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Putin, la Russia, la destra europea, il nazismo, il Donbass

Tutte le sinistre moderate e tutti i liberali europei sono contro Mosca. Ovvio che lo stato russo cerchi gl’interlocutori che si presentano. [Giulietto Chiesa]

Putin, la Russia, la destra europea, il nazismo, il Donbass
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27 Novembre 2014 - 21.44


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Gentile Giulietto,

da un po” di tempo leggo inchieste in
merito a presunti finanziamenti da parte di Putin (o comunque da
parte di banche e finanziarie “vicine” a Putin) dei
movimenti di estrema destra europei, tra cui pare Front National,
Lega, addirittura Casa Pound.

Si parla poco anche delle infiltrazioni
rossobrune tra gli insorti della Nova Russia.

Ha notizie in tal senso?

È tutto molto strano, Putin per primo
nel suo primo mandato (mi sembra) ha reso illegale la propaganda
nazista, la costituzione di partiti nazi/fascisti tanto che da anni
non si vedono più i nazi skin per le strade di Mosca. Poi sì, ora
cӏ questo ritorno alle tradizioni, chiesa ortodossa, Russia per i
russi, un crescente razzismo nei confronti dell”immigrazione
caucasica, questo cӏ. Frequentando Mosca sono tutte cose che si
vedono e sentono, ma questo presunto salto di qualità di Putin
nell”appoggio delle estreme destre europee, se vero, mi sembra una
mossa decisamente pericolosa.

Ora che il governo di Kiev sia un
governo filo nazista appoggiato da Nato e Europa è chiaro, come è
chiaro che gli Stati Uniti vogliono eliminare la Russia dai grandi
giochi energetici e di politca internazionale.

Tutto è chiaro e contemporaneamente
poco chiaro. Vedo che i “compagni” continuano a vedere la
resistenza della Nova Russia come una guerra antifascista e per il
ritorno al socialismo (una visione assolutamente antistorica, Putin e
il socialismo sono agli antipodi) e per giunta ignorano totalmente le
infiltrazioni rossobrune. Vedo che i media occidentali continuano a
riproporre e ripetere a pappagallo le veline statunitensi, ignorando
totalmente l”appoggio USA/UE ai nazisti di Kiev.

Si aggiunge la risoluzione russa all”ONU di condanna verso il nazismo… mi sembra un
panorama estremamente nebbioso.

Mi pare che tutti gli schieramenti
stiano utilizzando le estreme destre a fini “strategici”,
ma, qui si sta giocando con il fuoco e il fuoco in questo momento è
l”estrema destra che sta pericolosamente crescendo, prefigurando un
futuro buio e oscuro per il vecchio continente.

Non mi dilungo oltre, mi farebbe
piacere avere un suo parere.

I più cordiali saluti.

Cristian Adamo

Caro Cristian,

al solito rispondo a lei per rispondere
a molti, che chiedono chiarimenti (e li capisco).

Cominciamo con i presunti finanziamenti
di Putin al Front National e a Casa Pound, Ho cercato i documenti, ma
non ho trovato niente di niente. Ma, soprattutto, sospettavo in
anticipo di una classica operazione di disinformazione, pilotata
ovviamente dai servizi segreti di qualche paese al servizio di
Washington. Perché? Perché penso, e so, che Vladimir Putin non è
né uno sciocco, né un ingenuo. Se fosse così facile prenderlo in
castagna sarebbe già morto da tempo. Dire che una banca russa è
“vicina a Putin” è come dire che Papa Francesco abita in
Vaticano. Uno risponde: bella scoperta! E allora? Ma dire che una
banca russa finanzia un partito politico europeo è ancora meno
semplice. Perché presuppone che il Cremlino tutto intero sia
composto di deficienti. Bisogna tirare fuori i documenti e mostrarli
bene chiari. E questi, chissà perché, sono latitanti come quelli
dell’abbattimento del Boeing malaysiano da parte di Putin, o dei
suoi “agenti” nel Donbass.

Lasciamo perdere Casa Pound. Questa è
la notizia classica che serve per fare imbestialire i movimenti di
sinistra italiani, che vedono Casa Pound come il babau. Notizia falsa
prima di tutto perché palesemente ad uso e consumo degli italiani
fessi, siano essi di destra o di sinistra.

Per quanto concerne il razzismo dei
russi, mi pare che quel tipo di razzismo lo abbiamo anche in Italia.
E accusare Putin di questo sarebbe come accusare Renzi di quello
italiano. I nazisti russi ci sono, certamente. Più o meno quanti
sono i nazisti italiani. Non vedo la differenza, se non che ho
l’impressione che in Russia ce ne siano percentualmente di meno. È
vero, verissimo, che Putin non disdegna affatto il rapporto con le
destre europee che stanno sorgendo. In una situazione come quella in
cui è costretto, non vedo perché non dovrebbe farlo. Tutte le
sinistre moderate e tutti i liberali europei sono contro la Russia.
Ovvio che lo stato russo cerchi gl’interlocutori che si presentano.
Dunque, prima di criticare Putin si chieda alle sinistre europee
perché sono emigrate quasi tutte in America.

Quanto alle “infiltrazioni fasciste”
tra gl’insorti del Donbass si può dire molto e niente. Dovunque ci
sono state guerre di questo genere si sono sempre verificati
inquinamenti di questo genere. Il mondo attuale è pieno di disperati
e di disgraziati che cercano avventure. In questo caso, per motivi
che riguardano loro, per esempio Forza Nuova ha rotto i rapporti con
i fascisti-nazisti-nazionalisti ucraini (che aveva in abbondanza
prima del golpe di febbraio) perché è molto più antiamericana di
quanto non sia amica dei nazisti. E poiché questi sono marionette
nelle mani di Washington, ha preferito il conservatorismo (quello che
considera tale) della Russia attuale. Non so se abbia mandato
volontari, ma penso che di personaggi del genere ce ne sia andato più
d’uno. E dubito che nel Donbass, che ha bisogno di combattenti,
siano andati troppo per il sottile nell’arruolarli. Dubito anche
che dispongano degli strumenti politici e culturali per distinguere.
Per loro l’Europa, che aiuta i nazisti di Kiev, è il nemico,
dunque tutti quelli che sono contro questa Europa sono, per loro i
benvenuti. Chi si scandalizza, in Italia, è un sepolcro imbiancato.

Ci sono cose ben più gravi su cui i
sepolcri imbiancati italiani non si scandalizzano affatto. Per
esempio il pogrom di Odessa del 2 maggio 2014.

Semmai occorre dire che certi sciocchi
gruppuscoli italiani stanno dipingendo la ribellione del Donbass come
un movimento militare antifascista tout court. Qualcuno addirittura,
fantasticando, lo dipinge come un movimento dai contorni
marxisti-leninisti e rivoluzionari. Tutte sciocchezze senza senso e
senza verifica, dare credito alle quali porta soltanto ad aumentare
la confusione. La Novorossia non è una rivoluzione sociale: è un
evento complesso, con molte striature, ma più importante,
essenziale, è rappresentata dalla difesa dell’etnia e della lingua
russe di fronte a una svolta nazista antirussa che è nata da un
intreccio tra intolleranza russofobica interna al paese, e il suo uso
politico e militare da parte degli Stati Uniti e di un gruppo di
paesi europei che agiscono come diretti agenti degl’interessi
strategici americani di preparazione allo sconto con la Russia.

Infine: sono anch’io preoccupato per
i focolai nazisti e fascisti che si accendono in Europa, ma penso che
quello ucraino (che è al momento l’unico che ha caratteristiche di
massa) sia il più pericoloso di tutti. Se questa Ucraina dovesse
entrare in Europa, credo che l’infezione sarebbe gigantesca.
Avremmo migliaia di fanatici e assassini, pagati dai servizi segreti
americani, che invadono l’Europa e cominciano la caccia all’uomo,
così come stanno facendo in Ucraina. Sarebbe un cambio qualitativo e
quantitativo.

Queste, in estrema sintesi , sono le
mie opinioni sui temi che mi ha proposto.

Cordiali saluti,

Giulietto Chiesa

_______________________

Un intervento
sulla stessa lunghezza d”onda, risalente al 18 giugno 2014:

Videoeditoriale
di Pino Cabras su Pandora TV


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