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Hamas e la tregua possibile

Le condizioni di Hamas per la tregua sono accettabili. Un elenco ragionevole, leggete tutti i punti. Perché Israele non li accetta?

Hamas e la tregua possibile
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25 Luglio 2014 - 23.09


ATF

di
Giorgio Gallo
.

Sulle
pagine
de La Repubblica, Abraham Yehoshua
, lo
scorso 21 luglio, nel parlare della crisi di Gaza, o piuttosto del
massacro che sta avvenendo in quella piccola e sfortunatissima
porzione della Palestina, accusa Hamas per non aver accettato la
tregua che le era stata proposta.

Certamente
Hamas ha grandi e gravissime responsabilità. In un conflitto le
responsabilità sono in genere molte e distribuite fra le parti. Non
dobbiamo però mai dimenticare che all”origine della violenza in
corso in Palestina stanno l”occupazione e il processo continuo
di espansione degli insediamenti e di progressiva
annessione della Cisgiordania
, e questo ha un unico e chiaro
responsabile.

Ma
tornando a Gaza, per correttezza va detto che Hamas non ha
rifiutato la tregua
, ha solo chiesto che fosse negoziata.
Ha dichiarato che se le sue condizioni fossero state accettate,
allora si sarebbe impegnata per una tregua
di 10 anni
. Le condizioni elencate sono del tutto
ragionevoli, vediamole:

  • ritiro
    delle truppe e possibilità per gli agricoltori di coltivare anche
    la terra adiacente al confine;

  • rilascio
    dei prigionieri riarrestati dopo il loro rilascio a seguito dello
    scambio con la liberazione di Gilad Shalit;

  • fine
    dell”assedio e apertura dei valichi di frontiera;

  • apertura
    di un porto e di un aeroporto sotto il controllo dell”ONU;

  • allargamento
    della zona accessibile per la pesca;

  • supervisione
    internazionale al valico di Rafah;

  • impegno
    da parte di Israele a rispettare il coprifuoco per 10 anni e a non
    violare lo spazio aereo di Gaza;

  • permesso
    per i residenti di Gaza di visitare Gerusalemme e di pregare nella
    moschea di Al-Aqsa;

  • impegno
    di Israele a non intervenire nella politica palestinese;

  • apertura
    di una zona industriale a Gaza.

Su
questo il giornalista israeliano
Gideon Levy scrive: «Leggete
la lista delle richieste e giudicate onestamente se fra esse ce nӏ
una che sia ingiusta
».

Non
solo non sono ingiuste, ma, se fossero accettate porterebbero a un
cambiamento molto grande delle condizioni di vita della popolazione
di Gaza. E questo sarebbe un grande incentivo al mantenimento della
tregua da parte di Hamas. 

Ma forse non è questo ciò che Israele
vuole. 

E infatti nell”offerta di tregua nessuna delle richieste di
Hamas è stata presa in considerazione.

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