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Cronaca twittata della catastrofe piddina

Un estratto dei messaggi che Andrea Scanzi ha digitato dal 17 al 18 aprile 2013. Un ritratto spietato di una macchina politica al capolinea, il PD.

Cronaca twittata della catastrofe piddina
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18 Aprile 2013 - 23.48


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Potrete leggere in ordine cronologico un estratto dei messaggi che Andrea Scanzi ha digitato dal 17 al 18 aprile 2013. Un ritratto spietato di una macchina politica al capolinea, il PD, pronta a immolarsi a Berlusconi in un momento politico drammatico. Un gruppo dirigente disastroso, incapace di prendere in considerazione Rodotà.

Scanzi ha seguito con ironia e passione, con link fulminanti ed epitaffi adirati, con slanci di pura cattiveria e con momenti di dura riflessione i due lunghi giorni che hanno svelato in modo definitivo il vero volto del PD anche a coloro non lo conoscevano o non lo avevano voluto conoscere, e ora lo vedevano finalmente mostrarsi in carne e ottusità nel corso della catastrofica Operazione Marini. Scanzi ha generato un flusso traboccante di emozioni su Twitter e Facebook, componendo una cronaca sincopata, perfettamente aderente alle convulsioni delle elezioni del presidente della Repubblica.



17 aprile.

  • E” del tutto evidente che il Pd sta per tirare un rigore senza portiere. Sbagliarlo sarebbe impossibile, quindi possono sbagliare. Gabanelli rifiuterà, o se non rifiuterà sarà comunque non eletta. Il nome vero del M5S, come da me e (soprattutto) non solo da me sperato, è Rodotà. Il Pd non ha alcun bisogno di “larghe intese”: ha i numeri per eleggere, dalla quarta votazione, il suo uomo. Può, in buona sostanza, fare quello che gli pare. Gli bastano una decina di voti da altre formazioni politiche, a partire dalla quarta votazione. E” un treno irripetibile, che – stante l”inedita calma propositiva di Grillo – è divenuto facilissimo da prendere: si votà Rodotà, si elegge un Presidente meraviglioso, si dà una mazzata al centrodestra e vamos. Invece io continuo a leggere che il Pd sta pensando sin dalla prima votazione – congiuntamente col Pdl, che non ha alcun potere contrattuale in questa elezione – ad Amato, o D”Alema (e magari pure a Boccia “perché è bruttino e fa tenerezza” o alla Finocchiaro “perché è donna e siamo tutti femministi con la scorta”). Oppure, nella migliore delle ipotesi, alla “carta coperta by Bersani” che comunque piace anche a Berlusconi (tipo Sabino Cassese). E” davvero sconcertante, e sconfortante, constatare il sistematico obbrobrio di questo partito ora incapace e ora (più spesso) deliberatamente correo. Il solo fatto di pensare a questa ipotesi terrificante dà la misura del peso politico di tali “statisti”. Se davvero ciò accadesse, quello che già adesso si confà (da anni) come la “forza” (va be”) più imbarazzante e inutilmente supponente tra tutti i centrosinistra d”Europa, si consegnerebbe – e peggio ancora consegnerebbe il Paese – al disastro più totale. E tutti sapranno chi ha ucciso l””Italia che poteva essere”. Per una volta, Pd, non farti e farci male: ne avremmo pieni gli zebedei. E la misura è davvero colma. Buona catastrofe (ma speriamo di no).
  • Alessandra Moretti svela (?): “Tranquilli, Bersani ha una carta segreta per il Colle”. Sì, Mazinga. Fatela finita e votate Rodotà
  • Ultim”ora (e non è una battuta). Bersani ha (avrebbe?) proposto a Berlusconi una rosa di tre nomi: Amato, D”Alema e Marini. Se così fosse, sarebbero senza vergogna. Senza ritegno. Senza pietà. E se davvero andrà così, non mi farò mai abbastanza complimenti (e sì che in questo abbondo) per non avere mai votato questo accrocchio sbilenco di “politici” centrosinistrorsi incapaci, correi e soprattutto tremendi.
  • Il Pd smentisce di avere proposto Amato (ahhh), Marini (ahhhhh) e D”Alema (ahhhhhhhhh) a Berlusconi (sob). Di per sé la smentita non vuol dire nulla, anzi solitamente equivale a una conferma. E” però arrivata la rinuncia ufficiale (giusta e naturale) di Milena Gabanelli. Il candidato ufficiale del M5S diviene definitivamente Rodotà. Ora il Pd è senza più alibi: avrà il coraggio di preferire uno dei suddetti impresentabili (oppure la foglia di fico Cassese) a una figura di specchiato valore come Stefano Rodotà? Adesso tocca al Pd (per questo è lecito toccarsi. Pregare gli dèi. E nutrire poche speranze).
  • Era ovvia e scontata (a tutti: abitanti di Iperuranio a parte) anche la rinuncia di Gino Strada. L”ho scritto mezz”ora fa, lo ripeto adesso. Ma più che altro l”ha comunicato Beppe Grillo, che ha telefonato a Stefano Rodotà. Il quale, per la gioia di chiunque ha a cuore questo paese, ha accettato la candidatura. Nome migliore non poteva esserci (e lo ripeto da settimane). Pd, non hai più alibi: se non voti Rodotà (che peraltro è un nome più “tuo” che del M5S), decreterai la tua morte. E tutto sommato sticazzi. Ma più che altro decreterai la fine delle speranze per la politica italiana. E per questo, anche per questo apparirai incomprensibile. Eternamente responsabile. Definitivamente imperdonabile.
  • Se Il Pd vota (con Pdl e frattaglie) #Marini al Colle, #M5S arriva al 40%. Non riesco a immaginare un suicidio più deficiente di questo.
  • Pare che le menti deviate e avariate del peggiore centrosinistra della Terra abbiano partorito il suicidio del secolo: Marini. Cioè: Marini. Franco Marini. Sindacalista pessimo, politico bolsissimo, figura gradita agli italiani (che tanto non contano un cazzo) più o meno quanto lo era Baggio da Lippi. Pdl e frattaglie (montiani) ovviamente d”accordo. Sarebbe (uso il condizionale per darmi una speranza posticcia) uno scempio senza precedenti. Il Pd imploderebbe (e sticazzi), Renzi fonderebbe il suo partito di quasi-destra (auguri), Berlusconi prenderebbe ancora più forza e il Movimento 5 Stelle schizzerebbe a percentuali pressoché bulgare. Bersani, che ti dice la testa? Perché volete farci anche questo? E finiamola anche con questo feticcio ipocrita delle “larghe intese”. Il M5S è elettoralmente e numericamente “largo” quanto il Pdl, anzi di più. Sono (siamo?) senza speranza.
  • Non giriamoci intorno, ragazzi. Stasera Bersani (e la nomenklatura pietosa che ha sfasciato la sinistra in Italia) ha dato ragione a chi ripete che tra Pd e Pdl non c”è alcuna differenza. Vergognatevi, cari (per niente) D”Alema e compagnia cantante. Siete la cancrena silenziosa di questo paese perennemente alla deriva.
  • Analista (bravo) cercasi per chi ha votato il Pd + Marini in quanto anti-Berlusconi. Aiutateli.

 

18 aprile

  • Ricordatevi (per sempre) queste facce. Questi nomi. La faccia dei Boccia, usciti dalla riunione-guerriglia di stasera (quella in cui è morto il Pd e forse anche il paese) con l”espressione arrogante e tronfia dei fedeli-alla-linea che hanno appena avallato una scelta abominevole. La faccia delle Chiarageloni, quella del “Lo smacchiamo, lo smacchiamo!” (le vostre sinapsi, maybe), che twittava frasi meravigliose («Marini uno di noi», «sarà un grande successo politico»). La faccia dei Fassina, secondo cui «Franco è in grado di ricostruire una connessione sentimentale con il paese» (aiutatelo: ne ha tanto bisogno). E le facce dei tanti, troppi piddini che “è tutta colpa di Grillo e di chi l”ha votato”. Ricordatevele. Sono le facce del peggiore centrosinistra del mondo. Le facce di burocrati senza talento, di polli di allevamento supponenti e imperdonabili. Le facce di mediani correi che hanno contribuito ad ammazzare un paese. Provo simpatia umana, e solidarietà profonda, per chi ha votato Pd in buona fede (ho detto “Pd” e non “Sel”: i secondi li capivo e capisco, ora più di prima). Ma mi sarei anche un po” rotto i coglioni di tutti questi “buonafede” che da 20 anni si ostinano a credere che Babbo Natale esiste (ed è pure di sinistra). E” ora di svegliarvi, compagne (de che?) e compagni (di cosa?). Di abbassare la cresta. E di capire che, come in Ecce Bombo, avete aspettato l”alba invano.
  • Marini piace a Bersani, D”Alema, Sallusti, Geloni, Monti, Boccia, Penati e Santanché. Neanche Darth Vader aveva una fedina penale simile.
  • Quello del Pd nei confronti di Berlusconi non è amore: è stalking
  • “Così io e D”Alema facemmo cadere Prodi”. Vai Bersani, smacchia anche questo: . archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/29….
  • Chiara Geloni: “solo una cosa: io non permetto A NESSUNO di dire che Franco Marini non è uno di noi. a nessuno”. Aiutatela. Siatele vicini.
  • Il Pd è morto di stupidità, scrive Gilioli. E di mancata democrazia interna (pure loro?). Come racconta Scalfarotto: http://www.ivanscalfarotto.it/2013/04/17/non-votero-marini/?utm_source=twitterfeed&;utm_medium=twitter â€¦
  • L”arroganza della Finocchiaro e degli Speranza: «Non so cosa vogliano questi signori», «La base? Non l’ho sentita». http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/18/non-sa-cosa-vogliono/ â€¦
  • Se c”è una cosa che è emersa chiaramente dalle elezioni di febbraio, è che la gente (entità astratta, ma a volte non così astratta) non ne può più della solita politica. Non si fida più dei vecchi volponi e dei lupi marsicani. Vuole un cambiamento, magari confuso, ma lo vuole. Marini, il sindacalista che piaceva a tutti tranne che agli operai (quindi un sindacalista pessimo), è stato così amato che a febbraio il suo Abruzzo ha votato tutti tranne lui. Non eleggendolo. E il Pd, sempre sveglio come una faina morta, cosa si è inventato ieri? Lo ha scelto – pur avendo una maggioranza praticamente autosufficiente dalla quarta votazione – come Presidente della Repubblica. Provocando al contempo l”esplosione della sua base e gli orgasmi dei Brunetta (ahhhh). Questa dirigenza è così politicamente stupida – sorda, ignorante, arrogante – che, in confronto, il Trota è Churchill.
  • Pare che anche i “giovani turchi” voteranno Franco Marini al Colle. Nulla di strano: se la speranza del Pd è Orfini, la speranza non esiste.
  • Fassina: “I miei genitori non conoscono Rodotà“. E sticazzi, Fassina, non me lo metti in calce a tale dotta analisi politica?
  • Votare il Pd perché “la priorità è sconfiggere Berlusconi” è come andare tutte le domeniche a Messa perché si è atei.
  • La forte opposizione di Carisma Bersani a Berlusconi è tutta in questa foto. pic.twitter.com/J18w1gLsDi
  • Sono così triste che stamani trovo condivisibile persino la retorica (barocca, ma onesta) di Nichi Vendola
  • Le nuove perle di saggezza di Chiara Geloni. Aiutatela, rincuoratela, siatele vicini. http://www.huffingtonpost.it/chiara-geloni/tutti-pazzi-per-marini_b_3107104.html?utm_hp_ref=italy â€¦
  • Marini si sta rivelando utilissimo: sta catalizzando attorno a sé il peggio del Pd. Più che un candidato, una calamita. O calamità.
  • Polli di allevamento (per il Pd). Anche per oggi non si vola (per il Paese).
  • Polli di Allevamento – G. Gaber http://youtu.be/YEXzhtPbK1Q 
  • Brunetta e Gasparri non trattengono l”orgasmo per il nome di Marini. Bersani: il più amato dai (finti) avversari.
  • “La scelta è tra Rodotà, il Presidente degli italiani, e Marini, il Presidente di Berlusconi. Marini è corretto, ma è ovvio che verrà messo lì per salvare il culo a sappiamo chi”. Beppe Grillo sta antipatico a molti di voi. E ciclicamente anche a me. Ma chi nega la veridicità di queste parole, o si chiama Francescoboccia o ha l”onestà intellettuale di un fagiolo lesso (o entrambe le cose).
  • Voglio conoscere chi ha votato “Ranieri Umberto” e “Sergio Chiamparini”
  • C”è uno che ha votato “Mario Segni”. La varietà delle perversioni mi ha sempre affascinato
  • La voce della Boldrini quando dice “Franco Marini ” ha la implacabilità delle sentenze di morte. E” perfetta, quindi.
  • “F. Marini”, “Franco Marino”, “Franco Cardini”. I franchi tiratori professionisti
  • “Raffaello Mascetti” Presidente della Repubblica. Forza #amicimiei
  • A metà scrutinio Marini 281, Rodotà 121. Sciagura deve arrivare a 671 per essere eletto
  • Bersani è un gigante: sta riuscendo a perdere un”altra volta da solo. Come è bravo a smacchiarsi lui, nessuno mai.
  • Se Bersani combattesse a Waterloo, Waterloo si dichiarerebbe inagibile. A nessuno piace vincere facile
  • Grasso è molto interessato. Alla scollatura della Boldrini. Alla votazione, un po” meno
  • Marini non ce la fa. E già qui si può godere (parecchio). Ma andiamo oltre: prenda meno del 60%. E si cambi cavallo.
  • Il cartello “Bersani sicario del Pd”, esibito fuori dal Parlamento, è bellissimo.
  • Tra le pro Marini c”è anche Paola Binetti: “Marini miglior piazzamento … OK, Riproviamo nel pomeriggio: vale la pena”. Oltre il ridicolo.
  • Per il socialista (eh?) Nencini, Marini ha ancora chance. Quindi politicamente è proprio morto.
  • L”ennesimo fallimento di Bersani e bersaniani (ritiratevi, siete oltre il ridicolo)
  • Marini è a fine corsa. Vamos. Ma Sciagura Pd può sbagliare ancora. Ecco i prossimi scenari.
  • Un partito minimamente onesto e capace capirebbe che Marini è amato e condiviso come la bistecca da un vegano. E questo, forse, lo capirà perfino questa caricatura di consesso politico che è il Pd. Il punto, però, è ora un altro: dopo Marini, chi rispolvereranno? Ipotesi 1. Mariano Rumor, gradito anche alla destra, ma pare che sia morto e quindi non si senta molto bene. Ipotesi 2. Tornano in auge i D”Alema e gli Amato, che se possibile sono pure peggio di Marini. Essendo un”idea folle, Bersani (che in qualsiasi altro paese si sarebbe già dimesso da almeno 37 anni) ci sta pensando seriamente. Ipotesi 3. Si sceglie una bella foglia di fico, tipo Contri o Cassese, che alla quarta votazione potrebbe ottenere la maggioranza più uno dell”aula (è lo scenario che più piace ai veltroniani, che quando c”è da scegliere una strada né-di-qua-né-di-là sono bravissimi). Ipotesi 4. Poiché tutto il suo elettorato (e quello di Sel) vuole Rodotà, il Pd prende tempo e domani pomeriggio alla quarta votazione lo fa eleggere congiuntamente a M5S. Tale ipotesi è così naturale, logica e bella da risultare (ovviamente) la meno probabile.
  • Orfini si è appena vantato di aver votato Marini (pur non condividendo) per “fedeltà al partito”. Polli di allevamento, ieri e oggi.
  • Tra bianche e tatticismi, si andrà alla quarta votazione. Foglia di fico (Cassese)? Prodi? BaffoTragico? Rodotà?
  • Finalmente un #Crimi cazzuto e chiaro. “Perché un altro nome? Cos”ha che non va #Rodotà?”. Bravo
  • A cosa pensa il Pd? A Prodi. A Cassese o simili. A Marini o simili. A Rodotà. In quest”ordine
  • Bersani sta al Pd come Dexter ai serial killer. Anche se Dexter tutto sommato ha più cuore
  • “Hanno vinto i dinamitardi, Renzi e Grillo. E” la fine del sistema”. Dai Cicchitto, non fare così. Non essere così ottimista
  • Orfini dimostra 97 anni. Poi, quando parla, di più.
  • Orfini: “Non si può votare il candidato di Grillo”. Peccato che non sia “di Grillo”, ma (anche) della base del partito di Orfini
  • Marini: nessun passo indietro. E figuriamoci. Questi si incollano alla poltrona come telline bulimiche
  • La voce della Boldrini è quella del RadioTaxi. “Arriva Milano7 in 7 minuti. Se accetta, voti Marini. Se rifiuta, picchi Orfini”
  • Bersani: “Si apre una fase nuova”. E già qui viene da ridere, perché ormai Bersani parla da solo (e si risponde pure) come Jack Torrance in Shining. Ma andiamo avanti. Fase nuova: quindi? Quindi Marini pare bollito persino per loro. Bene. Ma le ipotesi più forti rimangono le stesse. 1) Prodi. Significherebbe chiudere (apparentemente) con Berlusconi. Buona parte del partito è disposta a votarlo. Anche Sel. Forse qualche 5 Stelle (pochi). Sarebbe comunque possibile arrivare alla maggioranza più uno. 2) D”Alema (o Amato). Significherebbe non ferire più di tanto Berlusconi, tributare una mummia dannosissima (ma potentissima) all”interno del partito e disinnescare il cambiamento. 3) Foglia di fico, Cassese eccetera. Significherebbe cambiare tutto per non cambiare niente. Mi duole dirvi che, al momento, Rodotà non ha chance, perché ha solo i voti di M5S e Sel (anche i Civati e Marino sono disposti a votare Prodi). Mi duole ancor più dirvi che, al netto dei sogni, per le carte che ci sono sul tavolo l”ipotesi migliore (o meno peggiore) è Prodi.
  • Mi affascina molto il tenore dell”analisi politica del Pd su Rodotà. Ovvero: “Rodotà è bravo, è nostro, sarebbe bello. Però lo ha proposto Grillo. Quindi niente”. Neanche all”asilo una roba così.
  • Civati ha confermato quanto già scritto più volte anche qui: domattina il Pd sceglierà tra Prodi e D”Alema, con una terza ipotesi sullo sfondo meno gettonata (la foglia di fico tipo Cassese). Rodotà ormai senza chance (figuriamoci gli Zagrebelsky). Stanno davvero pensando concretamente a D”Alema. E a questo punto – volenti o nolenti – Prodi è la scelta meno indigesta. O comunque più accettabile. Domattina il Pd dovrà decidere se fare un altro favore a Berlusconi oppure eleggere una figura tutt”altro che incendiaria, ma comunque odiata dal centrodestra. Le carte in tavola sono queste. No dreams.
  • Renzi: Chiamparino o Prodi. Il Pd: D”Alema o Prodi. Pur di non votare Rodotà (che è loro), sceglierebbero persino uno come Marini.

 

Fonte: https://twitter.com/AndreaScanzi.

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