di Blogeko.
Addio alla Tav Torino-Lione. Non importa se l’Italia continua a sognare i mega appalti e la grande opera, non importa se taglia la sanità ma non i soldi per scavare un inutile buco di 50 chilometri sotto le Alpi: lo ha ormai deciso la Francia, dove giovedì saranno ufficializzate le conclusioni della commissione Mobilité 21, incaricata dal Governo di individuare le priorità fra i 70 progetti di grandi infrastrutture legate ai trasporti.
Le anticipazioni sono riassunte dal prestigioso Le Figaro nella cartina sotto il titolo: in grigio le linee ferroviarie ad alta velocità (LGV) già esistenti o già in costruzione; in giallo
le linee ferroviarie (non necessariamente ad alta velocità ) da
realizzare entro il 2030; in rosso quelle a cui pensare fra il 2030 e il
2050. La Lione-Torino è in rosso.
A Le Figaro risulta che prima del 2030 verrà avviata una sola
nuova linea ferroviaria ad alta velocità , la Bordeaux-Tolosa, ed una
seconda linea ad alta velocità potrebbe essere ripescata e considerata
come prioritaria ma solo a determinate e non meglio definite condizioni.
Se anche il salvagente venisse lanciato proprio alla Torino-Lione, si tratterebbe quindi di una priorità condizionata e non assoluta.
Fino a giovedì i giochi sono ancora teoricamente aperti, certo. Potranno esserci dei cambiamenti nella mappa: Le Figaro lo dice esplicitamente.
Ma l’entità del giallo è commisurata ai (pochi) soldi disponibili
nelle casse francesi e la commissione incaricata della spending review
raccomanda di privilegiare le necessità dei pendolari:
vedete in giallo le “tangenziali su rotaia†da costruire attorno a
Lione, a Marsiglia e nell’area di Parigi. Con la speranza che l’Italia
prenda atto. E prenda esempio, soprattutto.
Sottolineo ancora una volta le cose fondamentali che di solito i maggiori media non dicono: in Italia non è ancora neanche completata la progettazione della Tav Torino-Lione e non
è aperto nessun cantiere (è solo iniziato lo scavo di un tunnel
geognostico per raccogliere dati utili a perfezionare il progetto, nella
prospettiva di usare quello stesso tunnel come uscita di sicurezza del
traforo principale); esiste già una linea ferroviaria fra Lione e Torino, è fresca di ammodernamento ed è ampiamente sotto utilizzata.
E soprattutto ricordate una cosa. I No Tav hanno fatto un favore all’Italia
impedendole di sperperare inutilmente una montagna di soldi pubblici,
dal momento che per ogni euro proveniente da Bruxelles l’Italia ne
avrebbe sborsati altri 25. Estratti dalle nostre tasche, casomai ci fosse bisogno di specificare.
Fonte: http://blogeko.iljournal.it/la-francia-non-la-ritiene-prioritaria-addio-alla-tav-torino-lione/74292.
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