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Natalizio festeggiare del cristianissimo Occidente

Oggi, Natale 2013, il mio pensiero va ai cristiani che assieme a drusi e alauiti sono stati massacrati ad Adra, in Siria, dai “combattenti per la libertà”. [Piotr]

Natalizio festeggiare del cristianissimo Occidente
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25 Dicembre 2013 - 10.20


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di Piotr.

Il 24 dicembre del 1972 il
presidente statunitense Richard Nixon diede il via all’operazione Linebacker
II, ovverosia il famigerato “Bombardamento di Natale” su Hanoi, la
capitale del Nord Vietnam.

Come sappiamo dagli innumerevoli
film, filmucoli e scemenze statunitensi sul Natale, gli Americani sono molto
sensibili a questa festività cristiana. In Vietnam mostrarono la loro peculiare
concezione della Natività. L’attacco del Natale 1972 fu la più grande
operazione di bombardamento condotta dagli Usa con le fortezze volanti B52, che
sono solo in grado eseguire bombardamenti a tappeto, ovvero una forma di
attacco aereo bandita dal diritto internazionale.

Furono
scaricate, prevalentemente su Hanoi, 20mila tonnellate di esplosivo che
uccisero mille persone.

In
tutta la guerra gli Usa lanciarono sul Vietnam più bombe di quanto fecero tutti
i belligeranti della Seconda Guerra Mondiale messi assieme. Senza contare le
tonnellate di armi chimiche che devastarono quel Paese asiatico

Ricordo
questo avvenimento perché oggi, Natale
2013
, il mio pensiero non può non andare ai cristiani che assieme a drusi e
alauiti pochissimi giorni fa sono stati massacrati ad Adra, in Siria, dai
“combattenti per la libertà” sostenuti da Usa, Francia, Uk, Arabia Saudita,
Turchia e Israele. Questo atto odioso è stato compiuto lo scorso 11 dicembre da
parte di jihadisti, o più precisamente di quegli squadroni della morte
scatenati dall’Arabia Saudita col beneplacito degli Usa nell’ambito dei due
mesi concessi dall’impero alla banda petrocriminale di Riyad per guadagnare
terreno in Siria prima di arrivare ai negoziati di Ginevra 2. E’ una tattica
tradizionale: i bombardamenti del Natale 1972 servivano da pressing in vista
dei negoziati di Parigi.

In realtà il massacro di Adra sembra rispondere
esclusivamente a una logica terroristica, volta alla creazione del caos e
particolarmente confacente alla galassia di Al Qaida, praticamente l’unica
unità operativa dell’esercito saudita. a detta di analisti di intelligence
statunitensi.

Questo è l’ultimo dei massacri di cristiani in Siria.
L’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di eccidi che la stampa del
cristianissimo Occidente si è ben guardata dal denunciare. Ricordo solo quello
di
Sadad di
novembre (http://www.humanevents.com/2013/11/22/largest-massacre-of-christians-in-syria-ignored/).

Tralascio,
per natalizia carità cristiana, le foto e i filmati degli sgozzati e decapitati
di Adra che i coraggiosi “combattenti per la libertà” hanno orgogliosamente
messo in rete a testimonianza della loro prodezza.

Ma se il mondo, come sapete, è
piccolo, il Mediterraneo è piccolissimo. In Ucraina sono state segnalate decine
di militanti tartari della Crimea, fautori della Grande Turchia e reduci dalle
devastazioni jihadiste siriane. 

Da una parte formano il servizio
d’ordine delle manifestazioni filoccidentali e dall’altra eseguono le
provocazioni più gravi per cercare di suscitare quella reazione sanguinosa che
finora non c’è stata, con grande disappunto dei fomentatori Usa ed europei.
Insomma danno una mano ai McCain e agli innumerevoli parlamentari europei che a
Kiev stanno incitando alla guerra civile al fine di portare l’Ucraina nella
Nato e tra le ben poco ambite braccia dell’austerity europea.

Provate a pensare se Putin e parlamentari
ucraini andassero a Pontida a soffiare sul fuoco della secessione padana.

E
abbiamo anche il coraggio di parlare di “aggressività russa”! Sono 20 anni che
la Russia non esce dai propri confini mentre nel frattempo noi Occidentali
abbiamo fatto la Guerra del Golfo, la guerra di Bosnia (dove abbiamo scatenato
ovviamente bande di jihadisti), quella contro la Yugoslavia, abbiamo
invaso l’Afghanistan e l’Iraq, abbiamo assalito la Libia, abbiamo tramato il
golpe fascista in Honduras (appaltato all’organizzazione a delinquere di
sinistra detta “famiglia Clinton”), abbiamo cercato di fare golpe in Venezuela
e in Bolivia, abbiamo pagato milioni di dollari (ammissione di Kissinger) per
suscitare la guerra civile in Iran, abbiamo fatto la guerra nel Mali. In
Pakistan spazziamo via una famiglia dopo l’altra coi droni, abbiamo inviato
truppe in Somalia e messo sotto tutela militare il governo dello Yemen. E
infine abbiamo martirizzato la Siria. Piani elaborati a freddo, alcuni da più
di un decennio, come ha rivelato il generale Wesley Clark. E tutte azioni
sostenute o giustificate dalla stampa di sinistra, da La Repubblica al
Manifesto (tranne rarissime e isolatissime voci), talché non possiamo che
complimentarci con l’impero dicendo “Ben scavato vecchia talpa!”.

Ma
può essere che il lavoro dell’impero, benché lungo, non sia stato nemmeno così
difficile. Abbiamo infatti un’indiscutibile memoria corta e siamo colpevolmente
svagati, perché alla fine crediamo veramente che sia la Russia ad essere
aggressiva e non un decadente Occidente che sta perdendo a pezzi il suo
welfare, la sua democrazia, i suoi diritti, il suo umanesimo e come unica
risorsa mostra i muscoli possenti, ormai mossi solo dal cervello rettile, per
dimostrare la supremazia nell’arte criminale.

Che
creduloni che siamo! D’altronde crediamo ancora a Babbo Natale coi
colori della Coca Cola.

Buon
Natale e buona fortuna!

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