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#SalvaBanche: i profitti ai banchieri, le perdite ai cittadini

I profitti delle banche sono privati e vanno alle fondazioni bancarie e le perdite vengono addossate al pubblico. Una vergogna da miliardi di euro. [Elio Lannutti]

#SalvaBanche: i profitti ai banchieri, le perdite ai cittadini
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26 Novembre 2015 - 13.00


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da beppegrillo.it.

Domenica scorsa il governo ha approvato il
cosiddetto decreto “salva-banche”: 3,6 miliardi di euro messi a
disposizione da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Ubi, per salvare quattro
istituti del centro Italia, Banca delle Marche, Banca Popolare
dell”Etruria e del Lazio (quella del papà del ministro Boschi),
Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti e Cassa di Risparmio di
Ferrara. Il blog di Beppe Grillo ha intervistato Elio Lannutti, presidente e fondatore
di Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Postali e Assicurativi).

“La bad bank,
la banca cattiva, dovrebbe farsi carico di mettere in un veicolo tutte
le perdite delle banche, le cosiddette sofferenze bancarie che sono
circa 200 miliardi di euro frutto, da una parte della crisi economica
iniziata nel 2007, e dall’altra dagli incauti affidamenti dati a amici e
compari dei banchieri.

Le sofferenze bancarie negli ultimi 3 anni sono state vendute al 10%,
ossia se io banca mi voglio liberare delle sofferenze, chiamo una
società di recupero credito e le vendo a 10, e se recuperano di più è
tutto vantaggio della società che mi ha acquistato questi crediti. Con
la garanzia statale della Sace e in ultimo della Cassa depositi e
prestiti che gestisce il risparmio postale, queste sofferenze balzano al
30/40% di valore. 

Quindi i profitti delle banche come dividendi sono privati e vanno alle fondazioni bancarie – voglio ricordare che Intesa San Paolo, Unicredit e altre banche daranno dividendi per 2,8/3 miliardi di Euro – e le perdite vengono addossate al pubblico

Questa è una vergogna. 

Comӏ una vergogna quella del bail-in. CosՏ?
Dal primo gennaio 2016 se le banche fanno il dissesto – come la banca
del papà della Signora Boschi, la Popolale dell’Etruria e del Lazio, la
Banca delle Marche dove si pagava un pizzo del 5% per avere il mutuo in contanti,
oppure la Cari Ferrari, oppure la Cassa di Risparmio di Chieti –
pagheremo noi, pagheranno gli azionisti (anche se sono stati tagliati
fuori dai patti di sindacato, dalla gestione delle banche) gli
obbligazionisti e i correntisti il cui deposito è superiore a 100 mila
Euro. Ma per quale ragione chi dovrebbe vigilare, come la Banca d’Italia
o la Banca Centrale Europea, non pagano mai il conto? Se un ladro ruba,
le forze di polizia dovrebbero impedire lo scippo e la rapina e devono
pagare, se fanno da palo. 

In questo caso abbiamo avuto anche gli altri dissesti, come la Banca
popolare di Vicenza, e dovremo pagare noi ossia gli azionisti, gli
obbligazionisti e i depositanti. Queste cose non vanno bene. Bisogna
impedire che l’oligarchia europea, la Troika, la Bce, quel mostro
giuridico di Mario Draghi, addossino ai popoli i crac e i dissesti da
loro provocati. 

[…]

PER LEGGERE ANCHE IL RESTO DELL”INTERVENTO



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