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Trionfo di Erdoğan. L'America si umilia e lo aiuta a cacciare i curdi

'Non è amaramente divertente vedere la cosiddetta ultima superpotenza rimasta umiliarsi al punto di cedere a tutte le richieste dell''uomo forte di Ankara?[M. Blondet]'

Trionfo di Erdoğan. L'America si umilia e lo aiuta a cacciare i curdi
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25 Agosto 2016 - 21.16


ATF

di Maurizio
Blondet
.

Il 24 agosto una dozzina di cingolati e
truppe della Turchia sono penetrati in Siria per scacciare “i gruppi terroristi
dalla frontiera turca e mantenere l’integrità territoriale della Siria”. Quella
integrità territoriale che stavano violando… Ma si sa: “integrità
territoriale della Siria” è il mantra che significa, in realtà, “nessuno stato
curdo sarà ritagliato qui”.

Di fatto i turchi hanno respinto dalla città
siriana di Jarablus i “terroristi” curdi dello YPG. Quelli armati, addestrati e
pagati dagli americani, che li hanno anche riempiti di promesse: combattete
Assad e avrete il vostro stato in Siria.

E come hanno reagito gli americani? Hanno
assistito le forze turche, con l’appoggio aereo. Ma non basta: Joe Biden, il
vicepresidente, è stato precipitato ad Ankara dove s’è profuso in sperticati
elogi ad Erdoğan. E al suo fianco ha fatto la seguente dichiarazione rivolta ai
curdi-siriani: “Abbiamo detto loro che devono ritirarsi oltre il fiume. Non è
possibile ottenere il sostegno degli Usa se non sono disposti a farlo. Punto”.

La milizia YPG aveva progettato una
espansione ad ovest di Manbij (che aveva “liberato” dall’IS con una liberazione
concordata e benedetta dagli americani: duemila veicoli con i guerriglieri
erano stati lasciati uscire dalla città). Adesso gli americani dicono: niente
stato curdo in Siria. Speravano i curdi dello YPG che Washington avrebbe
buttato nel cesso la Turchia, il fianco Sud della Nato, per dare soddisfazione
a loro?

Anzi, Joe Biden s’è scompisciato in lodi ad Erdoğan;
ha lodato come ha stroncato il colpo di stato (quello organizzato dalla CIA) e
ha fatto capire che non è contrario all’estradizione di Gülen.

“Noi, come alleato del popolo turco vogliamo
dire che noi sosteniamo la Turchia con tutto il cuore. Se il popolo turco e il
governo vuole il nostro aiuto, continueremo a farlo. Obama è stato uno dei
primi capi di Stato che ha pubblicamente sostenuto la Turchia dopo il tentativo
di colpo di stato. Gli eventi ci hanno sorpreso. Questo tradimento [il golpe di
Gülen e CIA] ha fatto cadere bombe nel cuore della democrazia turca. Ammiriamo
il coraggio della popolazione turca. Hanno fermato i tank e si sono posti come
scudi per proteggere la democrazia. Li chiamano martiri in questa regione; noi
li chiamiamo eroi”.

Biden ha respinto col giusto sdegno le “voci”
secondo cui gli Usa sapevano del golpe in anticipo. “Non avremmo mai sostenuto
una azione così subdola”.

“Noi siamo dalla parte della Turchia. Il popolo
turco non ha amico migliore rispetto agli Stati Uniti” – ha detto Biden, ormai
lanciatissimo. Quanto a Gülen, “non abbiamo intenzione di proteggere una
persona che danneggia i nostri alleati. Faremo una richiesta al tribunale degli
Stati Uniti in considerazione tutte le prove. Questo richiederà un certo tempo.
Posso capire pienamente che la popolazione turca sia arrabbiata, ma restiamo
sintonizzati. Ci impegniamo a collaborare con il governo turco. È comprensibile
che nessun governo possa tollerare una cosa del genere “.

Non è amaramente divertente vedere la
cosiddetta ultima superpotenza rimasta umiliarsi a tal punto, corteggiare il
dittatore e gareggiare con Mosca nel compiacerlo? Cedere a tutte le sue
richieste?

Un trionfo per Erdo. Paga fare i duri (quando
lo si è).

Dunque la Turchia resta nella NATO. Lo ha
confermato allegro il premier turco Binali Yıldırım felice per le dichiarazioni
del vicepresidente, in pratica le scuse di Obama.

Se non ci sarà stato curdo in Siria, un altro
paio di maniche è il Kurdisatan iracheno. Lo steso giorno in cui Biden s’è precipitato
e sprofondato ad Ankara, nella capitale è arrivato anche Barzani, il capo-clan
della Regione Autonoma del Kurdistan (KRG) iracheno. Barzani chiuderà tutte le
scuole di Gülen che sono state aperte nel suo stato. In cambio, ha detto
“abbiamo concordato [con Erdoğan] di combattere insieme l’IS”.

Ah già, l’IS.

Occupa ancora la città irachena di Mossul
(tutta o in parte), la città petrolifera: quindi cruciale. I crudi stanno perciò
preparando un’offensiva su Mossul, loro cespite petrolifero. I turchi
appoggeranno i peshmerga. “L’operazione per liberare Mosul è stato uno dei
principali argomenti di conversazione” fra Erdoğan e Barzani, ha detto il
portavoce del KRG. Non ha fatto mistero che il governo curdo ad Erbil guarda
alla Turchia come a un alleato importante.

Che dire? Quanti voltafaccia in pochi giorni.
Ma Erdoğan fa la ‘sua’ politica nell’area, e gli americani ci devono stare.
Quanto ai russi possono convivere per il momento con questa soluzione: integrità
territoriale della Siria e stato curdo in Iraq. Fino alle prossime mosse, le
prossime settimane o giorni o ore. “Stay Tuned”, come dice Biden.

Interessante contrasto, Washington ha
pesantemente minacciato la Commissione UE: per la questione della Apple che, in
cerca di evasione fiscale, s’è piazzata in Irlanda. La Commissione ha aperto
una “procedura”. Il dipartimento USA del Tesoro non riconosce alla Commissione la
veste di autorità fiscale sovrannazionale, quindi minaccia ritorsioni enormi se
non rinuncia alla causa. Ritorsioni da 19 miliardi di dollari.

Forse anche gli americani, oltre che noi,
sono stufi della Commissione UE. Non hanno più bisogno di una simile “Europa”;
oggi hanno Polonia e Baltici pronti a fare le guerre alla Russia, Romania e
Bulgaria come centri di accumulo degli armamenti per la terza guerra mondiale.

Se il vostro modesto cronista ha ragione, nei
prossimi giorni o settimane leggerete sui mainstream
media
delle critiche alla UE, all’Euro, alla Merkel e a Juncker che prima
non potevate trovare se non sui blog di Bagnai e Mazzalai. O sul sito di Beppe
Grillo. O sui tweet di Salvini.

Stay Tuned.

E qualcuno avverta la Mogherini.

Sarà per il nuovo clima se la Merkel ha
proposto di rimettere in vigore la leva militare e consigliato ai tedeschi di
tenere in casa scorte per dieci giorni?

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