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Gli Stati Uniti e Israele iniziano la colonizzazione del Nord della Siria

'Su impulso di CIA e Israele, i curdi siriani hanno deciso di ''curdizzare'' il Nord siriano. Occupano le case dei non-curdi e ingiungono alle scuole di licenziare i prof arabi'

Gli Stati Uniti e Israele iniziano la colonizzazione del Nord della Siria
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2 Novembre 2015 - 01.56


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da Rete Voltaire.

La colonizzazione del Nord della Siria è un
vecchio piano israeliano collegato allo sviluppo dei missili. Si tratta di i
creare uno Stato indipendente nel Nord del paese, al fine di controllare la
Siria da dietro, nello stesso modo in cui gli israeliani hanno creato lo Stato
del Sud Sudan nel 2011, per controllare l’Egitto da una posizione retrostante.

Questo progetto israeliano è stato ripreso
dalla Francia e ha dato luogo, nel 2011, a un trattato segreto firmato da Alain
Juppé e Ahmet Davutoğlu.

La Turchia aveva accettato che lo Stato fosse
diretto dalla sua minoranza curda e che Ankara avrebbe potuto espellervi il PKK
e affermare la supremazia turca nel suo paese.

Nel settembre 2013, il Pentagono faceva pubblicare
da Robin Wright una nuova mappa che ridisegnava e ricomponeva la regione,
comprendendo la creazione dell’Emirato islamico di Daesh e quella di un nuovo
“Kurdistan” nei territori arabi della Siria.

A metà ottobre 2015, in risposta alla
campagna russa contro i jihadisti, la CIA ha creato le «Forze democratiche
siriane», presentate come un”alleanza di curdi siriani e di «ribelli». In
realtà, le FDS sono una nuova etichetta del YPG (le forze curde finora fedeli a
Damasco), a cui sono stati aggiunti alcuni alibi arabi.

Immediatamente, i curdi siriani hanno
deciso di curdizzare i territori nel Nord della Siria. Hanno dunque iniziato a
occupare le case dei non-curdi e hanno inviato una lettera minacciosa alle
scuole per ingiungere loro di licenziare i loro professori arabi e di prendere professori
curdi per un insegnamento esclusivamente in curdo.

I nuovi insegnanti, provenienti dall”Iraq e
dalla Turchia, trascrivono spesso la lingua curda in alfabeto latino, che gli
arabi e i curdi di Siria non sanno leggere.

Gli arabi – che sono la maggioranza in
questi territori da migliaia di anni – e le altre minoranze hanno energicamente
protestato. In due settimane, il movimento si è esteso, molte scuole sono state
costrette a obbedire, tranne quelle della minoranza cristiana assira, che ha
schierato la propria milizia per difenderle.

Storicamente, solo un piccolo territorio
situato nel nord-est della Siria è curdo. A differenza della Turchia, la
Repubblica araba siriana dà uguali diritti a tutti i suoi cittadini,
indipendentemente dalla loro origine etnica, religione o appartenenza politica.
Non vi è alcun motivo di creare un Kurdistan indipendente in Siria. Se tale
però dovesse essere il caso, sotto la pressione statunitense e israeliana,
allora ciò darebbe diritto a rivendicazioni identiche da parte di decine di
altri gruppi etnici e religiosi in tutta la regione.

Se dovesse aver luogo, la creazione di un
Kurdistan in una terra araba aprirebbe un nuovo conflitto paragonabile a quello
della Palestina.

Traduzione a cura di Matzu Yagi

Documento allegato

(PDF
– 40 Mo)

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