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'Fabio Mini: cosa ''non'' sappiamo del Califfo'

'Al-Baghdadi sarebbe il prodotto ''involontario'' del sistema di detenzione USA. Ideò e creò il mostro ISIS sotto il naso dei secondini? Tesi suggestiva, ma non convince. '

'Fabio Mini: cosa ''non'' sappiamo del Califfo'
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10 Dicembre 2015 - 21.06


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di Fabio Mini.

Mentre Russia e Turchia si scambiano insulti e accuse è tornata di moda
la madre di tutte le accuse: il sedicente Califfo Al-Baghdadi sarebbe il
prodotto “involontario” del sistema di detenzione adottato dagli
americani. Avrebbe ideato e creato il mostro Isis sotto il naso dei suoi
secondini.

La tesi è suggestiva, ma non convince. Su Al.Baghdadi si sa poco o
nulla e la stessa ex moglie appena liberata in Libano dopo uno scambio
di prigionieri con al Nusra ha dichiarato: “Dicono che sono la moglie ma
io non lo so. Ho divorziato da mio marito sette anni fa (2008?) e non
era quello che è ora”. C’è da crederle. Perchè l’alternativa è credere
alle biografie più o meno ufficiali e più o meno fantasiose che in
realtà sembrano riferirsi a persone diverse.


Prima della guerra Al-Baghdadi era forse un introverso
imam in una piccola moschea di provincia, forse era un impiegato di
bassa categoria, forse un ladruncolo di periferia. Un compagno
all’università islamica lo definisce “insignificante”.

Questo profilo collima con la descrizione dei
guardiani del campo di detenzione statunitense di Camp Bucca che lo
ebbero ospite nel 2004. Secondo i registri del Pentagono la Commissione
di revisione e rilascio lo propose per la liberazione alla fine dello
stesso anno in quanto “prigioniero di basso livello”. Altre fonti, tra
cui le dichiarazioni del Colonnello Kenneth King già comandante di Camp
Bucca affermano che Al Baghdadi fu detenuto dal 2005 al 2009.



Nei centri di detenzione come Camp Bucca e Camp
Addler stazionavano comuni cittadini, delinquenti e attivisti islamici.
Al-Baghdadi non sembrava appartenere a questi ultimi. Tuttavia in quel
periodo nasceva l’esigenza americana di organizzare milizie sunnite per
contrastare il nascente potere sciita in Iraq.



Furono addestrati centinaia di ex miliziani, militari
ed ex agenti segreti di Saddam Hussein. Nei luoghi di detenzione furono
reclutati jihadisti, mercenari e soprattutto sunniti in funzione
antisciita. Inoltre, una buona parte degli internati iracheni rilasciati
dalle commissioni di verifica furono arruolati nelle file degli stessi
gruppi di fuoco e d’ informatori al servizio degli americani o delle
compagnie private di sicurezza.


Di fatto, quando gli americani iniziarono a sostenere e organizzare
le bande anti Assad in Siria, alcuni gruppi jihadisti come Al Nusra si
trovarono mescolati ai militari siriani defezionisti, ai ribelli
organizzati e ad altri gruppi di tagliagole. Non è detto che avessero un
centro comune al quale rispondere, ma non era neppure necessario.
Avevano l’addestramento per fare da soli in nome di chiunque.


Se Al-Baghdadi non fu arruolato e indottrinato non si
capisce cosa gli abbiano dato da mangiare, bere e fumare perché
improvvisamente un predicatore da quattro soldi o un oscuro impiegato
diventa un genio.



Si dice che nel 2006 (mentre era in galera) fosse
membro del comitato sharia dei Mujiaheddin dell’ Msc che in quell’ anno
divenne Isi: emanazione di al Qaeda e futuro Isis o Isil. Probabilmente
esercitava l’autorità all’ interno dello stesso campo di detenzione.
Forse era un abile mediatore e doppiogiochista. Comunque era un
fenomeno. Una volta uscito, questo Al-Baghdadi assunse la direzione dell’
Isi. Dal 2010 organizzò e diresse centinaia di attacchi terroristici,
sfidò apertamente l’ autorità di al Qaeda, assorbì i foreign fighters di
al Nusra e combattè contro le odiate milizie sciite di Muqtada al Sadr.


Fu dato per assassinato nel 2012, ma le stesse
autorità irachene lo smentirono. Nel 2014 cacciò da Raqqa la fazione di
Al Nusra ancora fedele ad Al Qaeda e si proclamò Califfo. Apparentemente
fece tutto da solo. La moglie ha ragione, non è lui.

Fonte: Il Fatto Quotidiano,  5 dicembre 2015.

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