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La Verità come posta in gioco

la NATO e il CCG hanno perso una guerra di IV generazione e poi una guerra di tipo nicaraguense. Sono loro ad aver organizzato e finanziato la morte di 120mila siriani.

La Verità come posta in gioco
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18 Novembre 2013 - 00.14


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«Sotto i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°59

di
Thierry Meyssan
.

Cosa
succede in Siria da tre anni? Secondo i media della NATO e del CCG,
il “regime” reprime nel sangue una rivoluzione democratica.
Tuttavia questa versione è contraddetta dal sostegno attuale al
governo, stimato, secondo le fonti, tra il 60 e il 90 per cento della
popolazione. La verità è ben diversa: la NATO e il CCG hanno perso
in successione una guerra di quarta generazione e poi una guerra di
tipo nicaraguense. Sono loro, e solo loro, ad aver organizzato e
finanziato la morte di 120mila siriani.

Una
delle poste in gioco della preparazione della conferenza di Ginevra
consiste nello scrivere la storia della Siria. Le potenze della NATO
e del Consiglio di cooperazione del Golfo tentano di imporre la loro
versione dei fatti, il che darebbe loro un chiaro vantaggio al tavolo
dei negoziati. Ecco che ne deriva, all”improvviso, una valanga di
articoli e reportage che ricapitolano le vicende sulla stampa
occidentale e del Golfo.

Gli
occidentali e il CCG affermano che la crisi siriana si collochi come
prosecuzione della “primavera araba”. Il “regime di
Bashar” avrebbe sanguinosamente represso l”aspirazione del suo
popolo alla democrazia. La NATO e il CCG sarebbero allora intervenuti
per proteggere la popolazione civile.

La
realtà è ben altra: gli Stati Uniti hanno pianificato la
distruzione della Siria nel corso di una riunione tenutasi il 15
settembre 2001, a Camp David. Hanno iniziato a prepararla con la
promulgazione della legge denominata
Syria
Accountibility Act

il 12 dicembre 2003 . Hanno cercato di far precipitare la Siria in
guerra dapprima facendo adottare la risoluzione 1559 del Consiglio di
Sicurezza, poi assassinando l”ex primo ministro libanese Rafik Hariri
e accusando in particolare il presidente al-Assad di averne dato
l”ordine. Fallito questo scenario, hanno subappaltato la guerra al
Regno Unito e alla Francia, che si sono preparati attraverso il
Trattato di Lancaster, il 2 novembre 2010. Il segnale dell”inizio
delle operazioni è stato dato dagli Stati Uniti, dal Cairo, a inizio
febbraio 2011.

Febbraio
2011 – Luglio 2012: la guerra di quarta generazione

A
partire da quella data, e per 15 mesi, la NATO e il CCG hanno
lanciato una guerra di quarta generazione, basata interamente sul
loro dominio dei grandi media. Hanno fatto credere al mondo, compresi
i siriani, che l”intero paese si fosse sollevato, mentre le
manifestazioni più importanti non superavano le 5mila persone.
Tramite l”uso di cecchini e di commando, hanno fatto credere a una
repressione sanguinosa. Tuttavia, nel marzo-aprile 2012, dopo la
caduta dell”Emirato Islamico di Baba Amr, Nicolas Sarkozy ha
negoziato il ritiro della Francia, mentre a maggio i siriani hanno
cominciato a dubitare dei reportages di Al-Jazeera, e poi a giugno
Washington accettava la sua sconfitta in occasione della Conferenza
di Ginevra.

Durante
questo periodo, i combattenti erano sia takfiristi siriani (di cui
3mila furono fatti prigionieri a Baba Amr ) sia professionisti
stranieri, in particolare i membri libici di Al-Qa”ida comandati da
Abdelhakim Belhaj. Insieme, hanno formato l”Esercito siriano libero,
inquadrato da ufficiali britannici e francesi, e con a disposizione
l”assistenza logistica della Turchia.

Luglio
2012 – Agosto 2013: la guerra nicaraguense

L”elezione
di François Hollande come presidente francese e la nomina del
sionista Laurent Fabius al Ministero degli Affari Esteri ha
rilanciato la guerra. Appoggiandosi sulla CIA del generale David
Petraeus e sull”esperienza dell”ambasciatore Robert S. Ford (ex
assistente di John Negroponte), la Francia ha lanciato il segnale di
una nuova guerra, questa volta di tipo nicaraguense,nel riunire a
Parigi gli “Amici della Siria”, il 6 luglio 2012. Due
settimane più tardi, un mega-attentato decapitava le forze armate
assassinando i membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Immediatamente 40mila jihadisti stranieri, sostenuti da alcune
migliaia di siriani e sotto la supervisione di ufficiali francesi e
britannici, hanno cominciato l”assalto a Damasco. Questo fu il
momento della verità. I siriani, fin lì molto passivi, aiutarono il
loro esercito a difendere la capitale e respingere gli invasori. Ne è
seguito un anno di guerra crudele ed efferata che ha fatto più di
100mila martiri.

Durante
questo periodo, gli Stati Uniti si tirarono indietro, lasciando i
loro alleati a fare il lavoro sul campo. Tuttalpiù, tentarono di
pesare sul Qatar e l”Arabia Saudita per limitare il peso degli
jihadisti e favorire i mercenari laici. Centri di reclutamento furono
aperti in Tunisia o in Afghanistan. Dei ponti aerei furono
organizzati dalla Libia o dallo Yemen per recapitare decine di
migliaia di jihadisti che venivano a morire in Siria. Come in
Nicaragua, si trovavano siriani a loro sostegno, ma in definitiva
servivano più a controllare le “zone liberate” che a
battersi faccia a faccia con l”esercito regolare.

Da
agosto 2013 a oggi : lo scacco della NATO

Nel
constatare il loro nuovo fallimento, le potenze della NATO e del CCG
tentarono di ignorare i veti russi e cinesi nel Consiglio di
Sicurezza. Nell”organizzare un crimine al quale avrebbero dato un
immensa portata simbolica, avrebbero giustificato un intervento
internazionale per proteggere la popolazione civile. In tal modo,
avrebbero potuto finire per bombardare il paese come avevano fatto in
Libia.

L”attacco
chimico della Ghoutta, il 21 agosto 2013, è stato organizzato dalla
NATO. Le armi sono state trasportate da una caserma dell”esercito
turco fino a Damasco e i soliti media di guerra sono stati
mobilitati per rendere questo episodio più grave di qualsiasi altro
evento.

Ma
il dispiegamento imprevisto della flotta russa al largo delle coste
mediterranee avrebbe costretto il Pentagono ad attaccare dal Mar
Rosso sorvolando la Giordania e l”Arabia Saudita, ossia immergendo i
loro alleati nella guerra. Poiché Washington ha rinunciato a entrare
in un conflitto regionale, la diplomazia USA ha cercato poi di
preparare la conferenza di Ginevra 2.

Ginevra
2

La
Conferenza di Ginevra 2, che probabilmente si terrà a fine gennaio
2014, dovrà mettere fine a tre anni di guerra. A seconda della
diversa lettura che si trarrà dagli eventi, la Siria avrà
attraversato una guerra civile o sarà uscita vittoriosa da
un”aggressione straniera.

Sono
i leader occidentali e del Golfo a essere responsabili della guerra e
a recare la colpa per la morte di 120mila siriani e di decine di
migliaia di jihadisti .

Thierry
Meyssan, 17 novembre 2013.

Traduzione a cura di Matzu Yagi.

Questa “cronaca settimanale di politica estera” appare
simultaneamente in versione araba sul quotidiano “Al-Watan” (Siria),
in versione tedesca sulla “Neue Reinische Zeitung”, in lingua
russa sulla “Komsomolskaja Pravda”, in inglese su “Information
Clearing House”
, in francese sul “Réseau Voltaire”.

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