Ma questo è impossibile, sia in
considerazione dei danni inflitti alla scena del crimine, sia soprattutto alla
vista delle ferite subite dalle vittime. Ho dimostrato che questo attentato avrebbe
potuto essere realizzato solo mediante una nuova arma che solo la Germania aveva
al momento. Per rispondere al mio lavoro, il Tribunale speciale per il Libano
ha realizzato, con grandi spese, una ricostruzione dell”attentato presso una
base militare francese dove la scena del crimine è stata interamente ricostruita.
Tuttavia, non ha mai reso pubblico il risultato della ricostituzione e continua
a sostenere la tesi assurda del furgone bomba.
«Rivelazioni sull’assassinio di Rafiq Hariri», di Thierry Meyssan, Оdnako (Russia), Rete Voltaire, 29 Novembre 2010.

[2] Per esempio: «Syria: It’s all over, but it could be messy», Volker Perthes, International
Herald Tribune
, October
2005, p. 6.

[3] L’Arab Reform Initiative è un gruppo di lavoro di esperti provenienti da vari think tank e università. Si tratta di un”iniziativa presa da Henry
Siegman (ex direttore della American Jewish Congress) per conto del
l’U.S./Middle East Project (USMEP) mirante a promuovere personalità arabe favorevoli a Tel Aviv.

[4] «Quel che non sapete del Gruppo Bilderberg», di Thierry Meyssan, Komsomolskaïa Pravda (Russie), Rete
Voltaire
, 10 aprile 2011.

[5] “WikiLeaks: US advised to sabotage Iran nuclear sites by German think tank”, Josh Halliday, The
Guardian
, September 18, 2011.

[6] “Is Assad Capable of Reform?”, Volker Perthes, The New York Times,
March 30, 2011.

[8] “Draft Geneva Communique Implementation Framework”, “Confidence Building
Measures”, “Essential Principles”, “Representativness and Inclusivity”, “The
Preparatory Phase”, “The Transitional Governing Body”, “The Joint Military
Council and Ceasefire Bodies”, “The Invitation to the International Community
to Help Combat Terrorist Organizations”, “The Syrian National Council and
Legislative Powers during the Trasition”, “Transitional Justice”, “Local
Governance”, “Preservation and Reform of State Institutions”, “Explanatory Memorandum”,
“Key Principles revealed during Consultations with Syrian Stake-holders”,
“Thematic Groups”,
documenti e allegati presentati
da Jeffrey Feltman, inediti.

[9] «Les “Amis de la Syrie” se partagent l’économie syrienne avant de l’avoir conquise», da German Foreign Policy, Horizons et débats (Svizzera), Réseau
Voltaire
, 14 giugno 2012.

[10] L”italiano Staffan De Mistura è il vice di Feltman, responsabile della
Siria. Succede all”algerino Lakhdar Brahimi, che era anche uno dei datori di lavoro
di Bassma Kodmani presso l”
Arab
Reform Initiative
. «Il Piano Brahimi»,di Thierry Meyssan, El-Ekhbar (Algeria), Rete Voltaire, 28 agosto 2012.

Thierry
Meyssan, 26 gennaio 2016

Traduzione
a cura di Matzu Yagi

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