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Le post-cazzate dei nuovi inquisitori

'Il presidente dell''antitrust in un''intervista al Financial Times è a metà tra il delirio d''onnipotenza e l''ignoranza completa di come funzioni il web [Beppe Grillo]'

Le post-cazzate dei nuovi inquisitori
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Redazione Modifica articolo

30 Dicembre 2016 - 23.36


ATF

di Beppe Grillo.

Il
presidente dell”antitrust Pitruzzella ha rilasciato un”intervista al Financial Times,
a metà strada tra il delirio
d”onnipotenza
e l”ignoranza completa di come funzioni il web,
dicendo che “la
post-verità in politica è uno dei catalizzatori del populismo e una minaccia
alle nostre democrazie
“.

E
cosa è la post-verità si chiede una persona normale?

La post-verità è una definizione usata
dai rosiconi

che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a
interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per
anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità semmai è quella costruita
dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit,
per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci
raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale.

E”
la definizione, che meriterebbe la Treccani, di Roberto D”Agostino.

L”intervista
si fa interessante quando Pitruzzella spiega come si combatte la post-verità:

dobbiamo decidere se lasciare Internet
così com”è, il selvaggio west, oppure se regolamentarlo. Penso che queste
regole vadano definite dallo Stato. […] Non è compito di entità private
controllare l”informazione, questo è dei poteri statali: loro devono garantire
che l”informazione è corretta
“.

Tradotto
significa che vogliono
fare un bel tribunale dell”inquisizione
, controllato
dai partiti di governo, che decida cosa è vero e cosa è falso.

Immaginatevi
la scena.

Scrivo
sul Blog: “I politici
prendono la pensione d”oro: è un privilegio che vogliamo abolire!
“.

Il
tribunale decreta: “Falso,
prendono una pensione normale come tutti, è un diritto acquisito. E”
post-verità la tua! Ordiniamo che il Blog di Grillo sia messo al rogo!

Ma non si può bruciare, sua
Pitruzzella: è fatto di bit!”

Allora al rogo il computer di Grillo e
pure il suo mouse, e se si lamenta al rogo pure lui
“.

Purtroppo
Pitruzzella non è un
pazzo solitario
. Il premier fotocopia Gentiloni ieri ha detto
che gli strappi nel tessuto sociale del Paese sono causati anche da Internet.

Per
il sempregrigio Napolitanola politica del click è mistificazione“.

Renzi
è convinto di aver perso il referendum per colpa del web: “Abbiamo lasciato il web a chi in
queste ore è sotto gli occhi internazionali, a cominciare dal New York Times,
in quanto diffusore di falsità
“.

I travestiti morali sono abituati alla TV, dove
se vai con una scheda elettorale falsa i giornalisti ci
credono, ma se lo fate sul web i
cittadini ve lo dicono che siete dei cazzari
, non prendetevela.

Tutti uniti contro il web. Ora che nessuno legge più i giornali e anche
chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori vogliono un
tribunale per controllare internet e condannare chi li sputtana.

Sono
colpevole, venite a prendermi.

Questo
Blog non smetterà mai di scrivere e la Rete non si fermerà con un tribunale.
Bloccate un social? Ne fioriranno altri dieci che non riuscirete a controllare.
Le vostre post-cazzate
non ci fermeranno.

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