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La fine del cessate il fuoco in Siria non pare frutto di un errore, ma di un piano. A che gioco gioca Washington? [Thierry Meyssan]

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19 Settembre 2016 - 22.09


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«Sotto
i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°200

di Thierry Meyssan.

Mentre
il cessate il fuoco in Siria, stipulato dal Segretario di Stato statunitense e
il suo omologo russo, sembrava tenere – tranne il tentativo israeliano del
primo giorno – il Pentagono ha attaccato per la seconda volta l”Esercito arabo siriano. Esso assicura che si sia trattato di un errore, ma la reazione
dell”ambasciatore alle Nazioni Unite all’ONU lascia invece pensare alla
realizzazione di un piano. A che gioco gioca Washington?

DAMASCO (Siria) – Nel negoziare un cessate il fuoco con gli Stati Uniti, la Russia sapeva che non lo avrebbero rispettato più dei precedente.

Ma Mosca sperava di avanzare verso il
riconoscimento di un mondo multipolare.

Washington, da parte sua, metteva davanti la fine della presidenza di Obama per
giustificare la sottoscrizione di un accordo da ultima possibilità.

Lasciamo da parte il tentativo israeliano di approfittare della tregua per attaccare Damasco
e il Golan. Tel Aviv ha dovuto subire
lanci di missili di nuova generazione,
ha perso un aereo e ne deve riparare un secondo. Sembra che la Siria sia ora in
grado di contestare il predominio aereo regionale di Israele.

Lasciamo ugualmente da parte anche i capi di Stato e di governo europei che
hanno applaudito a questo accordo senza conoscerne il contenuto e si sono
quindi coperti di ridicolo.

Veniamo al punto: in definitiva, il convoglio umanitario dell’ONU era pieno
di armi e munizioni
. È ancora in attesa al confine turco, ufficialmente
perché la strada non è sicura, ufficiosamente perché la Siria richiede di
poterlo ispezionare prima di lasciarlo passare. Questo modo di fare delle
Nazioni Unite corrisponde alle rivelazioni dell”ex capo dell’anti-terrorismo turco,
Ahmet Sait Yayla, attualmente in fuga:
il Pentagono e la Turchia utilizzano convogli
umanitari
per armare i jihadisti.

In seguito, il Pentagono ha attaccato una posizione
statica siriana a Deir ez-Zor. Si è
fermato quando la Russia l’ha avvertito del suo “errore”. E ha
lasciato che i jihadisti continuassero
l”attacco lungo la via che era stata loro aperta.

Sul piano strategico, impedire all”Esercito
arabo siriano di liberare l”intero governatorato di Deir ez-Zor significa mantenere Daesh nel suo ruolo di ostacolo
sulla tratta Damasco-Baghdad-Teheran. In passato, il Pentagono aveva lasciato che
Daesh s’installasse a Palmira, la tappa
storica lungo la “Via della
Seta”
. Ad oggi, la strada è tuttora tagliata dal lato iracheno da
parte dei jihadisti, ma potrebbe venire aggirata da Deir ez-Zor, qualora gli
iracheni liberassero Mosul.

Da
un punto di vista statunitense,
l”accordo era solo un modo per guadagnare tempo, per approvvigionare i
jihadisti e riprendere la guerra
.

Invertendo la situazione sul piano
diplomatico, la Russia ha convocato una riunione del Consiglio di Sicurezza di emergenza, provocando il panico a
Washington. In effetti, questo periodo non corrisponde unicamente alla fine del
mandato di Obama, ma anche allo svolgimento dell”Assemblea generale delle
Nazioni Unite.

Chiaramente preoccupata, l”ambasciatrice
degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza, Samantha Power, ha lasciato la sala del Consiglio in sessione
plenaria per parlare con i giornalisti. Sperava così che i primi dispacci di
agenzia avrebbero trattato solo il punto di vista statunitense. Ha dunque ironizzato
sulla «messa in scena» russa intorno a ciò che non sarebbe altro che un
semplice «incidente» di tiro (appena 62 morti e centinaia di feriti!). Poi si è
lanciata in una diatriba sui ben più gravi crimini del regime di Damasco.
Allertato della manipolazione in corso, l”ambasciatore russo, Vitaly Churkin, ha lasciato a sua volta
la sala del consiglio per venire a offrire il suo punto di vista. Piuttosto cauti,
i giornalisti, ai quali la Camera dei Comuni britannica ha appena ricordato le menzogne della Power sui presunti
crimini di Muammar Gheddafi, hanno
riferito entrambi gli interventi.

Ormai la
Russia spingerà il suo vantaggio diplomatico
: gli Stati Uniti sono stati colti in flagrante delitto di tradimento.

Mosca potrebbe quindi utilizzare l”Assemblea
Generale per annunciare la sua volontà di farla finita con i jihadisti. La manipolazione
USA si ritorcerebbe contro coloro che l’hanno concepita. Washington avrebbe solo due opzioni: o impegnarsi in un confronto
aperto che non vuole, o accettare che i suoi protetti perdano la partita
.

Fonte:
Al-Watan (Siria), 20 settembre 2016.

Traduzione
a cura di Matzu Yagi.

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IL SINISTRO RITRATTO DI SAMANTHA POWER:

Thierry Meyssan, [i][b][url”Il lato oscuro dell”amministrazione Obama”]http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=124633[/url] [/b][/i](Samantha Power & Cass Sunstein, nobili ideali e cinismo letale. Come instaurare una dittatura in guanto di velluto).

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