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Reagire, ma come?

'«Con(tro)battere la potenza mediatica dei massmedia attraverso una capillare informazione, che ognuno di noi deve dare all''altro e poi ancora...» [Giuseppe Livi]'

Reagire, ma come?
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8 Aprile 2014 - 14.57


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di Giuseppe Livi

Il nuovo (?) governo a conduzione PD è veramente il migliore che avremmo potuto avere (immaginare no, noi siamo un po” deficienti da deficere cioè “mancare”, infatti manchiamo della capacità di capire avendo superato i 48 anni).

L”importante, per capire, è fare come tutti: vedere il Tg1, Tg2, Tg4, Canale 5, Italia 1, insomma tutta Mediaset e praticamente, tutta la carta stampata. In tal modo copriremo con grande soddisfazione, che le cose, adesso, vanno molto meglio, sono finalmente cambiate!

È vero, ci sono delle persone che tu, che io conosco, che stanno molto male, che non arrivano alla fine del mese , che hanno problemi gravi con la sanità, che hanno pensioni da fame, che, come dice Gino Strada, muoiono tutti i giorni come cavallette; beh! però Gino Strada parla dei selvaggi, non di persone civili e pulite come noi, e poi le persone non arrivano a fine mese perché vanno tutti i giorni al ristorante. I pensionati poi sono persone che la vita se la sono goduta e ora, se mangiano meno
gli fa pure bene alla salute. Dunque le cose vanno molto, molto meglio.

Protestano i soliti piagnoni di professione. Io, per esempio che guardo sempre la Tv rai, scopro ad esempio ieri [ndr: 27 marzo 2014] che le accuse contro Forza Italia sono false in quanto hanno parlato degli indagati e mi hanno convinto. È vero c”era solo l”indagato che parlava, però che c”entra, diceva la verità, io l”ho capito subito perché oltre ad essere civile sono anche istruito.

Quando, sempre ieri il presidente degli Stati Uniti ha visto un”opera vecchia come il Colosseo ha detto una frase che mi ha colpito per la sua grande intelligenza e acume:”Questo stadio è molto più grande e più bello dei nostri campi di baseball“.

Però oggi sto giù, mia moglie ha comprato un giornale comunista con la carta troppo leggera, dove ho trovato scritta una cosa talmente brutta che è certamente inventata si parla addirittura di stravolgere la Costituzione, per dare al premier (ma che lingua è?) poteri talmente forti da creare una svolta autoritaria, il vecchio sogno di Berlusconi realizzato, finalmente, dal PD.

Si tratta del Manifesto proposto dall”[b]Associazione Giustizia e Libertà[/b] (il cui presidente è il noto costituzionalista Gustavo Zagrebelski di cui, tra gli altri, consiglio di leggere un
libricino edito da Einaudi che si intitola GIUDA) che parla addirittura di svolta autoritaria.

Questo è il testo originale:

Stiamo assistendo, impotenti, al progetto di stravolgere la a nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte Costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del
Consiglio poteri padronali.

Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell”ordine amministrativo, l”Italia di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi cambia la faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare.

La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l”attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole ed ora in
sordina accolto.

Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del PD a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l”opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l”appartenenza ad un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.

Firmato: G.Zagrebelski, S. Bonsanti, Stefano Rodotà, L. Carlassare S. Settis ed altri.

A questo punto bisogna reagire. Ma come? Il rischio,la storia lo insegna – e non solo quella drammatica recente di soli 70 anni fa – che i Renzi non hanno conosciuto, ma quella di sempre: cioè l”avvicinamento indolore, quasi piacevole (ricorda tanto la
favola di Cappuccetto rosso) un travestimento, nell”età moderna, mediatico, per fregarti meglio.

Quindi forse c”è una possibilità. È quella di con(tro)battere la potenza mediatica dei massmedia attraverso una capillare informazione, che ognuno di noi deve dare all”altro e poi ancora… l”altro in una reazione a catena… che… SO CHE È QUASI IMPOSSIBILE… ma pensiamo ai sacrifici… alle morti… dei partigiani per regalarci quella libertà che non più in modo rozzo, violento ma in modo suadente ci hanno rubato.

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