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'Sì all''uscita dall''Euro, #NoAlBailin'

'Le banche italiane stanno per saltare, il prelievo forzoso non è un''ipotesi, è legge. Nessuno è al sicuro, neppure chi ha risparmi inferiori ai 100.000 euro. [M5S Europa] '

'Sì all''uscita dall''Euro, #NoAlBailin'
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21 Gennaio 2016 - 23.08


ATF

Le banche italiane
stanno per saltare, il governo racconta che tutto va bene. Per i banchieri
forse. I cittadini a causa dell”entrata in vigore dal primo gennaio del bail-in voluto
fortemente dal Pd pagheranno con i loro risparmi: il prelievo forzoso non è
un”ipotesi, è legge. Nessuno è al sicuro, neppure chi ha risparmi inferiori ai
100.000 euro. Lo scandalo di Banca Etruria al confronto sembrerà una ragazzata
fatta per mettere al sicuro un “babbo di”. Il Pd non ha soluzioni,
obbedisce e poi abbaia al padrone, ma non morde. Usano diversivi, spacciano
dati falsi, creano casi mediatici mentre tutto crolla. Le code ai bancomat son
dietro l”angolo. La soluzione è una: uscire dall”euro. Continuate a leggere: è
spiegato cosa sta succedendo e cosa accadrà di qui a poco. Rimpiangerete il prelievo forzoso di Amato
del 1992.

intervento di M5S Europa

su beppegrillo.it

“Vi
ricordate cosa accadde in Grecia o la propaganda del Governo vi ha
completamente offuscato la mente? Le
lunghe code ai bancomat
, la disperazione delle persone coi
conti correnti congelati. Tsipras venne ricattato,
la Troika intimidì le istituzioni e il popolo ellenico, in una delle più brutte
pagine di storia “democratica”
dell’Unione Europea. L’Euro si rivelò al mondo per quello che è: non una moneta
unica, ma un vero e proprio “sistema
di controllo
”. Ciò che è successo in Grecia sta per avvenire in
Italia. Le borse crollano, alcune banche
sistemiche perdono il 20% ogni giorno
.
La speculazione si mangia le menzogne del Governo e le sofferenze degli
istituti di credito non possono più essere nascoste. Si parla di 200 miliardi di Euro di
crediti deteriorati secondo le fonti di Bankitalia, ma alcuni analisti
indipendenti parlano di oltre 400 miliardi. Ovvero, 1/4 del PIL italiano.

Sei banche italiane
sotto controllo BCE

I
battibecchi tra Renzi e Juncker sono finti. Le soluzioni
del Governo italiano e dell’Europa sono le stesse. Il governo piddino ha
sostenuto tutte le vergogne della Commissione Europea e viceversa. Ora, però,
quest’ultima si appresta a bocciare la legge di stabilità e il disgustoso aiuto
di stato costruito dopo l’attuazione del salva-banche. Gli istituti di credito
sono messi talmente male che chiudere un occhio è impossibile. La BCE ha messo sotto
controllo sei banche italianeconsiderate
sistemiche
: UniCredit, Monte Paschi Siena, Gruppo Carige, Banco
Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Se le banche saltano
arriva il prelievo forzoso

A
questi istituti gli ispettori della BCE revisioneranno il portafoglio crediti,
e cӏ da scommettere, come accaduto di recente con la vicenda Banco Espirito
Santo/Novo Banco e le banche greche, che gli ispettori di Mario Draghi
chiederanno ulteriori svalutazioni delle sofferenze in bilancio alle banche.
Cosa significa? Molto semplice: oggi in media le banche italiane valutano a
bilancio i loro crediti deteriorati al 40% del loro valore nominale, cioè su
ogni Euro di credito deteriorato contano di recuperare 40 centesimi. Se la BCE
decidesse di applicare le stesse valutazioni imposte al “salva-banche” di
dicembre, i crediti deteriorati verrebbero svalutati magari fino al 17% del
loro valore nominale.Questo
farà emergere i buchi nei bilanci delle banche
.


VIDEO Con il ”bail in” via libera al prelievo forzoso

Una
volta che questi buchi saranno generati, non rimarrà che attuare le soluzioni
drammatiche che lo stesso
 PD ha votato al Parlamento Europeo.
O si attuerà un aumento di capitale (molto difficile), o si verrà svenduti ad
una banca estera o si attuerà
 l”ormai tristemente famoso bail-in. I
soldi dei risparmiatori saranno prosciugati
 per evitare il collasso definitivo del
sistema. Verrà attuato di fatto un prelievo forzoso che a confronto quello del
1992 sembrerà di pochi spicci. Un crimine e una violenza inaudita che si
abbatterà sui cittadini, colpevoli solo di essere stati raggirati dalle
stupidaggini trasmesse dai media di regime.

I nostri risparmi sono
in pericolo, anche sotto i 100.000 euro

UniCredit,
Monte Paschi Siena, Gruppo Carige, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e
Banca Popolare dell’Emilia Romagna sono istituti a rischio. Siamo tutti in
pericolo! Anche i risparmiatori con meno di 100mila euro sul conto corrente lo
sono. Il fondo di garanzia, quello che dovrebbe tutelare i risparmiatori da
possibili collassi e “ripagare”
i conti correnti, è finanziato dallo stesso sistema bancario privato e ha una
dotazione di circa 4 miliardi di Euro a fronte di depositi che avrebbero
diritto a garanzia pari a oltre 500 miliardi di euro: lo 0,8%. Come si può
pensare che i nostri risparmi, anche i c/c sotto i 100mila euro siano al
sicuro? Che succederebbe alla garanzia in caso di crisi sistemica e fallimento
di una grande banca? Chi metterà i soldi nel fondo? Senza la garanzia della
banca centrale, i nostri soldi non sono al sicuro.

Il Pd servo della
Troika

Il
Governo è recidivo nell’attuare le politiche della Troika. Qualche giorno fa,
nella plenaria a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha votato il Report Balz. Il testo
votato comprende due paragrafi interessanti che PD, Forza Italia e NCD, con
tutta probabilità, non hanno nemmeno letto. Nella prima parte si inneggia alla
bontà del bail-in, nella seconda parte si prende atto del contributo del
Comitato di Basilea per ridurre l’esposizione bancaria al debito sovrano. Nel
paragrafo 24 si è ancora più espliciti: l’Unione Bancaria deve affrontare le
interdipendenze tra rischio sovrano e rischio bancario e ridurre i rischi
attraverso un’azione congiunta. Avete capito? Vogliono che i titoli di stato
non siano più considerati risk-free, cioè a rischio zero. L’impatto sulle
banche italiane di un simile provvedimento sarebbe disastroso. I nostri
istituti, secondo i dati Banca d’Italia di novembre, hanno in pancia più
di 400 miliardi di euro di titoli di stato
. Non considerarli
più risk-free equivale ad aprire voragini nei bilanci, perché i titoli a
rischio zero hanno un coefficiente di ponderazione zero (secondo approccio RWA,
cioè Risk-Weighted-Asset) e non richiedono assorbimento di capitale. In
soldoni: se detengo titoli di stato a bilancio, non devo accantonare riserve
patrimoniali.

Il governo senza
soluzioni

Il
Governo italiano parla, dichiara, ammonisce, ci chiama gufi, sposta
l’attenzione dei media perché non ha soluzioni.
L’unico modo per liberarsi da questo sistema di governo dell’Europa è liberarsi
dalla catena che lo rende possibile: la moneta unica. Essa rappresenta non solo
un vincolo di cambi fissi ancorato alle economie del Nord, ma anche un metodo
“strutturato alla
perfezione
” di oppressione dei popoli e della democrazia. I vincoli secondo cui la banca centrale non può
fungere da prestatore d’ultima istanza (come è la FED per gli Stati Uniti
d’America) strangolano i cittadini europei nella morsa dell’austerità. La
mancanza di una netta separazione bancaria tra istituti tradizionali e
speculativi (secondo un moderno Glass-Steagall Act) dona in pasto alla
speculazione finanziaria interi sistemi economici nazionali.

Fuori dall”euro per
salvare l”Italia

E’
arrivato il momento, per il MoVimento 5 Stelle, di fare un appello al Governo. La moneta unica ci sta portando al
collasso
, non abbiamo più il tempo di discutere sui massimi
sistemi e sulle supercazzole del premier. Non è questo il tempo per mentire
ancora ai cittadini italiani. Non c’è alcuna speranza di miglioramento
all”interno di questo sistema criminale, che prima ha messo in ginocchio la
nostra economia e ora si vuole appropriare dei nostri risparmi e poi
commissariarci. E’ tempo di agire e affrancarsi
dalle catene dell”Euro
, altrimenti quanto successo in Grecia
potrebbe accadere a breve in Italia. Stretti nella morsa della crisi e
dell”incapacità del Governo, ci costringeranno a chiedere aiuto al MES (il
fondo salva-stati), arriverà la Troika e saremo definitivamente commissariati. Tagli
alle pensioni, ai salari, alla sanità, ai servizi, aumento delle tasse e
privatizzazioni
: è la loro ricetta, ciò che ci aspetta se non
agiamo. Esattamente il contrario di quanto scritto nella nostra bellissima
Costituzione, che questi criminali hanno deturpato. Noi cittadini italiani
dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e riprenderci la sovranità che ci è
stata derubata.”

M5S Europa

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