'A chi ha giovato la scomparsa dell''aereo malese?' | Megachip
Top

'A chi ha giovato la scomparsa dell''aereo malese?'

Blackstone e Jacob Rothschild, possibili beneficiari della scomparsa del velivolo della compagnia Malaysia Airlines? Emerge una storia di brevetti.

'A chi ha giovato la scomparsa dell''aereo malese?'
Preroll

Redazione Modifica articolo

2 Maggio 2014 - 00.56


ATF

di
Alfredo Jalife-Rahme*.

Le
ricerche internazionali dell’aereo scomparso MH 370 hanno
dimostrato che Washington era in grado di seguire il velivolo ben
oltre quanto abbia preteso finora, e che ha fatto passare una
settimana per rivelare quel che sapeva. Hanno altresì dimostrato che
la Cina non disponeva di porti di rifornimento per schierare la
propria flotta su una zona così vasta. Ma al di là della sparizione
dell”aereo e di cosa questa abbia consentito di sapere in merito alle
capacità strategiche di chi ha partecipato alla ricerca, non
possiamo dimenticare che questo strano incidente rende felici due
soggetti particolari: Blackstone e Jacob Rothschild.

Jacob
Rothschild, presidente della
RIT
Capital Partners plc nonché

direttore della
Blackstone.
Presidente dell’
Institute for Jewish Policy Research.

Nell’era
geostrategica tripolare del mondo post-Crimea – che ha come
protagonisti Stati Uniti, Russia e Cina – è d”obbligo confrontare la
soverchiante disinformazione occidentale con l”imprescindibile
consultazione dei reportage del portale multimediale russo
Russia
Today.



Come
spesso succede nei casi di “incidenti” misteriosi, l’inconsueta
scomparsa dell”aereo corrispondente al volo MH 370 della compagnia
Malaysia
Airlines


la cui spiegazione non convince nessuno, tanto meno la maggioranza
dei cinesi direttamente colpiti – ha portato a svariate
interpretazioni, alcune strampalate e altre inquietanti. Mentre
infuria la guerra delle sanzioni di Stati Uniti e Unione Europea
contro Vladimir Putin,
Russia
Today
ha
subito reso pubblico che
«a
quattro giorni (
proprio
così!
)
dalla scomparsa del volo MH 370, un brevetto sui semiconduttori era
stato approvato dall’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti
».
È scoppiata la “guerra dei brevetti”?

Secondo
RussiaToday,
il
beneficiario del brevetto del semiconduttore è Jacob Rothschild,
appartenente alla controversa e assai leggendaria dinastia di
banchieri.

La
proprietà del brevetto era detenuta da cinque titolari, ognuno al 20
per cento: la società Freescale Semiconductor con sede a Austin
(Texas), e altri quattro individui originari della città di Suzhou
(Cina), dipendenti della società texana, che si trovavano a bordo
dell’aereo scomparso.

Secondo
il portale russo,
«se
il titolare del brevetto muore, gli altri titolari si divideranno
alla pari i dividendi del defunto, qualora ciò non sia contestato
nel suo testamento
».
«Scomparsi
(e/o morti)
»
i quattro proprietari cinesi del brevetto,
«colui
che rimane in vita andrà dunque a ottenere l’intera proprietà del
brevetto
».
Questo è proprio quanto è accaduto a favore della ditta texana
Freescale Semiconductor, che appartiene alla controversa e invisibile
società
Blackstone,
il cui proprietario è il banchiere anglo-israeliano Jacob Rothschild
[1].



Gli
inventori e depositanti erano i quattro cinesi scomparsi e il
beneficiario è unicamente la
Freescale
Semiconductor
.
Ma che fortuna!

L’identità
invisibile della
Blackstone,
la sua interconnessione con la
BlackRock
e
il suo partenariato con
Evercore
Partnership
che,
per singolare combinazione, stanno dietro la privatizzazione della
PEMEX (la compagnia petrolifera messicana) emerge in maniera
inquietante [2].



Apparirebbe
dinque che
Blackstone
amministri
la
BlackRock,
diretta dall’anglo-statunitense Larry Fink [3].



Al
di là dell’interconnessione tra le alte sfere di
Blackstone,
BlackRock,
Rothschild, George Soros,
Scotia
bank
,
Evercore
Partnership
,
Protego,
unitamente a
Kissinger
Associates
e
alle controverse assicurazioni AIG, il cui presidente è
l’israelo-statunitense Maurice Hank Greenberg, si dovrebbe scrutare
l’identità dell”impresa
Freescale
Semiconductor
.

È
alquanto strano che tra i 239 passeggeri, 20 fossero dipendenti del
Pentagono, oltre ai quattro passeggeri che avevano dei passaporti
rubati.

Ben
al di sopra delle inevitabili speculazioni del caso, il fatto
rilevante risiede nella professione di elettronico svolta dai 20
dipendenti del Pentagono, tutti quanti molto qualificati nell’arte
della guerra elettronica volta a evitare i sistemi radar militari
[4].



Cosa
assai curiosa: dei venti dipendenti scomparsi della
Freescale
Semiconductor
,
dodici sono originari della Malaysia e otto della Cina.

Freescale
Semiconductor si
vanta
del fatto che i suoi prodotti abbiano applicazioni nei seguenti
ambiti: comunicazioni sul campo di battaglia; avionica; guida dei
missili; guerra elettronica e sistemi di riconoscimento amico o
nemico.



La
controversa società texana è stata una delle prime società di
semiconduttori al mondo. Cominciò come una divisione della
Motorola,
dalla quale poi si separò per essere acquisita nel 2006 dalla
Blackstone
(dei
Rothschild), dall’onnipotente
Carlyle
Group
e
dalla
TPG
Capital
.

Il
gruppo
Carlyle
Group evidenzia

il nepotismo dinastico dei Bush, di Frank Carlucci (ex consigliere
per la Sicurezza Nazionale ed ex segretario alla Difesa), dell’ex
primo ministro britannico John Major, e ha come rappresentante in
Messico la controversa figura di Luis Téllez Kuenzler, oggi
responsabile della Borsa, presso cui si sono verificate diverse
strane interruzioni delle quotazioni [5].



La
TPG
Capital
è
una potente società d’investimento con sede a Fort Worth (Texas),
presieduta dall’israelo-americano David Bonderman, che eccede per
stravaganze come quella di aver versato 7 milioni di dollari ai
Rolling
Stones e altri
per
celebrare il suo sessantesimo compleanno, nel 2002.

Freescale
Semiconductor si specializza nella guerra elettronica e nella
tecnologia
furtiva
(ovvero stealth, NdT – «cloak technology») e utilizza le strategie
che fanno perno sulle contromisure elettroniche dei radar (ECM): 1)
interferenze radar; 2) modificazione degli obiettivi; 3)
modificazione elettrica delle proprietà dell’aria.



Secondo
The
Daily Beast
,
un attacco israeliano contro l’Iran andrebbe ben al di là del
bombardamento aereo, e probabilmente farebbe ricorso a una guerra
elettronica contro l’intero sistema elettrico del Paese, le sue
connessioni internet, le sue reti cellulari e le sue frequenze di
emergenza per pompieri e poliziotti.
The
Daily Beast

assicura
che Israele
«ha
messo a punto un’arma in grado di imitare il segnale di
mantenimento dei telefoni cellulari
»,
che blocca efficacemente le trasmissioni. Nel corso dell”ultimo
decennio, Israele ha accumulato una vasta gamma di armi ad alta
tecnologia del valore di svariati milioni di dollari, che le
permetterebbe di contrastare, accecare e rendere sorde le difese di
Teheran nel caso di un attacco aereo [6].



Inoltre,
c’è una nuova tecnologia
stealth
che rende l’aereo invisibile ai radar e lo maschera all’occhio
umano, laddove il camuffamento ad alta tecnologia può creare campi
elettromagnetici, come afferma
military.com
[7].



La
Cina accusa gli Stati Uniti di una intensificazione degli attacchi
via internet [8], mentre Pechino e Washington accelerano la corsa
agli armamenti per la dissimulazione della tecnologia dell’aereo
invisibile.



Lee
Hamilton, presidente del
Wilson
Center
.
Questo ex parlamentare democratico salvò Ronald Reagan in occasione
dello scandalo Iran-
Contra.
Nel 2000, partecipò allo sviluppo del concetto coloniale della
“responsabilità di proteggere”. Ha co-presieduto la commissione
presidenziale d’inchiesta sull’11 settembre, che sviò
l’attenzione dal colpo di Stato per concentrarla sugli attentati.
Nel 2006, ha co-presieduto la Commissione Baker-Hamilton, che decise
la pausa militare in Medio Oriente.

La
potente società britannica a produzione militare
BAE
Systems –

legata alla NSA, al segretariato della
Homeland
Security nonché
al
sinistro
Wilson
Center –
smascherata
nel corso del lurido scandalo
al-Yamamah,
possiede

un programma adattabile, che punta a occultare gli autoveicoli, e che
può estendersi alle imbarcazioni e agli elicotteri.



Dovremmo dunque vedere dietro la scatola nera del volo MH 370 il lugubre duo
finanziario
Blackstone/BlackRock
dei
Rothschild?


Fonte:
La
Jornada

(Messico)

Note:

[2]
“
BlackRock:
el mayor inversionista del mundo detrás de la privatización de
Pemex
“,
Alfredo Jalife-Rahme,

La Jornada
,
11 dicembre 2013.

[3]
“
Lessons
From Blackstone for BlackRock
”,
Jeffrey Goldfarb,
The
New York Times
,
23 gennaio 2014.

[4]
“
Malaysia
jet hidden by Electronic Weaponry ? 20 EW defense-linked passengers
”,
Deborah Dupre,
Examiner,
9 marzo 2014.

[5]
Vedi il dossier “
Carlyle
Group
“.
[6]
“
Israel’s
Secret Iran Attack Plan: Electronic Warfare
”,
Elie Lake,
The
Daily Beast
,
16 novembre 2011.

[7]
“
Invisible
Planes: China, US Race for Cloaking Tech
”,
Gene J. Koprowski, Fox News, 17 dicembre 2013.

[8]
“
China
points finger at US as hacking attacks soar
”,
Shanghai
Daily
,
29 marzo 2014.

Traduzione
per Megachip a cura di Pino Cabras.

    *
    Alfredo Jalife-Rahme

    è

    un giornalista messicano, di origine libanese, specializzato in
    relazioni internazionali, economia, geopolitica e globalizzazione. È
    professore di Scienze Politiche alla Universidad Nacional Autónoma
    de México e pubblica frequenti editoriali in quotidiani come
    La
    Jornada
    e El
    Financiero
    .

    Viene spesso intervistato alla
    CNN e a TeleSUR.

    Il suo ultimo libro pubblicato è
    El
    Híbrido Mundo Multipolar: un Enfoque Multidimensional
    ,
    (Orfila, 2010).

[GotoHome_Torna alla Home Page]

Native

Articoli correlati