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'Un altro ''Trattato'' segreto'

'I padroni universali accelerano l’offensiva che, nei loro disegni, dovrebbe chiudere l’''Era degli Stati'' e aprire quella del loro incondizionato dominio [Giulietto Chiesa] '

'Un altro ''Trattato'' segreto'
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29 Giugno 2015 - 21.57


ATF

di Giulietto
Chiesa
.


I padroni universali, cioè i Banchieri, stanno accelerando l’offensiva che,
nei loro disegni, dovrebbe chiudere l’«era
degli Stati»
e aprire quella del loro incondizionato dominio. Ho messo le
virgolette attorno alla parola “trattato” perché in realtà stiamo parlando di
ordini, e non di negoziati.


Questa volta si tratta del TiSA
(Trade in Services Agreement), che
viene a completare la panoplia delle nuove armi con cui i paesi del pianeta
(cioè i vassalli) saranno costretti alla resa
di fronte al dominio delle
multinazionali
.

Gli altri – vedremo quali – sono destinati a essere bombardati e i loro
leader, quelli troppo refrattari, a essere semplicemente liquidati. Si vedrà
come, a seconda dei casi.


Delle nuove armi si parla molto, in Rete. In prima fila il TTIP e il TPP, cioè rispettivamente il trattato transatlantico e quello transpacifico,
il cui scopo è l’esportazione totale e definitiva del modello finanziario americano
in tutto il pianeta dei vassalli. Meno se ne parla, ovviamente, nei grandi media,
poiché la materia, oltre a essere complessa, tecnica e impenetrabile, è platealmente segreta. Sembra un
ossimoro e non lo è. Il ‘platealmente
segreta’
è quella situazione in cui chi ha la leva del potere di nascondere
e ingannare l’opinione pubblica lo fa in modo esplicito, ribaldamente, sicuro che
nessuno lo potrà fermare. Come di chi ti dice in faccia, magari
sputacchiandoti, che lui sa come stanno le cose, ma non te lo dice. E ti
annuncia che terrà il segreto per sé, quali che siano i tuoi eventuali tentativi
di scoprirlo.


Infatti, come i sunnominati “trattati”, anche il TiSA prevede di rimanere segreto, almeno nei primi cinque
anni
della sua approvazione. Poi si vedrà. Anche i due predecessori
navigano nella segretezza dei palazzo in vetrocemento dell’Unione Europea. Al
punto che nemmeno i deputati possono sapere di che si discute. Il poco che
trapela giace in una stanza dove si può perfino entrare, ma lasciando fuori i
cellulari. Non sia mai che a qualcuno venga in mente di fotocopiare qualche
documento, anche di quelli già resi pubblici al ristretto gruppo di
privilegiati. Infatti le cose possono essere cambiate all’ultimo momento e,
dunque, è meglio che le versioni precedenti siano il meno note possibile.


Dobbiamo a Wikileaks, ancora una
volta, questa informazione. Dalla quale si evince che il TiSA investe tutti gli
aspetti più vitali e strategici delle relazioni internazionali:
telecomunicazioni, commercio elettronico, servizi finanziari, assicurazioni,
trasporti. Sono tutti i gangli vitali
del controllo
. Cioè il TiSA è il suggello definitivo della grande operazione che si propone di
sottrarre gli ultimi residui di sovranità agli Stati
.

Un passo avanti cruciale verso il dominio globale dei padroni universali,
effettuato attraverso la funzione di gendarme
totale
che è stata assegnata agli Stati
Uniti
, in quanto detentori della forza.


Poiché la questione concerne il Potere, e il Potere è il regno della
finanza, in questo modo sarà sottratta
agli Stati vassalli ogni possibilità di controllo sull’intera gamma dei servizi
finanziari
, inclusi quelli concernenti i derivati CDS (credit default swaps): nel momento in cui si creano, in quello in
cui vengono trasmessi, nelle modalità in cui essi si spostano. L’enfiagione
mostruosa del debito planetario diventerà dunque invisibile all’occhio comune.


Gli Stati impegnati che vengono violentati e imprigionati da questa
macchina non sono ovviamente tutti gli Stati del pianeta. Si tratta di una
cinquantina di Stati già soggiogati e impossibilitati a formare un qualsiasi fronte
di resistenza. Ovviamente tutti i paesi dell’OCSE; in America Latina i
“privilegiati” sono Panama, Cile, Colombia, Costa Rica, Messico, Paraguay,
Perù.

Esclusi, altrettanto ovviamente, Cina, Russia, Iran, Argentina, Uruguay,
Brasile, Venezuela. Non si vuole rischiare di imbarcare i candidati a divenire
Stati canaglia. Il loro controllo avverrà tramite i sistemi dello spionaggio
globale della NSA, nella misura in cui essi non siano in grado di sottrarsi al
mercato finanziario dell’Occidente (e, in effetti, essi faticheranno non poco a
trovare la strada per una qualche indipendenza, specie la Russia).


Questo non significa che gli squilibri ormai esplosivi della macchina
finanziaria del dollaro saranno smorzati o risolti. Ma significa che le possibilità
di prolungare l’inganno globale dell’Occidente saranno rafforzate. La questione
è: per quanto tempo?

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