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Ucraina, una modesta proposta: esportiamo olio di ricino

'Giulietto Chiesa: i metodi usati a Kiev potranno diventare moneta comune anche nelle nostre elezioni: oppositori nei cassonetti, bastonature. Manca solo l''olio di ricino.'

Ucraina, una modesta proposta: esportiamo olio di ricino
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3 Ottobre 2014 - 07.10


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di Giulietto Chiesa.

Nella democratica Ucraina è in corso la campagna elettorale. A colpi di monumenti a Lenin abbattuti; di candidati non sufficientemente antirussi gettati nei cassonetti dell”immondizia (dopo essere stati abbondantemente picchiati e feriti); di potenziali candidati esclusi preventivamente dalla “legge” che ha messo fuori legge il partito comunista; di bombardamenti attorno a Donetsk che continuano a ammazzare decine di civili, tra cui bambini e donne (notoriamente feroci terroristi).

Di questa campagna elettorale i media italiani ed europei parlano poco. Un vero peccato!

Dovrebbero. Molto presto questa Ucraina (tra non molto nuova stella sulla bandiera americana) sarà anche un membro a pieno titolo della NATO e, subito dopo, ce la troveremo nel Parlamento Europeo.

I metodi che vengono usati a Kiev e Kharkov potranno così diventare moneta comune anche nelle nostre elezioni. Così, finalmente, anche noi potremo gettare nei cassonetti qualcuno dei nostri deputati e ministri. Del resto noi italiani (i nostri padri) abbiamo già fatto l”esperienza con l”olio di ricino.

Dovremmo mandare un gruppo di esperti e consiglieri in Ucraina, per suggerire l”introduzione dell”olio di ricino nella campagna elettorale.

A questo ancora non hanno pensato, forse perché i consiglieri americani non gli hanno suggerito niente in merito.

Comunque meglio suggerirgli l”olio di ricino che mandargli altre armi. A questo pensano già inglesi e americani.

Si chiama divisione internazionale del lavoro.

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