di Aldo Giannuli.
Domenica voterò per la lista del M5s,
insieme alla Lega, unica vera opposizione in Parlamento, prima al
governo Letta e poi al governo Renzi.
Sel, lo dico onestamente, non mi
ha soddisfatto su questo piano. E siccome di votare Lega non mi passa
neppure per la controcassa del cervello, non mi resta che votare M5s.
Ma
ci sono anche altri motivi più profondi. Non ignoro i limiti ed i
problemi del M5s e su questo sito, chi mi legge deve darmi atto di avere
spesso criticato
le scelte tanto di Grillo, quanto del movimento in quanto tale. Non
ignoro affatto le sue difficoltà a darsi una cultura politica omogenea
ed un modello organizzativo soddisfacente.
movimento giovane, che deve ancora attraversare il lungo tunnel della
propria definizione. Quanto all’accusa di populismo (che peraltro Grillo
non respinge ed anzi rovescia in una orgogliosa rivendicazione): io non
sono affatto populista, vengo da una cultura politica che non è affatto
populista, però so che ogni processo di rivolta contro il sistema ha
sempre avuto esordi di tipo populista. Ma, soprattutto, so che questa
polemica contro il populismo è la foglia di fico dietro cui queste
miserabili èlite nascondono le loro incapacità , la loro voracità , i loro
ignobili privilegi.
questo scontro. Io credo che siamo in un momento cruciale della storia
del nostro paese. Ed in particolare in Italia, le c.d. èlite stanno dando
il peggio di sé.
presente, si apprestano a svendere questo paese: pezzi pregiati di Eni,
Finmeccanica, porti, patrimonio immobiliare ed artistico, Ferrovie,
Cdp, tutto sta per essere svenduto ed alla fine ci ritroveremo con lo
stesso debito ma molto più poveri. Ricordate la svendita delle PpSs
degli anni novanta? Dovevano servire ad abbattere il debito: che fine
hanno fatto?
ceto politico sostanzialmente omogeneo, salvo sfumature di stile: stessa
cultura politica liberista, stesso uso cinico delle tecniche
surrettizie di raccolta di consenso, stessa moralità politica. Entrambe
hanno occupato l’intero spazio politico con il solito argomento: vota me
per non far vincere l’altro.
l’esito finale di questo ventennio nero rende evidente. Dunque, è
arrivato il momento di rovesciare questa classe dirigente in tutte le
sue “variantiâ€.
all’estinzione, ma ora è il momento di pensare al Pd. Il partito che ha
fatto più danni sul piano della democrazia (per tutte si pensi alle
leggi elettorali maggioritarie e senza preferenze ed alla riforma del
titolo V nel 2001; alla riforma dei servizi segreti del 2007), che sta
svendendo la Banca d’Italia, che ha sempre espresso il maggior grado di
asservimento agli Usa, che in 20 anni non ha svolto alcuna azione di
contrasto alla corruzione, che non ha fatto alcuna legge sul conflitto
di interesse chiedendo i voti per farla, che per i giovani propone solo e
sempre maggiori periodi di lavoro gratuito (servizio civile,
praticantato post laurea, lavoro in azienda durante il periodo
scolastico), che, con il pacchetto Treu, ha dato il via alla demolizione
dei diritti dei lavoratori, che ha difeso la legge Fornero ecc. ecc.
punto di arrivo finale della degenerazione di quello che fu un grande
partito di sinistra ed è oggi un piccolo covo di intriganti e
faccendieri. Posso avere molte perplessità sul M5s, ma in compenso ho la
certezza che il Pd di Renzi sia il nemico da battere e punire. E’
probabile che in questo turno Renzi cresca, l’importante ora è
ostacolarne al massimo l’avanzata per batterlo nella prossima occasione.
evidente ormai che l’ordinamento della Ue, con l’Euro al centro, sta
soffocando l’Europa ed occorra un forte ripensamento di questa
costruzione tecnocratica. Se l’Europa dei popoli non è solo uno slogan,
ma un’aspirazione vera, occorre prima mandare in frantumi questa Europa
dei finanzieri e dei tecnocrati che è inconciliabile con l’altra. Il
M5s, in Italia, è l’unico martello che ho a disposizione per colpire
l’Europa delle banche, se non voglio lasciare campo libero, su questo
tema, alle formazioni fasciste, xenofobe, di destra.
un convinto fautore della legge elettorale proporzionale come unica
garanzia di vera rappresentanza non manipolata e, non solo il M5s è
l’unica forza politica dichiaratamente proporzionalista, ma,
soprattutto, so che una forte affermazione del M5s avrebbe l’effetto
immediato di paralizzare l’abominevole legge Renzi-Berlusconi che è in
discussione in Parlamento. E’ sufficiente che il M5s emerga come secondo
polo per far passare qualsiasi velleità di legge maggioritaria a doppio
turno. E già questa sarebbe da sola una ragione sufficiente.
alla lista Tsipras di raggiungere il quoziente richiesto. Una sconfitta
di questa lista sarebbe molto negativa, comportando la dissoluzione
della sinistra radicale. Certo sarebbe stato auspicabile che questa
lista avesse espresso posizioni meno ambigue su questioni come l’Euro e
non si fosse rifugiata nello slogan fumoso dell’Altra Europa, che vuol
dire tutto e niente; ma sarà un alleato importante la prossima volta,
quando avrà chiarito le sue posizioni. E, dunque, che per ora non le
manchi il quoziente. Ci pensino quei malpancisti del Pd che non se la
sentono di votare per il M5s: hanno questa altra occasione di voto per
sbarrare la strada a Renzi.
quanti votino la Lista Tsipras, segnalo Nicolò OLLINO, studente di
giurisprudenza a Torino, che conosco e stimo come uno dei giovani più
promettenti di Rifondazione se e quando Rifondazione deciderà di fare
sul serio e darsi un gruppo dirigente presentabile.