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La CIA coordina nazisti e jihadisti

Il mondo a dominio USA: asservirsi o resistere? Washington in alleanza tra nazisti e jihadisti in Europa con la benedizione dei russi anti-Putin. [Thierry Meyssan]

La CIA coordina nazisti e jihadisti
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19 Maggio 2014 - 00.52


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«Sotto i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°82

di
Thierry Meyssan

Il
mondo sta cambiando. Un tempo, c”era una destra capitalista e una
sinistra socialista. Oggi il mondo è dominato dagli Stati Uniti e la
prima questione che si pone è quella di asservirsi ad essi o
resistere. Come nella seconda guerra mondiale, troviamo tutte le
ideologie in ciascun campo. Per ora Washington coordina l”alleanza
tra nazisti e jihadisti in Europa con la benedizione dei russi
anti-Putin.

L”8 maggio 2007, a
Ternopol (Ucraina occidentale), dei gruppuscoli nazisti e islamisti
creano un cosiddetto fronte anti-imperialista al fine di lottare
contro la Russia. Organizzazioni di Lituania, Polonia, Ucraina e
Russia vi partecipano, tra cui i separatisti islamisti della Crimea,
dell”
Adighezia,
del Daghestan, dell”Inguscezia, della Cabardino-Balkaria, della
Karačaj-Circassia, dell”Ossetia, della Cecenia. Non potendovisi
recare a causa delle sanzioni internazionali, Dokka Umarov vi fa
leggere il proprio contributo. Il Fronte è presieduto da Dmytro
Yarosh, che diverrà in occasione del colpo di Stato a Kiev, nel
febbraio 2014, vice segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale
dell”Ucraina.



Il
confronto tra i golpisti di Kiev, sostenuti dalla NATO, e i
federalisti ucraini, sostenuti dalla Russia, ha raggiunto un punto di
non ritorno. Il 2 maggio, il presidente Olexander Turchinov e
l”oligarca israeliano Ihor Kolomoyskyi hanno organizzato un massacro
presso la Casa dei sindacati di Odessa che la stampa occidentale ha
all”inizio minimizzato e poi soffocato, quando le testimonianze e le
prove si sono accumulate [1].


Dopo
questi orrori, non è più possibile per due popolazioni continuare a
vivere insieme.


Sono
possibili tre scenari

o gli Stati Uniti faranno dell”Ucraina una
nuova Jugoslavia e vi provocheranno una guerra, nella speranza di
coinvolgere la Russia e l”Unione europea lasciandole impigliate lì; 

oppure si moltiplicheranno i teatri di confronto attorno alla Russia,
a cominciare dalla Georgia; 

altrimenti ancora spingeranno dei
combattenti affinché destabilizzino la Russia stessa, in Crimea o in
Daghestan.


Indipendentemente
dall”opzione scelta, Washington mette già adesso in campo un
esercito mercenario.


Il
Consiglio di Difesa di Kiev ha inviato emissari in Europa occidentale
per arruolare dei militanti di estrema affinché venissero a
combattere contro i federalisti (definiti come “filo-russi”).
Così, è stata già creata una cellula Pravy Sektor Francia i cui
membri saranno presto integrati nella Guardia Nazionale ucraina.

Inoltre,
il Consiglio di Difesa di Kiev intende “fare numero” aggiungendo
a questi neonazisti dell”Europa occidentale degli jihadisti che hanno
già una vera e propria esperienza militare.


In
realtà, se siamo disposti a ignorare l”accozzaglia simbolica degli
uni e degli altri, nazisti e jihadisti di oggi hanno in comune sia il
culto della violenza sia il sogno sionista di dominare il mondo. Sono
pertanto compatibili con tutte le altre organizzazioni sostenute da
Washington
, compreso il Fronte di Sinistra russo di Sergei Udaltsov,
assieme al suo amico, il leader anti-Putin Alexei Navalny. Esistono
già numerosi contatti tra loro.


Anziché
applicare la divisione destra/sinistra della guerra fredda, l”unica
linea di scissione pertinente oggi è quella imperialismo/resistenza.
In Ucraina, la gente di Kiev fa riferimento alla lotta della
Wehrmacht contro gli ebrei, i comunisti e i russi, mentre quella di
Donetsk festeggia la vittoria della patria contro il fascismo durante
la “Grande Guerra Patriottica” (Seconda Guerra Mondiale). Le
persone di Kiev definiscono la propria identità attraverso la
propria Storia, reale o mitica, mentre quelle di Donetsk si affermano
come persone provenienti da diverse comunità storiche, ma unite
nella loro lotta contro l”oppressione.


La
prova che questa linea di demarcazione sia l”unica rilevante è
rappresentata dall”oligarca ebreo 
Ihor Kolomoyskyi che finanzia coloro
che scandiscono lo slogan â€œMorte agli ebrei!”
. Si tratta di un
mafioso che si è accaparrato una delle più grandi fortune d”Europa
impadronendosi a mano armata di grandi imprese della metallurgia,
della finanza e dell”energia. È sostenuto dagli Stati Uniti e ha
piazzato diverse personalità statunitensi – tra cui il figlio del
vicepresidente americano
Biden – nel Consiglio di Amministrazione
della sua holding del settore gas [2]. 


Non solo non ha alcun problema
a finanziare gruppi nazisti, ma ha gioito quando questi hanno ucciso
su suo ordine degli ebrei anti-sionisti a Odessa.


La
collaborazione tra nazisti e jihadisti non è nuova. Essa trova la
sua origine in tre divisioni musulmane delle Waffen SS. La 13
ª
divisione
«Handschar»
era formata da bosniaci, la 21
ª
«Skanderbeg»
da

kosovari e la 23
ª
«Kama»
da croati. Tutti erano dunque musulmani che praticavano un Islam
influenzato dalla Turchia. A dire il vero, la maggior parte di questi
combattenti fece diserzione nel corso della guerra contro l”Armata
Rossa.


Più
di recente, nazisti e takfiristi hanno combattuto di nuovo insieme
contro i russi durante la creazione dell”Emirato Islamico di Ichkeria
(seconda guerra cecena, 1999-2000).


L”8
maggio 2007 a Ternopol (Ucraina occidentale), nazisti baltici,
polacchi, ucraini
e jihadisti ucraini e russi crearono un cosiddetto
“Fronte anti-imperialista”, con il sostegno della CIA. Questa
organizzazione è presieduta da Dmytro Yarosh, divenuto durante il
colpo di stato a Kiev, nel febbraio 2014, vice segretario del
Consiglio di Sicurezza Nazionale di Ucraina, poi candidato di Pravy
Sektor
alle elezioni presidenziali del 25 maggio.


Nel
luglio 2013, l”emiro del Caucaso nonché responsabile locale di
Al-Qa”ida, Doku Umarov, fece appello ai membri del “Fronte
anti-imperialista” affinché andassero a combattere in Siria.
Tuttavia, non vi è alcuna documentazione chiara della partecipazione
di nazisti nelle operazioni attuali di destabilizzazione del Levante.

Alla
fine, alcune decine di jihadisti tatari della Crimea sono giunti a
combattere in Siria, e poi sono stati trasportati dal MIT turco a
Kiev per partecipare agli eventi di EuroMajdan e al colpo di stato
del 22 febbraio a fianco di Dmytro Yarosh [3].


Le
misure adottate in Europa, su richiesta del segretario USA della
Homeland Security Jeh Johnson, volte a impedire il ritorno degli
jihadisti a casa loro, indicano che la CIA intende utilizzarli su un
nuovo fronte
[4]. 


Le dimissioni forzate del principe Bandar bin
Sultan, il 15 aprile, su richiesta del Segretario di Stato John Kerry
[5], e poi quella di suo fratello, il principe
Salman
bin Sultan
,
il 14 maggio, su pressione del Segretario della Difesa Chuck Hagel
[6], attestano la volontà statunitense si riorganizzare il
dispositivo jihadista
.


I
Resistenti europei e arabi sapranno allearsi anche loro?

NOTE:

[1]
«Crime
à Odessa
»,di
Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 6 Maggio 2014
«Les
massacres d’Odessa sonnent le glas de l’unité ukrainienne
»,
Oriental Review /
Réseau
Voltaire, 12 maggio 2014;
«Il
bagno di sangue di Odessa voluto dai golpisti di Kiev
»
антифашист / Rete Voltaire, 16 maggio 2014.

[5]
«Il
principe Bandar si dimette
»,
Rete Voltaire, 17 aprile 2014.

[6]
«Remaniement
en Arabie saoudite
»,
Réseau Voltaire
,
15 maggio 2014.


Questa “cronaca settimanale di politica estera” appare simultaneamente in versione araba sul quotidiano“Al-Watan” (Siria), in versione tedesca sulla “Neue Reinische Zeitung”, in lingua russa sulla “Komsomolskaja Pravda”, in inglese su “Information Clearing House”, in francese sul “Réseau Voltaire”.

Thierry Meyssan, 17 maggio 2014.

Traduzione a cura di Matzu Yagi.

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