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'L''intento è unire. Grillo, il 51% e oltre'

Un giovane lettore scrive a Giulietto Chiesa su Facebook, per invitarlo a unire le forze con il M5S. Chiesa risponde spiegando perché occorra andare oltre il 51%

'L''intento è unire. Grillo, il 51% e oltre'
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13 Settembre 2013 - 10.54


ATF

Caro
Giulietto,

la
penso esattamente come te, però non capisco perché, invece di frammentare i
voti in un altro partito, non ti unisci al M5S. del resto, la pensi allo stesso
modo… Penso che l’unione fa la forza e quindi bisogna lottare uniti e non
creare separazioni in mezzo alla gente che la pensa allo stesso modo. Grazie
per il tuo contributo e in bocca al lupo.

Christian
Bata Batildi.

Caro
Christian,

Io
non penso di frammentare nulla. Alternativa
non è stata creata per costruire l”ennesimo partitino. Sono giunto a questa
decisione dopo avere sperimentato, ripetutamente, l”enorme difficoltà di
trovare interlocutori che capissero la deriva
drammatica
che il nostro paese ha imboccato. Il mio disegno era, ed
è,  contribuire a creare una forza politica nuova, plurale (nel senso che non deve e non
può – pena la sconfitta – essere composta da una sola forza), capace di
sostituire l”attuale classe politica.

Ho
ripetutamente detto che un grande paese non può essere cambiato con la
maggioranza del 25%. Ho ricordato che Enrico Berlinguer disse, dopo gli eventi
del golpe in Cile del 1973, che non sarebbe bastata, per cambiare, nemmeno una
maggioranza del 51%. Troppo forte è
il nemico e lo sono i mezzi che ha a disposizione, nazionali e internazionali. Guai sottovalutare la forza dei Padroni
Universali
e dei loro maggiordomi
locali!

Quindi
penso che occorra costruire un grande soggetto politico, democratico,
popolare
.

Se ci
si riesce, allora si può vincere. Se non ci si riesce, allora non avrà senso
fare un nuovo partito. Questo vale anche
per il Movimento Cinque Stelle
, che è oggi l”unica, decisiva, forza di opposizione. Pensare di sconfiggere, da
soli, tutti gli altri è un errore. È tutto molto semplice da capire, basta fare
una giusta valutazione dei rapporti di
forza
. Beppe Grillo sembra non capire questa elementare verità.

Ho
proposto che sia Beppe Grillo ad
avviare consultazioni con una serie
di personalità, fuori dai partiti,
dotate di competenze essenziali, non
ricattabili
, moralmente al di sopra di ogni sospetto, per costituire un “governo ombra capace di
prendere nelle sue mani il paese in caso (assai probabile) di collasso del
sistema politico italiano.

Dunque,
mi pare chiaro, io non intendo dividere. Intendo unire. Unire tenendo conto delle diversità esistenti. Non pretendo di avere ragione su tutto, ma ho
un”idea generale e un programma politico molto ben ragionato e sostenuto da
dati reali. Questo progetto politico non coincide che in parte con quello – che
io rispetto – del M5S. Sono comunque pronto a discuterne con chi lo desideri. Un”alleanza tra forze diverse (non
intendo tra queste includere alcuno dei partiti esistenti) implica
l”accettazione delle differenze e la definizione dei punti di convergenza.

Un”alleanza
non è un matrimonio indissolubile, ma può consentire di fare un tratto di cammino comune con altri.
Poi, appunto, si vedrà, ma sarà stato fatto un passo avanti. Questo è il mio
pensiero.

Giulietto
Chiesa, presidente di Alternativa

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