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In arrivo pesanti azioni false flag in funzione antirussa?

'Un economista e analista politico russo, Mikhail Delyagin, prevede una massiccia provocazione antirussa: potrebbe essere un''atomica tattica? '

In arrivo pesanti azioni false flag in funzione antirussa?
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19 Dicembre 2014 - 16.17


ATF

di
Stephen Lendman
.

Da
molto tempo i piani degli Stati Uniti prevedono un cambio di
regime in Russia
, mirando a colpire il governo sovrano
indipendente del proprio principale antagonista eurasiatico.

Washington
vuole insediare un governo fantoccio filo-occidentale con una
rivoluzione colorata o con la guerra. Le ambizioni egemoniche
statunitensi minacciano la pace nel mondo e mai come oggi, dagli
eventi che precedettero la seconda guerra mondiale, la situazione è
stata tanto pericolosa. L’economista e analista politico Mikhail
Delyagin
prevede
una massiccia provocazione anti-russa
: esprimendo le sue
opinioni su Radio Pravda, ha affermato che «cose e dati
riconducibili a un’unica matrice […] costituiscono per tutti una
gravissima minaccia».

L”Ucraina
è un pretesto, una piattaforma NATO manovrata dagli Stati Uniti
,
un anomalo e criminale regime neonazista messo al potere da
Washington.

Economicamente
in bancarotta, senza nessuna legittimità, dipendente da aiuti
esterni per sopravvivere, l’Ucraina è la più recente colonia
americana
.

A
comandare è una politica di controllo, quel che dice Washington va
bene. Il regime fantoccio di Kiev riverisce e obbedisce, altrimenti è
sostituito e una rivoluzione colorata 3.0 ne insedia un altro.

«Perché
è successa la crisi ucraina?», si è chiesto Delyagin. «Qual è la
ragione principale? Perché gli americani vi sono stati così
profondamente coinvolti?»

Perché
Washington, la Cina e l”UE sono i «tre (più importanti) attori a
livello globale», dice Delyagin. Distruggere «la cooperazione
dell”UE con la Russia
elimina quest’ultima come partecipante
indipendente nella competizione globale, che è ciò che vediamo
oggi», lasciando l”America e la Cina come i due restanti giocatori
dominanti al mondo, fra i quali esiste una «vera guerra fredda».

In
Ucraina c’è una guerra calda. Il commercio tra l’Unione Europea
e la Russia è importante: Delyagin crede che il sentimento europeo
favorisca «relazioni non basate sull”arroganza».

Washington
vuole uno «strappo» della Russia dall”Europa
che per il momento
non è riuscito: non è riuscita la provocazione false
flag
del volo MH17, con la quale la Russia non aveva
nulla a che fare e nemmeno i separatisti filorussi del Donbass,
combattenti per la libertà. Il responsabile è stato semmai il fuoco
del cannone di un aereo da guerra ucraino Sukhoi-25.

Dati
radar e satellitari verificabili hanno mostrato la traiettoria del
volo MH17 prima della distruzione; i fori penetrati nella fusoliera
erano compatibili con i colpi di cannone.

«Il
seguito sta arrivando», ha detto Delyagin: «Ci sarà un’altra
provocazione
[…], siamo in possesso di alcune informazioni
indirettamente confermate dall’Occidente che dicono che l’esercito
Ucraino “continuerà (una falsa) offensiva fingendo di attaccare e
i soldati svolgeranno una massiccia preparazione di artiglieria”.»
Poi «una testata nucleare tattica esploderà nella zona
dell”offensiva dell”esercito ucraino
».

Ingiustificatamente,
forse inutilmente, la Russia sarà considerata responsabile. Solo
l’America ha finora usato armi nucleari: farlo di nuovo «non è
così difficile», ha detto Delyagin.

Scorie
radioattive sono immagazzinate nel porto estone di Paldiski. Guidata
dagli Stati Uniti, la NATO «ha presumibilmente consegnato un carico
(radioattivo)», non «rifiuti da smaltire».

«Il
sistema va in questo modo», ha detto Delyagin: «Non essendo in
grado di dimostrare la responsabilità della Russia per il volo MH17,
spiegheremo a tutti che i maledetti barbari russi hanno usato armi
nucleari contro l’indifeso esercito ucraino».

Putin
verrà incolpato
perché nessuno in Russia «può schierare
un”arma nucleare tattica senza l”ordine diretto del comandante
supremo».

Qui
si tratta di distruggere le relazioni tra la Russia e l’Unione
Europea
, interrompere il commercio, recidere i normali legami
politici, addirittura bloccare i mezzi d’informazione russi nei
paesi occidentali e in Giappone.

«Dato
l”infinito cinismo dei nostri cosiddetti “colleghi” americani,

non cӏ nulla di troppo scandaloso che resti fuori dai loro
intrighi, perfino esplodere un ordigno nucleare, azioni criminali
sotto falsa bandiera per incolpare la Russia, un 11 settembre sotto
steroidi troppo muscolare per essere ignorato, con nessuna prova da
fotografare per l’indagine giudiziaria, diversamente dal volo MH17,
«per dimostrare che non siamo noi».

Finora
i tentativi di incolpare la Russia per le condizioni della crisi
ucraina sono falliti. La prove, o la loro mancanza, hanno smentito le
dichiarazioni occidentali .

«Un’esplosione
nucleare è diversa», ha detto Delyagin: «Non lascia impronte.
Magari prima di Natale, uno shock per la sacra festività.»

Delyagin
aveva predetto il colpo di stato dell”Ucraina
: se lo aspettava lo
scorso febbraio, il primo giorno delle Olimpiadi invernali di Sochi;
è venuto alla fine, due settimane più tardi, il 22 febbraio. È da
vedere se Delyagin ha ragione o torto su una false flag
nucleare: per i folli di Washington tutto è possibile.

L”impensabile
potrebbe seguire agli incidenti nucleari di massa: forse isolare con
successo la Russia e poi dirigere lo scontro tra Est e Ovest.

Il
conflitto lancerebbe una guerra nucleare che decenni di
deterrente “MAD” (distruzione reciproca assicurata) hanno
evitato, ma forse non più: resta da vedere, non per molto, se si
dimostra corretto lo scenario prenatalizio di Delyagin.

Domenica
scorsa il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha
incontrato John Kerry a Roma, è stato il loro diciassettesimo
incontro di quest”anno senza risolvere niente: Washington scarica
interamente (sulla Russia) la responsabilità delle condizioni della
guerra civile in Ucraina e degli altri conflitti nel mondo.

Il
ministero degli Esteri russo ha dichiarato:

«In
tema di rapporti bilaterali, Lavrov ha sottolineato che il loro
sviluppo è possibile solo sulla base dell’uguaglianza e di
interessi reciproci, mentre ogni tentativo di esercitare pressioni
sulla Russia non ha alcuna prospettiva.»

Lavrov
e Kerry hanno trattato la questione dell”Ucraina: il diplomatico
russo ha sottolineato l”importanza del rispetto degli accordi di
Ginevra e Minsk, che quelli di Kiev hanno respinto e immediatamente
violato su ordine di Washington senza mostrare prove credibili agli
osservatori. Ora le condizioni di conflitto restano, ma Lavrov spera
altrimenti e dice:

«Nel
contesto della situazione nel sud-est dell”Ucraina, l”attuazione
coerente degli accordi di Minsk è fondamentale, così come la
convocazione di un gruppo di contatto per questo scopo il più presto
possibile.»


L’illegittimo
presidente oligarca Petro Poroshenko è l”uomo di Washington
in Ucraina, un fantoccio di comodo che obbedisce agli ordini a
comando con l’intenzione di alimentare la guerra: il suo falso
“regime del silenzio” è un inganno fuorviante.

Dice
che questo lo aiuta a riorganizzarsi, ad accrescere la forza delle
truppe, riarmarsi, ripristinare la prontezza al combattimento,
prepararsi per nuovi conflitti agli ordini di Washington.

Le
condizioni attuali riflettono la calma prima della tempesta.
Resta da vedere se con l’inganno nucleare false flag
un”altra provocazione Usa-Kiev − oppure con un altro pretesto.

Vale
la pena ripeterlo: Washington vuole che un governo fantoccio
filo-occidentale sostituisca la sovrana indipendenza russa; il suo
piano generale prevede la conquista del mondo, perfino a costo di un
conflitto nucleare per raggiungere gli obiettivi: è la follia sotto
ogni punto di vista.

Un
commento finale

Russia
Today ha intervistato Mikhail Gorbaciov
, l’ultimo
leader della Russia sovietica, oggi ottantatreenne, il quale dice che
l”America ha bisogno delle riforme di una Perestroika, una
ristrutturazione politica, economica e militare.

«Possono
chiamarla col nome che vogliono», ha detto Gorbaciov, «non è
facile per loro con la società che hanno».

Creano
nemici inesistenti, alimentano tensioni, creano instabilità, fanno i
prepotenti con le altre nazioni, scaricano le responsabilità.

«Ogni
volta che le tensioni sono alte, ogni volta che c”è instabilità in
un determinato paese o in tutta la regione, è l”occasione per
(Washington) di intervenire», ha detto Gorbaciov.

«Con
questa politica ho abbastanza familiarità data dalla mia
esperienza», ha spiegato. Crede poi che spetti all’Europa evitare
una nuova Guerra Fredda potenzialmente molto più pericolosa
dell’altra. La distensione è di vitale importanza quando le cose
rischiano di girare fuori controllo innescando un conflitto più
grave.

I
rischi sono troppo pericolosi per consentire a Washington di
assumersi l’intera responsabilità di alimentare il sentimento
antirusso: è inaccettabile.

Contemporaneamente,
sapendo ciò che sta affrontando la Russia, Gorbaciov crede che ci
sia ancora tempo per cambiare le cose.

Washington
ha bisogno di nemici
, ha detto Gorbaciov, per esercitare «una
pressione senza la quale (gli americani) non possono vivere perché
sono ancora schiavi dalla loro vecchia politica».

L”Ucraina
è il pretesto dell”America per qualunque cosa accada, per la sua
politica in cui tutto è lecito, per scatenare un conflitto Est-Ovest
che nessun governo responsabile permetterebbe e che per Washington
costituisce una priorità volta a perseguire le sue mire egemoniche.
Vale la pena ripeterlo: è la follia sotto ogni punto di vista.

Fonte:
[url”http://www.globalresearch.ca/major-anti-russian-false-flag-coming/5419963″]http://www.globalresearch.ca/major-anti-russian-false-flag-coming/5419963[/url]

Traduzione a cura di Emilio Marco Piano.

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