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”ebook” che ”print on demand”, è pubblicato dalla Casa
editrice fiorentina GoWare, il primo dei quattro volumi della serie
“Web nostrum”: una descrizione dettagliata
della Rete e dei suoi effetti nella nostra vita di tutti i giorni,
autore il giornalista e sociologo Glauco Benigni.
speranza, nello scrivere questa opera – spiega l”autore – è
stato quello di divertire mentre indagavo la grande Rete. Ho cercato
di “svelare†più che “ri-velare†alcuni suoi segreti
strutturali, che sono divenuti presto dei tabù e che non vengono
abitualmente affrontati».
la tecnologia ti cucina
… che fare ?”
professionisti del Web, nè per gli accademici e pertanto la vasta
materia non è trattata in modo ortodosso. Alcune attività , cause,
effetti, definizioni e pratiche sono volutamente affrontate con
similitudini e paragoni disinvolti, allo scopo di decodificare, per
la massa dei cittadini del web, questioni e linguaggi che
altrimenti avrebbero richiesto noiose trattazioni.
Nel primo volume: Tutto
è nella Rete, la Rete è nel Tutto, Glauco Benigni mette
in evidenza come Internet sia nato e cresciuto in una dimensione
diversa da quella materica, fisica, visibile: una dimensione che
prima non esisteva, alla quale oggi si accede, come attraverso lo
specchio di Alice. Una dimensione sempre/dovunque in cui: lo spazio
delle azioni/reazioni copre ogni luogo del pianeta raggiunto dai
flussi digitali; il tempo di accesso e riproduzione ai/dei contenuti
tende a zero e la loro velocità di trasporto tende a infinito.
grazie ai numeri, alla potenza di calcolo e alla visione dei
matematici. Tutto ciò però ha destato anche enormi problemi di
governance globale, appetiti immensi da parte di finanzieri
privi di etica e ha generato comunità transnazionali (YouTube,
Facebook, YouPorn ecc.) che si comportano come Stati sovrani.
zero-uno (secondo volume), Benigni cavalcherà invece il
paradosso e l”assurdo e sottoporrà i lettori a una grande
provocazione intellettuale cercando di dimostrare, grazie anche alle
affermazioni di Einstein e di Heisenberg, che : “Il mondo
digitale risponde più favorevolmente alle Leggi
dell”Indeterminazione che alle Leggi delle Verità Newtoniane”.
Perchè ? Perchè la struttura binaria del pensiero, definito
recentemente “dialogicoâ€, in Internet si manifesta nello stesso
modo in cui si manifesta il flusso di “zero – uno†e genera
coppie di affermazioni vero-falso che spesso si annichilano l”una con
l”altra.
digitale ci cambia la vita, racconterà come la sommatoria
degli effetti duali, e contraddittori, prodotti dalla Rete, stia
provocando un radicale Cambio negli Stili di Vita. L”uso massivo del
Web ha già modificato ogni area strategica, sia pubblica che
privata: la governance, il trading, la comunicazione, il lavoro, la
privacy, etc… Chi non sa ancora come e perchè ciò sta avvenendo
rischia imprevedibili collassi economici e mentali. I mercanti di
denaro (borse e banche) più delle altre moderne
caste (governanti, media e militari) stanno traendo il maggior
vantaggio dal cambiamento in corso. La loro marcia trionfale però va
a discapito di molte importanti conquiste sociali che erano state
ottenute nel secolo scorso.
sono abbastanza inevitabili: la Grande Rete infatti è già stata e
sarà sempre più usata per scopi favorevoli alle élites.
Soprattutto per motivi di “profitto” e per motivi di
“controllo”.
Alchimisti di Nasdaq al caso Snowden, Benigni riporterÃ
alcuni casi che hanno fatto la storia dei nostri giorni e che hanno
pesantemente influito su tutti, nonostante siano avvenuti nel
silenzio totale che caratterizza l”incessante scorrere dei bit &
bytes nei sistemi di trasporto segnali.
dunque come una raccolta di testi con l”ambizione di scandire la
narrazione con il ritmo coinvolgente di un thriller, in cui Glauco
Benigni è riuscito a far confluire tutte le sue esperienze raccolte
in 35 anni di frequentazione della scena internazionale, prima per il
quotidiano la Repubblica e poi per la RAI. Cӏ una chiave di
lettura in Web Nostrum che ci porta a scoprire gli aspetti
più autenticamente esoterici del mondo digitale, svelando quello
che né Nicholas Carr, né Evgeny Morozov, Jaron Lanier o Andrew Keen
ci hanno raccontato nella loro critica dell’altra faccia della
rete.
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