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#ImuBankitalia for dummies

Il decreto legge su Imu/Bankitalia fatto approvare dalla Boldrini esautorando il Parlamento contro ogni procedura va spiegato e rispiegato. [Beppe Grillo]

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6 Febbraio 2014 - 16.12


ATF

di
Beppe Grillo
.

Il
decreto legge su Imu/Bankitalia fatto approvare dalla Boldrini
esautorando il Parlamento e
violando
tutte le procedure
(ma i soldi
del regalo di 7,5 miliardi alle banche ce li mette Vendola?) va
spiegato e rispiegato. Passate parola.
E”
un furto ai cittadini italiani
.

Allora,
iniziamo.

Le
azioni della Banca d’Italia
sono
possedute da istituti di credito

e assicurativi italiani, fra cui Unicredit, San Paolo, Generali, BNL,
Monte dei Paschi di Siena e dall”INPS.

Il
decreto IMU/Bankitalia
rivaluta
le quote di Banca d’Italia da 155.000 Euro a 7,5 miliardi

di Euro.

Un
aumento di capitale attuato senza l”emissione di nuove azioni, ma con
l”aumento del valore delle azioni esistenti a 7,5M (+4.600%). Il
sogno di ogni azionista.

Il
decreto, in aggiunta, stabilisce che gli azionisti
non
possono detenere più del 3% delle quote
.
San Paolo e Unicredit, per esempio, hanno rispettivamente il 30% e il
22% e dovranno scendere entrambe al 3% in futuro. Non perdete la
calma: il 56% delle quote
dovrà
essere venduta
in futuro (in
quanto proprietà dei sei istituti che superano la soglia del 3%:
Intesa Sanpaolo, UniCredit, Assicurazioni Generali, Cassa di
Risparmio in Bologna, INPS, Banca Carige. Al momento della vendita si
genererà un”enorme plusvalenza per gli azionisti che intascheranno
netti l’87,5% di quel 56% di quote (circa 3,67 miliardi di Euro) e
pagheranno in tasse allo Stato il 12,5% (circa di 525 mila Euro). Ma
non è finita, perché lo Stato, al momento della vendita (di un suo
bene regalato alle banche!!) sarà
cornuto
e mazziato
. Cӏ infatti una
clausola a ulteriore favore delle banche. Quando venderanno per
scendere al 3%, nel caso in cui non riescano a piazzare le loro quote
sul mercato, queste saranno riacquistate automaticamente dallo Stato
(ovviamente a prezzo rivalutato) con un costo di oltre 3,5M di Euro.

E
poi, vogliamo dimenticarci i
grassi
dividendi annuali che le banche prenderanno

grazie alla rivalutazione delle azioni di Bankitalia? Non possiamo!
Il decreto prevede che l’importo dei dividendi annuali possa
raggiungere il 6% del capitale: saranno quindi distribuiti ai soci
fino a 450 M di Euro ogni anno, mentre ora erano irrisori. Perché lo
Stato non ha riacquistato le quote in eccedenza al 3% al prezzo
nominale e successivamente provveduto alla rivalutazione?

Questo
decreto NON sarebbe stato approvato se
Laura
Boldrini
avesse seguito il
regolamento della Camera. L’aver violato il regolamento impedendo
alle opposizioni di esprimere il loro dissenso come previsto e come
sarebbe stato nei suoi doveri istituzionali,
ha
consentito l’approvazione
di
questo decreto-regalo alle banche, ovviamente alle spese dei
cittadini italiani (tu che stai leggendo incluso).

Grazie
Boldrini!

Ps:
Renzie vuole recuperare un miliardo con la riforma del Senato.
Miliardo che esiste solo nella sua testa. Però non ha detto nulla
contro il regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche. Chissà perché?

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