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di Marco Pipitone – Il Fatto Quotidiano.
Mangiato il panettone? Stappato anche lo spumante? Restate sereni e soprattutto continuate pure a godervi gli eccessi delle vacanze, le feste non sono ancora terminate! Valgano pertanto alcuni ”consigli alcolici” per accompagnare i nove dischi lasciati sotto l”albero da Babbo Natale; belli o brutti che siano, rappresentano – secondo parametri personali – quanto di sostanziale uscito nell”anno appena passato. Leggendo giornali/siti più o meno autorevoli, non è difficile intuire che il 2012 sia stato per la musica un anno positivo.Â
Cominciamo dal podio, gli Swans hanno trionfato (quasi) all”unanimità . The Seer è un album ben suonato, ricco di suggestioni, alcune canzoni poi, stanno lì a dimostrare che la musica è più viva che mai! Tuttavia c”è un rovescio della medaglia, non se ne voglia chi segue il culto di Michael Gira ma il tedio scaturito da testi francamente troppo negativi, unitamente “a certe longaggini”, fanno del disco un cattura polvere perfetto! Da evitare assolutamente post sbronza!
Richiamare ”certi deliri alcolici” di prima mattina non è consigliabile, affidatevi dunque a un buon caffè, ascoltando in sottofondo il disco dei Beach House. Bloom sconvolge per intensità emotiva e rievoca, di fatto, atmosfere perdute nel tempo (si faccia per favore riferimento alla musica dei Cocteau Twins). Ora, dopo il successo internazionale, bisognerà capire quale possibile futuro incrocerà la band di Baltimora: basterà il dream-pop di lontana memoria per rivendicare un proprio ed effettivo status? Sostanzialmente esiste all”origine qualche perplessità ma volgiamo lo sguardo alla speranza.
“In tavola il vino rosso mai deve mancare!”, lo dice anche il dottore. Figuriamoci se non lo pensa anche un tipo come Mark Lanegan! Blues Funeral ”resuscita” la poetica andata perduta tra mille collaborazioni, le incursioni a cielo aperto nel mondo della musica elettronica donano nuovo linfa ad uno stile divenuto originale e maturo; cos”altro pretendere? Un solo appunto e non al songwriter: “Perché le testate giornalistiche – all”uscita dell”album – hanno gridato al capolavoro e al momento di stilare le classifiche di fine anno, non l”hanno figurato nemmeno al cinquantesimo posto?”.
Per digerire il pranzo può essere sufficiente un limoncello, a patto che sia fatto in casa! Guardiamo quindi all”Italia con rinnovato entusiasmo; qualcosa di buono è uscito, peccato che non se ne sia accorto nessuno. Se è vero che certa stampa perde tempo a premiare i soliti noti, lo è altrettanto scoprire che ”fuori dalle rotte” esiste un disco come Magellano, suonato e cantato magistralmente da Antonio Vitale akaJester at Work. Dopo averlo ascoltato, è facile sperare – per la musica italiana – un futuro migliore. Di cosa si tratta? Ascoltatelo e poi ne riparliamo.
Bando ai Limoncelli! Molliamo gli argini e cominciamo a srotolare la lingua! Chi se non gli Afterhours potrebbero ispirare ciò? Doveroso fare una premessa, non esiste prevenzione nei confronti dei quattro meneghini ma la curiosità di capire dove li condurrà la terza parte della loro carriera. Manuel Agnelli e soci – nel frattempo – hanno fatto incetta di premi e stando ai giornalisti “Del Tenco & del MEI”, Padania sembrerebbe l”album italiano del 2012! Non è dato sapere quanto scellerata possa sembrare tale decisione. L”unico margine al quale gli After possono sinceramente aggrapparsi è dato dal fatto che l”album in questione gli allungherà , con ogni probabilità , la carriera di qualche anno, poiché ”l”apertura a nuovi scenari” (e a questo va dato loro merito) è una concreta possibilità . Dovessero in futuro nuovamente stupirmi (sì perché in passato è più volte successo) non esiterei a confessarlo!
Un altro in Italia che pare ”intendersene di vini” è Pierpaolo Capovilla, il quale al sottoscritto – in fondo – non dispiace: quel suo sentirsi, a prescindere, sopra le parti lo caratterizza; diciamolo apertamente, i sermoni a corredo dei live sono decisamente più accattivanti delle canzoni de Il Mondo Nuovo (il disco de Il Teatro degli Orrori con il quale si è riaffacciato sul mercato discografico). Nel suo 2012 esistono inoltre alcune collaborazioni. Ecco, per sbandierare liberamente la propria dignità artistica, occorrerebbe essere coerenti, il rischio diversamente potrebbe essere quello di apparire poco credibili. Pertanto, la domanda alla quale riferirsi è: ”Il pezzo cantato insieme a Marina Rei potrebbe stare di diritto nelle corde del nostro eroe”? Per rispondere in maniera affermativa occorre quantomeno farsi l”ennesimo cicchetto!
Al crepuscolo è perfetto il Pastis! Garantisce Tom Barman, leader dei dEUS; il gruppo belga è uscito a sorpresa con The Following Sea! Un disco che non lascia alcuna traccia di sé, se non fosse che . Quatre Mains (il singolo) è un capolavoro! Valga la regola secondo la quale anche una sola canzone – se inequivocabilmente meritevole – giustifica sempre la spesa del disco eventuale (valida quantomeno per i propri gruppi preferiti).
Il fatto di restare leggeri a cena – visti e considerati i pantagruelici pranzi natalizi – non significa rinunciare all”ammazza-caffè! La sambuca (con mosca annessa) fa sempre figura, così come un disco di Franco Battiato! Apriti Sesamo – come nelle favole – esaudisce ogni possibile desiderio: struttura, melodia e infine testi; il tutto inesorabilmente a fuoco come da anni non succedeva. Poche storie, questo è il disco italiano dell”anno!
Conoscete i DIIV? Se amate le sonorità post-punk, lasciatevi travolgere! Per scatenarvi in pista sarà sufficiente un vodka-tonic con ghiaccio e fetta d”arancia; in tal modo riscoprirete la centralità del suono del basso: The Cure e Sisters of Mercy restano a debita distanza ma a tratti paiono realmente manifestarsi. Abbiate fede.
Che cosa resta? Nove brani finiti nella personale playlist dell”anno bisesto, alcuni dei quali rimangono soltanto ”canzoni meravigliose”, altri  invece, vanno a suggellare album realmente importanti come quelli succitati di Battiato e Lanegan, senza tuttavia dimenticare quello dei Beach House.
Di questi tempi – perdonatemi – non è poco.
Buon anno.
9 canzoni 9 . del 2012
Lato A
Air Conditioning . DIIV
The Gravedigger”s Song . Mark Lanegan
Quatre Mains. dEUS
Fear of Darkness . Disappears
Lato B
Around the Lake . Paul Weller
Brains . Lower Dens
Skies Over Cairo . Django Django
Myth . Beach House
La Polvere del Branco . Franco Battiato
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Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/03/musica-del-2012-meglio-e-peggio/460519/.
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