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Il nuovo militarismo: a chi giova?

Il militarismo e le spese militari sono ovunque in aumento, mentre la propaganda della nuova Guerra Fredda sembra dare i primi frutti. Ne parla Ron Paul, voce indipendente USA

Il nuovo militarismo: a chi giova?
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15 Aprile 2015 - 20.00


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di Ron Paul*.

Il
militarismo e le spese militari sono ovunque in aumento, nel momento in cui la
propaganda della nuova Guerra Fredda sembra dare i primi frutti
. Le nuove “minacce”
così tanto reclamizzate recano grandi profitti agli appaltatori militari e alla
rete di think tank da loro pagata per
produrre la propaganda in favore della guerra.

Ecco
giusto pochi esempi:

Il
governo tedesco
ha annunciato la scorsa settimana che avrebbe acquistato altri
100 carri armati “Leopard”: un incremento del 45 per cento nell’inventario
del paese. La Germania aveva notevolmente ridotto il suo numero di carri armati
poiché la fine della Guerra Fredda aveva comportato la fine di qualsiasi
minaccia di un”invasione di terra dell”Europa da parte sovietica. Il governo
tedesco ora sostiene che questi cento nuovi carri armati, che possono costare
quasi mezzo miliardo di dollari, siano necessari per rispondere alla nuova intraprendenza
russa nella regione. Non importa che la Russia non abbia né invaso né
minacciato alcun paese della regione, tanto meno un paese membro della NATO.

Il
bunker nucleare statunitense risalente all’epoca della Guerra Fredda e
collocato sotto Cheyenne Mountain, in Colorado, rimasto del tutto chiuso durante
i 25 anni successivi alla caduta del muro di Berlino, è stato riportato in
vita. Il Pentagono ha impegnato quasi un miliardo di dollari per adeguare
l”impianto al precedente livello operativo risalente ai tempi della Guerra Fredda.
Il contractor statunitense della
difesa Raytheon sarà il primo beneficiario di questo appalto. Raytheon è uno
dei principali sponsor finanziari di certi think
tank
come l”Institute for the Study of War (Istituto per lo Studio della Guerra, ndt), che sfornano continuamente
propaganda filo-bellica. Sono sicuro che questi grossi contratti rappresentino
un buon rendimento dell”investimento.

La
NATO – che a mio avviso avrebbe dovuto essere chiusa dopo che la Guerra Fredda
si era conclusa
– a sua volta sta ottenendo un proprio costosissimo aggiornamento.
L”Alleanza ha commissionato una nuova sede a Bruxelles, in Belgio, nel 2010,
che dovrebbe essere completata nel 2016. L”edificio si presenta come un
artiglio orrendo, e il costo finale – se mai sarà finito – ammonterà a ben più
di un miliardo di dollari. Ossia oltre il doppio di quanto originariamente
preventivato. Che inutile spreco! Cӏ forse da stupirsi se i burocrati e i
generali della NATO cercano continuamente di terrorizzarci con le favole sulla
nuova minaccia russa? Hanno bisogno di giustificare i loro piani di espansione!

Allora,
chi è il vero nemico? I russi?

No,
il vero nemico preso di mira è il contribuente. Il vero nemico è la classe
media e i settori produttivi dell”economia
. Noi siamo le vittime di questa
nuova spesa militare fuori controllo. Ogni dollaro o euro speso in una minaccia
artificiosa è un dollaro o un euro tolto dell”economia reale e sprecato in
keynesismo militare. Si tratta di un dollaro rubato da un piccolo imprenditore e
che non sarà investito in innovazione, né destinato alla ricerca per combattere
le malattie, e nemmeno donato a enti di beneficenza che aiutino i bisognosi.

Uno
dei miti più onnipresenti e pericolosi del nostro tempo è che le spese militari
vadano a vantaggio di un”economia
. Ciò non potrebbe essere più lontano dalla
verità. Tale spesa avvantaggia un sottile strato di élites ben ammanicate e ben remunerate. Distoglie risorse scarse destinate
a soddisfare le esigenze e le aspirazioni di un popolo e le canalizza verso la fabbricazione
di mezzi di distruzione. I costi possono essere nascosti dal fatto che le
banche centrali stampano moneta, ma sono alla fine concretizzati nella costante
distruzione di una valuta.

Le
élites sono terrorizzate dal fatto che
la pace possa finalmente scoppiare
, il che sarà un male per i loro profitti.
Questo è il motivo per cui stanno cercando di affossare l’accordo sull’Iran,
impedire il disgelo con Cuba, scatenare un nuovo “Terrore Rosso”
proveniente da Mosca. Non dobbiamo farci ingannare nel credere alle loro bugie.

Tutti i diritti riservati © 2015 in capo al RonPaul
Institute. Il permesso di riprodurre l’articolo per intero o in parte è
accordato volentieri, purché si citi completamente la fonte e questa sia collegata
con un link.

Titolo originale: The New Militarism: Who Profits?

Traduzione
per Megachip a cura di Pino Cabras.

*Ron
Paul
, ex
parlamentare statunitense, eletto nelle fila dei repubblicani, ma
sostanzialmente un battitore libero e indipendente, ha partecipato anche alla
corsa per la nomination alla
candidatura presidenziale statunitense nelle ultime due elezioni. È stato per
molti anni uno dei più battaglieri oppositori contro l’impegno militare USA nel
mondo, le guerre e i colpi di Stato sponsorizzati da Washington. È padre di uno
dei probabili candidati alla nomination repubblicana per le elezioni del 2016,
Rand Paul, che si esprime tuttavia su posizioni molto più sfumate in merito ai temi
scottanti della politica estera USA.

[la
Redazione]

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