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Cessate il fuoco in Siria firmato da jihadisti tranne al–Qa'ida e Daesh

Sotto il patrocinio di Putin, tre accordi firmati dalla Repubblica araba siriana e 7 gruppi ribelli, che rappresentano oltre 60mila jihadisti.

Cessate il fuoco in Siria firmato da jihadisti tranne al–Qa'ida e Daesh
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29 Dicembre 2016 - 23.42


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da Rete
Voltaire
.


DAMASCO (Siria) –  Un cessate il fuoco è stato stipulato in
Siria, ha annunciato il presidente russo
Vladimir
Putin
, alla presenza dei suoi ministri degli Esteri e della Difesa [1]

La Russia
e la Turchia se ne sono fatti garanti. 

La Repubblica islamica dell”Iran, che pure
ha partecipato allo sviluppo dell’accordo, si tiene discretamente in disparte.

Tre
documenti sono stati firmati dalla Repubblica araba siriana e sette gruppi
ribelli, che 
rappresentano oltre 60mila jihadisti : 

- 1. Faylaq al-Sham (4mila combattenti) - 2. Ahrar al-Sham (16mila combattenti- 3. Jaysh al-Islam (12mila combattenti- 4. Suvar agi-Sham (12mila combattenti- 5. Jaysh al-Mujahidin (8mila combattenti- 6. Jaysh Idlib (6mila combattenti- 7. Jabhat al-Shamiyah (3mila combattenti)


– Il primo prevede un cessate il fuoco (ad esclusione di al-Qa’ida e Daesh) su tutto il
territorio a partire da questa sera, giovedì 29 Dicembre 2016, a mezzanotte ora
locale.

– Il secondo specifica le misure miranti a far rispettare la tregua e al dispiegamento delle forze russe.

– Il terzo definisce le condizioni per i negoziati di pace che si terranno ad Astana (Kazakistan). L’Iran e l”Egitto
saranno associati a questi negoziati e gli Stati Uniti vi si potranno unire una
volta che il presidente eletto Donald Trump entrerà in carica (vale a dire dopo
il 20 gennaio 2017).



L’accordo spezza l’unità dei jihadisti in due gruppi : da un lato quelli che perseguono gli obiettivi della NATO e che si son rifiutati di firmarlo, dall’altra quelli che hanno accettato di abbassare le armi.


Nello sponsorizzare questo accordo con la
Repubblica islamica dell”Iran, la Turchia
– membro della NATO – ha rinunciato alla
sua ambizione
di diventare il leader del mondo sunnita e si è allontanata
dagli Stati Uniti.

La Coalizione
nazionale
delle forze di opposizione e della rivoluzione ha annunciato il
suo sostegno a quest’accordo.

All”inizio di questo mese, il Qatar si è ritirato
dalla guerra contro la Siria
. È entrato nel capitale della Rosneft, la più grande azienda al
mondo, e ha legato la sua politica energetica a quella della Russia.

Questo
accordo è stato discusso per due mesi
. Le parti che vi si
oppongono – particolarmente Israele e il Regno Unito – hanno cercato di farlo fallire assassinando
l”ambasciatore
russo ad Ankara e
poi bombardando il 28 dicembre e il 29 dicembre l”ambasciata russa a Damasco.

Gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito
non partecipano a questo cessate il fuoco. Washington è stata accusata dal Presidente Erdoğan
di continuare a sostenere Al-Qa’ida e Daesh, cosa che l”ambasciata USA ad
Ankara ha negato. Tuttavia, il presidente in carica Barack Obama ha firmato, il 23 dicembre, la legge e fiscale della
Difesa che autorizza la fornitura di
armi
all’«opposizione» (sic) in
Siria.

L’Arabia
Saudita, che non ha commentato
l”accordo, ha annunciato l”assistenza ai
rifugiati siriani
. Il regno dovrebbe distribuire aiuti umanitari
esclusivamente dalle moschee che ha installato nei campi profughi.

Il presidente Putin ha dato ordine al suo
ministro della Difesa di ridurre la
presenza militare russa in Siria
. Tuttavia, la Russia continuerà la sua azione
contro il terrorismo (al-Qa’ida e Daesh).

La guerra contro la Siria è costata la vita
ad almeno 300.000 siriani. È stata
pianificata dagli Stati Uniti e dai loro partner della NATO, e finanziata dalle
monarchie del Golfo.



NOTA

[1] Â« Владимир Путин объявил о прекращении огня в Сирии широко распространенной Â», Сеть Вольтер, 29 декабря 2016. “Vladimir Putin announces ceasefire in Syria”, Voltaire Network, 29 December 2016.


Traduzione a cura di Matzu Yagi.



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