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Zelensky, cantiamogliele a Sanremo

Nel finale del Festival ci sarà l’ennesima apparizione da Kiev. Firmiamo per un’idea diversa da quella sua solita proposta bellicista che ci porta alla catastrofe. Lo diremo anche davanti all’Ariston

Zelensky, cantiamogliele a Sanremo
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23 Gennaio 2023 - 23.30


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di Mattia Crucioli.

L’11 febbraio, durante la serata conclusiva del Festival di Sanremo, è prevista la presenza da remoto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che noi giudichiamo inopportuna.

Nonostante ciò, vorremmo almeno cogliere l’occasione per recapitargli questo appello che, se condividi, puoi firmare anche tu al link che troverai di seguito.

Naturalmente, l’11 febbraio saremo davanti all’Ariston per far sentire la nostra voce e vorremmo che tanti cittadini cogliessero questa opportunità per far sapere come la pensano.

“Presidente Zelensky,

abbiamo appreso della sua partecipazione alla serata conclusiva del Festival di Sanremo, prevista per il prossimo 11 febbraio, e cogliamo questa occasione per farle pervenire il nostro accorato appello per una pace di compromesso.

Siamo consapevoli degli enormi interessi economici e strategici che, dall’estero, premono su di lei affinché questa guerra si protragga ancora.

Non a caso, i rappresentanti di tali interessi hanno coniato lo slogan “pace alle condizioni dell’Ucraina” proprio per sostenere l’idea che nessun compromesso con il nemico debba essere accettato e che questa guerra vada combattuta fino in fondo, fino cioè alla riconquista dei territori del Donbass e della Crimea che nel 2014 si sono proclamati indipendenti e che oggi sono annessi alla Federazione Russa.

Perseguire tale via di scontro “fino alla vittoria” significa produrre e vendere milioni di dollari di armi, indebolire le economie europee ed asiatiche rendendone difficoltosi i reciproci rapporti commerciali e vincolare ad una stretta subordinazione i paesi della NATO; tutti obiettivi utili a Stati Uniti e Gran Bretagna ma mortali sia per il suo che per il nostro popolo.

Perseguire tale via significa, infatti, sacrificare migliaia di vite umane ed esporre la sua gente a sofferenze indicibili; significa, inoltre, creare le condizioni per una crisi economica duratura che sta già colpendo duramente le imprese e le famiglie italiane.

Le chiediamo, dunque, nell’interesse primario del suo e del nostro popolo, di intraprendere ogni sforzo diplomatico che ricerchi una pace di compromesso, anche mediante la rinuncia alla ricostituzione dei confini ante 2014 in cambio di garanzie sulla restante integrità territoriale e di un immediato cessate il fuoco.

Le chiediamo, in conclusione, di non accettare più di essere utilizzato per fomentare la chiamata dell’occidente ad una nuova “crociata” che potrebbe condurre allo scontro nucleare e di salire sul palco di Sanremo non per chiedere l’invio di altre armi bensì per declinare pubblicamente le condizioni ritenute accettabili per una immediata pace di compromesso”.

Mattia Crucioli, Presidente di Alternativa.

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